BERENSON, Bernard (Bernhard fino al 1914)
John Pope-Hennessy
Figlio di Albert Valvrojenski (che prese il cognome Berenson quando emigrò negli Stati Uniti) e di Judith Mickleshanski, ambedue ebrei, nacque [...] improvvisamente le relazioni con Duveen (nel 1939 scrisse in una lettera che i suoi guadagni erano venuti meno poiché aveva interrotto i riferirsi che in piccola parte le variazioni apportate agli elenchi pubblicati in quest'ultimo libro. Il B ...
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MESSINA
F. Campagna Cicala
(gr. Ζάγϰλη, Μεσσήνη; lat. Mesana)
Città della Sicilia nordorientale, capoluogo di provincia, posta sulla costa occidentale dello stretto che proprio da essa prende il nome.
Architettura [...] sec. 12°): lungo le mura meridionali, gli ebrei nella contrada del Paraporto, con piazza e ponte della della Madonna della Lettera.Unica testimonianza delle 1990, 2 voll.); C.D. Gallo, Apparato agli Annali della città di Messina, Napoli 1755 (rist. ...
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COPIA
H.L. Kessler
La c. fu il principale mezzo a disposizione del Medioevo per portare nell'arte del momento elementi che erano molto lontani o che rischiavano di perdersi, oggetti distanti, opere [...] fu talmente diffuso da far ritenere agli storici moderni che ogni opera d'arte il Greco, secondo quanto riporta una lettera di Epifanio il Saggio, risultò di Cassiodoro realizzato con la consulenza di ebrei e perciò particolarmente autorevole.Per lo ...
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BABELE
S. Maddalo
Città nella quale, secondo il racconto delle Sacre Scritture (Gn. 11, 1-9) i discendenti di Noè vollero costruire un edificio, la c.d. torre, alto fino a raggiungere il cielo; ma Dio [...] , nel De civ. Dei, riprende alla lettera questo passo, sostituendo Babel con Confusio: " che si conclusero con la deportazione del popolo ebreo a Babilonia.La città storica di Babilonia Babilonia va in rovina davanti agli occhi di s. Giovanni, ...
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LONGHENA, Baldassare (Baldisera, Baldi)
Andrew Hopkins
Figlio primogenito di Melchisedech e di Giacomina, nacque probabilmente a Venezia alla fine del 1596, oppure all'inizio del 1597.
La sua data di [...] L., in una lettera al committente del 22 apr. 1649, chiedeva scusa per il ritardo facendo riferimento agli altri suoi impegni ( 93; E. Concina, Parva Jerusalem, in La città degli ebrei: il ghetto di Venezia, architettura e urbanistica, Venezia 1991, ...
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IMMAGINE
J. Baschet
L'uso del termine i. (e delle parole corrispondenti delle varie lingue moderne) in riferimento a opere medievali si è andato diffondendo solamente di recente in relazione ai procedimenti [...] paradossalmente l'accusa di idolatria contro gli ebrei e i musulmani (Camille, 1989). del sec. 8°, aggiunta alla lettera inviata da Gregorio Magno all'eremita si concentrano nel coro, ampiamente celato agli sguardi dei laici, mentre, allo stesso ...
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EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] cui aderì formalmente con una lettera a Tzara del 5 gennaio pp. 32-39; R. De Felice, Storia degli ebrei ital. sotto il fascismo, Torino 1961, p. 47 Roma 1984 (vedi anche la recensione di G. Gioberti agli ultimi tre titoli in La Nottola, IV [1985], 2 ...
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D'ANCONA, Vitale, detto Vito
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Nacque a Pesaro il 12 ag. 1825, da Giuseppe e Ester Della Ripa. La famiglia, di religione ebraica, nel 1828 decise di abbandonare la città [...] senza farne il nome, in una lettera scritta al fratello Sansone (Aghib Levi 1954, pp. 347 s.; Id., Quattro maestri ebrei della pittura moderna italiana, in Scritti in mem. Chiesa, L'arte moderna dal Neoclassicismo agli ultimi anni, Milano 1968, pp. ...
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BUONTALENTI, Bernardo (detto Timante e Bernardo delle Girandole)
Ida Maria Botto
Nacque a Firenze da Francesco il 15 dic. 1531; rimasto orfano nel 1547, venne accolto presso la corte ducale. Nel 1556 [...] . Giovannino che suona lo zufolo agli Uffizi, la Sacra Famiglia di 1571 sistemò il ghetto degli ebrei (non più esistente), nel d'ingegneri, Torino 1874, pp. 571-577; P. Minucci Del Rosso, Una lettera ined. di B. B., in Arte e storia, V (1886), n. 20 ...
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DE TIVOLI, Serafino
Lidia Reghini di Pontremoli
Nacque da Abramo Samuel, negoziante, e Fortunata Moro, a Livorno, nel marzo 1825. Nel 1836 la famiglia si trasferì a Firenze, ove il D. frequentò la scuola [...] tra gli amici i nuovi esiti della pittura francese.
Da una lettera di C. Banti a A. Cecioni, del 2 ott. n. 203), è probabilmente riferibile agli anni attorno al 1864 (Galleria (1946), pp. 210 s.; G. Bedarida, Ebrei d'Italia, Livorno 1950, pp. 138 s ...
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promessa
proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...