Grammatico e lessicografo catalano (Gràcia, Barcellona, 1868 - Prada, Pirenei Orientali, 1948). Si dedicò allo studio e alla diffusione del catalano, promuovendo la stabilizzazione delle regole grammaticali [...] e la riforma delle norme ortografiche. Tra le sue opere più importanti ricordiamo: Ensayo de gramática del catalán moderno (1891); Contribució a la gramàtica de la llengua catalana (1898); Sillabari català ...
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Latinista e lessicografo (Gotha 1806 - ivi 1895); autore del noto Ausführliches Latein-Deutsch Handwörterbuch (1837) e dell'altro dizionario latino-tedesco e tedesco-latino (1876), che ebbe larghissimo [...] uso, per quanto riguarda la prima parte, nelle scuole italiane nella traduzione di F. Calonghi (1a ed. 1891; 2a ed. 1901), poi, in 3a ed., rifusa interamente e aggiornata dal Calonghi stesso (e pubbl. ...
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Canonista e lessicografo (n. Pisa forse intorno al 1130 - m. Ferrara 1210). Scolaro a Bologna già prima del 1156, vi fu professore di diritto canonico dal 1178 al più tardi fino al 1190, quando fu nominato [...] vescovo di Ferrara. Da vescovo esercitò importanti incarichi religiosi e anche politici. Rielaborò e accrebbe il lessico di Papia in un'analoga compilazione: le famose Derivationes, di grande autorità ...
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Filosofo, esegeta e lessicografo ebreo (n. L'Argentière, Languedoc, verso il 1250 - m. verso il 1340). Scrisse una serie di opere filosofiche ed esegetiche, sulla scia della scuola averroistica. Sostenne [...] miracoli, il senso allegorico del testo biblico. Vi è tuttavia in lui una moderazione maggiore che non in altri esponenti della sua scuola. In lessicografia sviluppò una teoria logica delle radici, basata sulla distinzione tra sostanza e accidente. ...
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Lessicografo (Nizza 1737 - Lucca 1801), noto per un Dizionario francese-italiano (1772) e quindi francese-italiano e italiano-francese (1777) e per il Dizionario universale critico ed enciclopedico della [...] lingua italiana (1797-1805) ...
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Lessicografo e letterato (Castel di Cireglio, Pistoia, 1852 - ivi 1902). La più importante delle sue opere lessicografiche è il Nòvo dizionàrio universale della lingua italiana (2 voll., 1887-91), scritto [...] interamente in grafia ortoepica (con accenti e lettere speciali), e fondato sull'uso colto fiorentino secondo la teoria manzoniana: ne ricavò poi un Nòvo dizionàrio scolàstico (1892), un Pìccolo dizionàrio ...
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Lessicografo (Hartford, Connecticut, 1758 - New Haven, Connecticut, 1843). Fu insegnante e giornalista. Nel 1828 pubblicò la prima edizione dell'American dictionary of the English language, in due volumi, [...] in cui accolse, rompendo con gli schemi dell'inglese classico, molto materiale lessicale specificamente americano. L'opera ha avuto diverse rielaborazioni, delle quali l'ultima e più importante è costituita ...
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Lessicografo (Mestrino 1811 - Domodossola 1892); appartenne alla congregazione dei rosminiani. Rielaborò il Totius latinitatis lexicon di E. Forcellini (6 voll., 1858-75) e compilò in appendice ad esso [...] il Totius latinitatis onomasticon (4 voll., 1859-87). Scritti minori di varia erudizione sono raccolti nelle Opere varie (11 voll., 1875-92) ...
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Lessicografo di Alessandria (principio del 1º sec. d. C.), autore di un lessico dei 10 oratori attici, a noi giunto in doppia redazione, una più ampia e un'epitome, con glosse estetico-linguistiche, prezioso [...] per la comprensione di espressioni particolari degli oratori e per la conoscenza del dialetto attico ...
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lessicografo
lessicògrafo s. m. (f. -a) [dal gr. tardo λεξικογράϕος, comp. di λεξικόν «lessico» e –γράϕος «-grafo»]. – Chi attende alla compilazione di un dizionario; autore di uno o più dizionarî. Anche, chi ha per oggetto di studio la composizione...
lessicografia
lessicografìa s. f. [der. di lessicografo]. – 1. Scienza e tecnica della raccolta e della definizione (formale, funzionale e soprattutto semantica) dei vocaboli appartenenti al lessico di una lingua o di un dialetto o di un gruppo...