Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] Italia nel 452 d.C., a cura diS. Blason Scarel, Roma 1994 [Studia Historica, 129], pp. 92-107).
G. Cuscito, La letteradiS. Leone Magno a Niceta di Aquileia. Contributo alla comprensione storica del mito di Attila, in Attila Flagellum Dei?, pp. 216 ...
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Leone I
detto Magno, santo Papa (m. 461). Originario della Tuscia, e già influente nella struttura della Chiesa romana negli anni Trenta del 5° sec., successe a Sisto III nel 440, eletto in assenza, trovandosi in Gallia per svolgere una missione diplomatica per conto di Galla Placidia, allora reggente ... ...
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Toscano (m. 461), forse di Volterra, successe a Sisto III (440). Nel suo lungo pontificato, a fronte della profonda decadenza delle strutture politiche dell'Impero, L. affermò vigorosamente l'unità della Chiesa e rivendicò la supremazia del vescovo di Roma su ogni altro, ottenendo (445) l'alto riconoscimento ... ...
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Antonio Menniti Ippolito
Il papa che fermò gli Unni
Papa Leone I, detto Magno (papa dal 440 al 461), affermò la centralità del ruolo del vescovo di Roma nelle vicende della cristianità. Si segnalò nella sua attività pastorale, rinnovando la liturgia e organizzando una struttura di carità per i più ... ...
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Mario Niccoli
Santo e dottore della Chiesa. "Natione Tuscus ex patre Quintiliano" secondo la testimonianza del Liber Pontificalis, L. entrò nella carriera ecclesiastica a Roma al tempo di papa Celestino (422-432). Dalle scarse, non sempre certissime notizie che abbiamo sull'attività di L. in epoca ... ...
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CLAUDIO
Giuseppe Sergi
Nato nella seconda metà dell'VIII secolo in Spagna, fu negli anni giovanili in rapporto con Felice, vescovo di Urgel: questo legame, che certo incise sulla sua formazione, fu [...] a stendere il commento alle lettere dis. Paolo: il primo, relativo all'Epistola ai Galati, è ancora dedicato all'abate Dructeramno. Da un accenno contenuto nella dedica dei commenti alle Epistole agliEfesini e alle Epistole ai Filippesi e ...
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CASTIGLIONI, Carlo Ottavio
Angelo Paredi
Figlio del conte Alfonso e di Eleonora Crivelli, nacque a Milano il 23 ott. 1785. Il padre, deputato dalla Congregazione dello Stato di Milano a risiedere presso [...] Carolus Octavius Castillionaeus, Mediolani 1820.
Seguì nel 1834 la pubblicazione della letteradis. Paolo ai Romani, della prima ai Corinzi, e di quella agliEfesini. Nel 1835 pubblicò la lettera ai Galati, ai Filippesi, ai Colossesi, e la prima ai ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] unanimemente di altro autore (v. Ebrei, Letteraagli). e agliEfesini presentano altre nuove acquisizioni teologiche, consistenti essenzialmente nei concetti di " la spada del martirio (Arnolfo di Cambio, ciborio diS. Paolo fuori le mura a Roma, ...
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efesino
efeṡino agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Ephesinus, gr. ᾿Εϕεσῖνος]. – Dell’antica città di Èfeso, nell’Asia Minore, sulle coste del mare Egeo, divenuta attraverso la predicazione di san Paolo e san Giovanni uno dei maggiori centri cristiani...
prigionia
prigionìa s. f. [der. di prigione1]. – 1. a. La condizione di chi è prigioniero, spec. con riferimento alla detenzione, da parte degli avversarî, dei soldati catturati durante operazioni belliche: è tornato dopo quattro anni di p.;...