MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] "Nicolaus Machiavellus".
Secondo il Libro dei ricordi del padre, relativo agli anni 1474-87, il M. studiò grammatica dal 1476, abaco che avessino mai gli Ebrei o altra generazione", gli scrive allora, in una curiosa lettera di congratulazioni, l'amico ...
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CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principe di Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] ." (Rodolico, I, p. 24). Agli inizi di maggio con la madre lasciò infâme", come era definito in una nota lettera al d'Auzers del 22 ag. 1830 245-283; sulle minoranze religiose, A. C. Jemolo, Gli ebrei piemontesi e il ghetto intorno al 1835-40, in Mem. ...
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Pio X, santo
Maurilio Guasco
Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese (Treviso) il 2 giugno 1835, secondogenito tra dieci fratelli e sorelle, da Giovanni Battista e Margherita Sanson. Battezzato il [...] studi ginnasiali a Castelfranco Veneto, presentandosi agli esami presso il seminario di Treviso. trattava infatti di una famiglia di ebrei. Quell'amicizia però continuò e altra parte veniva stabilito, con una lettera indirizzata il 5 maggio 1904 al ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] cacciata di mori ed ebrei alle migrazioni demografiche verso dirige une force dont le foyer est ailleurs" (lettera al conte di Pollone, del 1836, in F. '21 e la politica della restaurazione, oltre agli studi citati alla voce Cesare Balbo (fondamentale ...
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COLOMBO (Colom, Colomo, Colón), Cristoforo
Marianne Mahn-Lot
Nacque nel 1451 a Genova, nel vico dell'Olivella, presso la torre di questo nome della quale il padre era guardiano, da Domenico e Susanna [...] I-II, Madrid 1957), che poté attingere agli archivi del Colombo. Da un secolo, a C. fu forse cabalista, non era certo ebreo per questo, così come non lo era stato sec. XVI nell'isola di Hispaniola. La lettera di J. Day, della quale si è parlato ...
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F., così chiamato dal nonno paterno Fernando I d'Aragona, era l'unico figlio maschio, illegittimo, di Alfonso V d'Aragona. Essendo F. nato a Valencia, si era supposto che la madre, Gueraldona Carlino, [...] 'astuzia come un'arma legittima. Una lettera scritta al d'Avalos, suo comandante in di queste Comunità urbane gli ebrei in particolare avevano motivo di luogo, il conte di Montorio, venne messo agli arresti domiciliari a Napoli. Furono catturati anche ...
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Pio IX, beato
Giacomo Martina
Giovanni Maria Mastai Ferretti, ultimo di nove figli, nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, dal conte Girolamo e da Caterina Solazzi, in una famiglia di agiati proprietari [...] Pecci fu relegato costantemente a Perugia sino agli ultimi anni), fin troppo sicuro di e vincitore. Certo, non si può dimenticare la lettera del 7 agosto 1873 di P. a Guglielmo stimolo alla necessaria difesa contro gli Ebrei.
Il 9 gennaio 1878 dopo ...
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BOTTAI, Giuseppe
Sabino Cassese
Nacque a Roma il 3 settembre del 1895, da Luigi, vinaio toscano, e da Elena Cortesia. Cresciuto nella Roma umbertina del Macao, studiò al liceo Tasso. Il suo primo articolo [...] bisogno di precisare i suoi rapporti con lui in una lettera del 1º febbraio ad A. Turati (Arch. quella artigiana (per i ragazzi dai 9 agli 11 e dagli 11 ai 14 anni); p. 117; R. De Felice, Storia degli ebrei sotto il fascismo, Torino 1959, passim;R. ...
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Pio XII
Francesco Traniello
Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876 da Filippo e da Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di piccola nobiltà pontificia, originaria di Acquapendente, distintasi [...] sarebbe occorsa un'azione energica" (lettera al vescovo di Passau, del insistito richiamo al posto che sarebbe toccato agli "uomini animati dalla fede in un Dio -54.
P.E. Lapide, Roma e gli ebrei. L'azione del Vaticano a favore delle vittime del ...
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BELOCH, Karl Julius (Carlo Giulio), o più comunemente Julius (Giulio)
Arnaldo Momigliano
Tedesco di nascita, divenne cittadino italiano negli ultimi anni della sua vita, avendo insegnato storia antica [...] intonato alla cultura e agli interessi prevalenti tra gli cui si poteva sorridere. E del resto gli Ebrei non erano le sole vittime della sua lingua ha bisogno dell'insegnamento". Il rettore con lettera 18 febbr. 1916 gli rifiutò questa richiesta ...
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promessa
proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...