Retore (n. Cirta, Numidia, inizio sec. 2º d. C. - m. 170 circa). È il più notevole rappresentante della cultura pagana del suo secolo; la sua attività è volta pressoché esclusivamente ad esaltare i valori [...] arcaico, in una ricerca puntigliosa e spesso angusta, che riflette la derivazione provinciale del suo arcaismo. Il confronto col lessico arcaico, senza alcuna esigenza di una più ampia nozione di stile, è il suo unico obiettivo.
Vita e opere ...
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Pseudonimo del poeta e critico estone Wilhelm Grünthal (Kuivastu, Muhu, 1885 - Helsinki 1942). Fece parte del gruppo letterario Giovane Estonia, capeggiato dal poeta G. Suits. Al successo della sua prima [...] corrispose quello dei volumi successivi, di stile scelto, dotto, talvolta sofisticato, con esperimenti nuovi nella forma e nel lessico. Scrisse anche ampî poemi narrativi, nello stile della poesia popolare, tra i quali Toomas ja Mai ("Toomas e Mai ...
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Poeta uruguaiano (Montevideo 1875 - ivi 1910). Si ispirò alla poetica baudelairiana e simbolista, traducendo nelle sue liriche, Las Pascuas del tiempo (1902), Los maitines de la noche (1903), Los éxtasis [...] isolarsi. Un passo verso l'ultraismo, per l'esasperata ricerca formale che si accompagna a un rinnovamento della sintassi e del lessico, è rappresentato da La torre de las esfinges e dal già citato Los maitines de la noche. Le sue opere influenzarono ...
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Erudito e letterato (n. prob. Portogruaro 1485 circa - m. Milano 1544). Accanito difensore, contro Erasmo, dell'imitazione ciceroniana nel trattato Della imitazione, esperto di lingue e dottrine orientali, [...] avrebbe dovuto sistemare tutto lo scibile: per la sostanza, a fondo astrologico e cabbalistico; per la forma, sulla base del lessico e della fraseologia ciceroniani. Famosissimo al suo tempo, fu da alcuni ritenuto un ciarlatano, da altri un genio. ...
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Poeta inglese (m. forse inizî sec. 13º), autore del poema epico Brut. Segue in gran parte fedelmente il poema omonimo di R. Wace, ma il Brut inglese è molto più lungo. Linguisticamente, è l'opera più importante [...] dell'inglese medio non solo per le leggende francesi e bretoni che contiene (tra cui quelle di re Lear e re Artù), ma anche per l'uso d'un ricchissimo lessico quasi esclusivamente inglese. ...
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Poeta turco (Costantinopoli fine sec. 17º - ivi 1730), tra i maggiori esponenti del Lale Devri "epoca del tulipano" (1718-30), breve e aurea stagione conclusasi con la rivolta dei giannizzeri che segnò [...] di Nedīm. Fu custode della biblioteca del Gran Visir; cantò l'amore, il vino e l'allegria come dimostra nel suo Canzoniere, in turco e in persiano. Usò uno stile artificioso e un lessico persianeggiante, ma fu buon poeta nel genere ghazel e sharqī. ...
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CORRADINI, Francesco
Gerardo Bianco
Nato a Thiene (prov. di Vicenza) il 31 genn. 1820 da Bortolo Corrado e da Giovanna Tescari, e battezzato il giorno seguente nella chiesa di S. Gaetano, compì a Padova [...] dette un diverso ordine all'impianto delle voci, separando i nomi propri degli dei, degli uomini e dei luoghi dal lessico. Un Onomasticon fu aggiunto poi dal suo continuatore, G. Perin. Nel Lexicon le voci derivanti da altre lingue sono succintamente ...
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Alunno di Aristotele, la sua reale esistenza sembra comprovata dalle fonti; è autore di spiegazioni razionalistiche dei miti che cercava di interpretare secondo i parametri del reale e del possibile. L'opera [...] giunta a noi sotto il suo nome, il Περὶ ἀπίστων (Sulle cose incredibili), è una compilazione bizantina fatta su una raccolta dell'età classica. Con tutta probabilità deve essere identificato con uno o più omonimi, menzionati nel lessico Suida. ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] lungo quasi solo coltivate dalla lingua letteraria, che ha infatti presto e a lungo cercato modelli, una grammatica, un lessico. Le istituzioni pubbliche hanno invece esitato sia ad assumere come lingua ufficiale l’italiano, sia a svolgere un’azione ...
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Dotto amanuense greco di Rodi (sec. 16º). Servì nell'esercito di Carlo V in Italia e in Francia. Lavorò in Francia, poi si trasferì a Nicosia (Cipro), dove aprì una scuola. Accusato di aver tramato contro [...] , fu messo a morte. Trascrisse parecchi codici e con A. Vergezio catalogò i manoscritti greci della biblioteca di Fontainebleau (ora nella Bibl. Nazionale di Parigi). Sono opera sua tre falsificazioni, tra cui il Lessico attribuito a Filemone. ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce sostanzialmente nel sign. dagli altri...
lessicista
s. m. e f. [der. di lessico] (pl. m. -i), non com. – Studioso del lessico di una lingua, di problemi lessicali (è termine generico, usato talvolta invece dei più specifici lessicologo, lessicografo).