PELAGIANISMO
Mario Niccoli
. L'espressione pelagianismo (o pelagianesimo) è adoperata di solito per indicare non solamente la dottrina di Pelagio o gli errori che in essa furono segnalati e condannati [...] a scritti contenuti fra gli apocrifi geronimiani e agostiniani, i quali andrebbero attribuiti a P., possono essere senz'altro accettate. Vedi, per es., le osservazioni di U. Koch, Pelagio e la letteraagliEbrei, in Religio, XI, 1935, pp. 21-30). ...
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SETTANTA
Alberto Vaccari
Si chiamano così i primi traduttori della Bibbia (Antico Testamento) in greco, dal numero (arrotondato: propriamente 72), che ce ne presenta la prima relazione, pretendente [...] , 6, con Romani, IV, 1-25, e Abacuc, II, 4, con Romani, I, 17; Galati III, 5-14; Ebrei, X, 35-39). La divinità del Messia nel solenne esordio della letteraagliEbrei (I, 3) viene espressa con le parole della Sapienza (VII, 25). Al sublime Logos di S ...
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LEVITICO (Λευ(ε)ιτικὸν [βιβλίον])
Leone Tondelli
È il titolo dato dai LXX al terzo libro della legge di Mosè o Pentateuco, perché vi si tratta dei sacerdoti e del culto divino. È però titolo non esatto, [...] conoscenza, necessaria per intendere la vita religiosa ebraica, è supposta anche negli scritti neo-testamentarî, specialmente nella LetteraagliEbrei, dell'epistolario di S. Paolo. Un gruppo a sé costituiscono le Leggi di santità (H nel linguaggio ...
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NUOVO TESTAMENTO
L. Hempel
1. Definizione. - I Cristiani hanno chiamato Nuovo Testamento la seconda parte della Bibbia (v.), contrapposta quale testimonianza del "nuovo patto nel sangue di Cristo" (I [...] : le lettere di Paolo, ai Romani, 1 e 2 ai Corinzî, ai Galati, agli Efesini, ai Filippesi, ai Colossesi, 1 e 2 a Timoteo, a Tito, a Filemone, la letteraagliEbrei (questa lettera solo per la chiesa cattolica, dato che è considerata non paolina dalle ...
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Bibbie d'Italia. La traduzione dei testi biblici in italiano tra Otto e Novecento
Daniele Garrone
Premessa
Scopo di questo mio contributo è quello di ripercorrere, seppur succintamente e selettivamente, [...] , Ester, Giuditta, dei libri poetici, dei profeti maggiori, di 9 profeti minori, del Vangelo di Luca, della letteraagliEbrei, delle lettere cattoliche e dell’Apocalisse. Pur affermando che «la Volgata latina ha certo […] i due pregi invidiabili ...
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scrittura (escrittura)
Antonio Lanci
Vincent Truijen
Vincent Truijen
Guy Dominique Sixdenier
Usato con una certa frequenza anche nella Commedia, ricorre soprattutto nel Convivio.
Il senso proprio [...] 10: Ep XIII 76*; 4,17: Ep V 29*.
Lettera Ai Filippesi: 1,23: Mn III XIII 6*.
Lettera Ai Colossesi: 3,20: Cv IV XXIV 17*.
I Lettera Ai Tessalonicesi: 5,8: Mn III I 3.
II Lettera A Timoteo: 4,8: Mn II X 8*.
LetteraAgliEbrei: 1,1: Cv II V 1*; 11,1: Pd ...
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BONUCCI (Bonuccio), Agostino
Boris Ulianich
Nacque probabilmente a Monte San Savino (Arezzo) nel 1506. Nulla sappiamo dei genitori. Ancora fanciullo, quasi certamente nel 1514, fu accettato nel convento [...] , pone in evidenza la chiarezza con cui il B. distingueva fra canonicità, ispirazione e autenticità della letteraagliEbrei e della lettera di Giacomo: canonicità e ispirazione accettate da Lutero che di queste lettere negava l'autenticità. E del ...
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FAVARONI, Agostino (Agostino da Roma)
Daniela Gionta
Nacque intorno al 1360 a Roma. Nulla si sa della sua famiglia di provenienza: la prima notizia certa si rinviene nei registri dell'Ordine agostiniano [...] Studio del convento di Perugia, una Lectura sulla LetteraagliEbrei, come risulta dalla sottoscrizione del codice 476 della l'osservanza regolare e che furono poi proposti come modello agli altri.
Fra i generali che lo avevano preceduto, Bartolomeo ...
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RUSCA, Nicolò,
Alessandro Pastore
beato. – Nacque a Bedano (attuale Canton Ticino, Svizzera) il 20 aprile 1563, primogenito del notaio Giovanni Antonio e di Daria Quadrio, figlia del medico Giovanni [...] libri a disposizione dei protagonisti del dibattito: gli Annales ecclesiastici di Cesare Baronio, un commento di Ambrogio alla Letteraagliebrei citato dall’edizione parigina del 1551, due diverse edizioni dei Sermones di Agostino, l’una lionese e l ...
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GERARDO di Csanád (Gerardus Moresenae "Aecclesiae" seu Csanadiensis episcopus)
Luigi Canetti
Di origine veneziana o veneta, nacque sul finire del X secolo; le notizie storicamente accertabili sul suo [...] , l. IV, p. 51). G. stesso afferma di avere scritto altre opere, tra le quali un commento alla LetteraagliEbrei, uno alla prima Lettera di Giovanni (Deliberatio, l. V, p. 75) e un Libellus de divino patrimonio (Deliberatio, l. VIII, p. 153 ...
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promessa
proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...