Sono omografi tutti i foni, i fonemi o le parole diversi rappresentati nella scrittura da uno stesso segno grafico. L’omografia (dal gr. omós «uguale» e gráphō «scrivo») è una sorta di omonimia tra due [...] La metrica italiana, Bologna, il Mulino (1a ed. 1991).
De Mauro, Tullio (2005), La fabbrica delle parole. Il lessico e problemi di lessicologia, Torino, UTET.
Richardson, Brian (2008), Dalla metà dal Quattrocento alla metà del Cinquecento, in Storia ...
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I due punti introducono una pausa intermedia tra il punto e la virgola e vengono usati per ottenere diverse funzioni sintattiche e testuali, come quelle dichiarativa, presentativa e argomentativa, o per [...] Elisa (2008), Lo stile in un punto. Tendenze tipografiche e interpuntive della narrativa italiana contemporanea, in Ead. (a cura di), Lessico, punteggiatura, testi. Ricerche di storia della lingua italiana, Alessandria, Edizioni dell’Orso, pp. 25-71. ...
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FONOLOGIA (v. fonetica, XV, p. 622; App. II, 1, p. 960; III, 1, p. 655)
Alberto M. Mioni
Studio funzionale della strutturazione fonica del linguaggio, cioè di come i suoni del linguaggio (foni) si organizzano [...] livelli autonomi, il primo dei quali era quello foneticofonologico, su cui poi venivano costruiti gli altri livelli (morfologia, sintassi, lessico), per cui i dati della f. potevano servire per costruire la morfologia, ma non viceversa, ecc. Ma come ...
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Linguaggio e globalizzazione
Benedetta Baldi
Leonardo M. Savoia
Il termine globalizzazione designa un insieme di processi d'integrazione in campo socioeconomico e nelle comunicazioni che si è affermato [...] ambienti linguistici diversi, ha comportato la formazione di neologismi sotto la diretta influenza dell'angloamericano nel lessico delle diverse lingue. Questo fenomeno non ha solo implicazioni di politica linguistica, ma investe dinamiche interne ...
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Glottodidattica
Benedetta Baldi
Negli ultimi anni la g. si è trasformata in una disciplina scientifica autonoma elaborando uno specifico quadro concettuale e teorico. Ne consegue un'evoluzione non soltanto [...] per cui si delinea un concetto di varietà linguistica caratterizzata in ogni profilo, non solo nel lessico e nell'aspetto pragmatico-testuale. Introdurre una logica di educazione microlinguistica significa inserire nell'insegnamento mete ...
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Con il termine italoamericano ci si riferisce per lo più alla parlata fortemente mista degli emigrati italiani d’America, descritta fin dagli studi di Livingston (1918) e Menarini (1947). Tale parlata [...] alta dominante. La variabilità linguistica interna, fenomeni come pause, esitazioni, ripetizioni dello stesso frasario e lessico sono caratteristiche tipiche dell’italiano parlato dalla seconda e terza generazione. Con la scomparsa della generazione ...
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AVOLIO, Corrado
Giorgio Piccitto
Nacque il 16 febbr. 1843 a Siracusa, dove il padre Corrado, netino, si trovava come ufficiale medico. A Noto, dove la famiglia poco dopo era ritornata, ricevette educazione [...] del siciliano: la prima è costituita dal succedersi dei vari strati alloglotti che hanno contribuito alla formazione del lessico siciliano fino al francese moderno e all'influsso sempre più forte dell'italiano; la seconda si assomma principalmente ...
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Le locuzioni preposizionali sono combinazioni fisse di due o più parole (come davanti a, invece di, di fronte a, a causa di, da parte di, in relazione a, conformemente a) che costituiscono unità polirematiche [...] rispetto alle costruzioni libere.
Le locuzioni preposizionali, come tutte le unità polirematiche, si collocano nello spazio fra lessico e sintassi, e non è sempre facile tracciare i confini fra espressione fissa e costruzione libera. I criteri ...
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Le cosiddette forme colloquiali (o colloquialismi) caratterizzano il dialogo informale e spontaneo, ovvero condizioni comunicative proprie del parlato (➔ colloquiale, lingua; ➔ lingua parlata). Esse sono tipiche della varietà di italiano nota come neostandard, ovvero dell’italiano corrente di tono informale non trascurato (sono, ad es., colloquialismi averci per «avere», con il cosiddetto ci attualizzante: ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia l’italiano è entrato nel parlato informale, dando luogo ai normali meccanismi di regionalizzazione, con frequenti episodi di alternanza di codice (➔ commutazione di codice) e di inserimento di ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce sostanzialmente nel sign. dagli altri...
lessicista
s. m. e f. [der. di lessico] (pl. m. -i), non com. – Studioso del lessico di una lingua, di problemi lessicali (è termine generico, usato talvolta invece dei più specifici lessicologo, lessicografo).