DELLA SETA, Ugo
Bruno Di Porto
Nacque a Roma, il 18 luglio 1879, da genitori ebrei, Mosè e Palmira Piazza. Si laureò in giurisprudenza, nel 1901, a Napoli, dove fu allievo di Giovanni Bovio. Del maestro [...] Mazzini (Roma 1903, con lettera di Bovio); nell'ambito parte razionalistica, per lo più rivolte agli abusi del procedimento.
La funzione 1960, II, p. 218; R. De Felice, Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo, Torino 1961, p. 535; S. Cannarsa ...
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PALEOLOGO, Giacomo
Martin Rothkegel
PALEOLOGO, Giacomo (Iacopo da Scio, Iacobus Chius, Iacobus Olympidarius Palaeologus). – Nato a Chio intorno al 1520 da un muratore greco di religione ortodossa, Teodoro [...] di Stato di Genova, Senato-Senarega, 1283, lettera del 27 marzo 1556), e alimentarono in tal a questi anni si sono conservate grazie agli unitariani transilvani, che tra la fine cristiano) e i cristiani di origine ebrea, cioè i cristiani orientali; i ...
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LUZIO, Alessandro
Roberto Pertici
Nacque a San Severino Marche il 25 nov. 1857 da Nicola, perito-geometra, e da Filomena Scalamonti, discendente da un'illustre famiglia anconetana. Studiò nel seminario [...] 1937-40], p. 435; per il retroscena, cfr. la lettera di C. Spellanzon a E. Rossi, Ussate-Velate [Milano], della sua vita, in cui tornò agli studi su F. Orsini (Felice Orsini 'elenco. Censura fascista, editoria e autori ebrei, Torino 1998, pp. 179-182). ...
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GAYDA, Virginio
Mauro Canali
Nacque a Roma, il 12 ag. 1885, da Stefano e Clotilde Stratta. Si laureò a Torino in scienze economiche e in seguito frequentò il laboratorio di economia politica Cognetti [...] il G. poteva permettersi di scrivere una singolare lettera a Mussolini, con la quale gli annunciava l problemi che la nuova colonia poneva agli Italiani circa i rapporti con le dalla presenza di quegli immigrati ebrei tedeschi e austriaci che nel ...
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CASTELNUOVO, Giacomo
Bruno Di Porto
Nacque a Livorno il 26 nov. 1819 dal commerciante Raffaello e da Ester Sonnino, e crebbe nell'ambiente di quella comunità ebraica che era la più libera in Italia, [...] che tra l'altro garantiva agli italiani la proprietà immobiliare e di San Marino. Con lettera del successivo settembre il suo intern., XXXIII(1966), pp. 350-398; B. Di Porto, Gli ebrei di Roma dai papi all'Italia, in 1870. La breccia del ghetto, ...
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BERTINI, Domenico
Domenico Corsi
Nacque a San Iacopo in Gallicano, da Giovanni di Andrea Bertini e da Caterina figlia di Virgilio da Paleroso, intorno al 1417; fu creato cittadino originario di Lucca [...] 1434). Il papa concedeva quanto sopra a condizione che gli ebrei stessi "per tal concessione non siano gravati ad alchuna accuse, contro le quali protestò il vescovo Sandonnino in una lettera indirizzata agli Anziani il 29 nov. 1486 (R. Arch. Lucca, ...
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LA LUMIA, Isidoro
Grazia Fallico
Nacque a Palermo il 1° nov. 1823 da Francesco e da Giuseppa Fazio. Orfano di padre già dal 1831, studiò nel collegio Calasanzio di Palermo, diretto dallo scienziato [...] della Gancia, in aggiunta agli storici locali della Catena), scienze, lettere ed arti. Vi pubblicò lo studio Gli ebrei siciliani (vol. IV, marzo 1867, pp. 405 s. 3, VII (1868), pp. 188-190; [Lettera] al dott. O. Hartwig [in risposta alla recensione ...
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CASALI, Giambattista (Battista)
Luigi Cajani
Figlio di Michele e di Antonia Caffarelli, nobile romana, nacque probabilmente a Bologna poco prima del 1490.
La sua famiglia era infatti originaria di Bologna, [...] recò più volte a Bologna per partecipare agli incontri tra l'imperatore, il papa domenicani e fra i dottori ebrei, ma in sostanza, i F. Mandelli, XXXVI, Venezia 1781; G. Marini, Lettera... nella quale s'illustra il ruolo del Professori dell' ...
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BOCCHINI, Arturo
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Nacque a San Giorgio del Sannio (Benevento) il 12 febbr. 1880 da Ciriaco, proprietario terriero, e da Concetta Padiglione. Laureatosi in giurisprudenza nel 1903, entrò nella carriera [...] e il conte G. Suardo, sottosegretario agli Interni dal 1926 al 1928. Contrasti non del regime. Farinacci, in una lettera del dicembre 1932 a Mussolini, . 207-46; R. De Felice, Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo, Torino 1961, ad Indicem; ...
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BELLEZIA, Giovanni Francesco
Valerio Castronovo
Nato nel 1602 in Torino, figlio del giureconsulto Gaspare, si addottorò in legge nel 1622. Lettore presso l'Ateneo di Torino, dal 29 sett. 1625 decurione [...] oltre che funzionario scrupoloso e sensibile agli interessi pubblici (risolutivo fu il ad assumere l'ufficio di conservatore generale degli ebrei; l'ii giugno 1657 lo designò infine a 14 ott. 1670 è una sua lettera al duca con la quale, designando ...
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promessa
proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...