LAMA (della Lama), Giovan Bernardo
Valentina Sapienza
Nacque a Napoli in una data imprecisata, comunque collocabile nel primo trentennio del secolo XVI, da Matteo, o Maczeo, pittore documentato nella [...] e i modi tosco-romani, opportunamente filtrati dall'espressionismo L.: celebrato da poeti e letterati - l'artista è identificabile pittura napoletana. Storia delle opere e dei maestri dall'età antica ai nostri giorni, Napoli 1998, pp. 143, 173-176, 179 ...
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FALCONI, Giovanni Battista
Marius Karpowicz
Secondo il Crivelli (1969), era originario di Rovio presso Lugano e apparteneva alla stessa famiglia ticinese dello scultore veneto Bernardo Falconi: stuccatore, [...] del suo repertorio formale e ai modi d'esecuzione: le volte ), fra gli stucchi del F. e gli stucchi romani (per esempio quelli di S. Pietro in Montorio, , s. 2, vol. 29, incartamento 596, lettera 32; Stanislai Oświęcim diarium 1642-1657, a cura ...
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MANENTI, Vincenzo
Federico Trastulli
Nacque a Orvinio (già Canemorto), nel Reatino, nel 1600 da Lucia e da Ascanio, pittore che era stato allievo di C. Roncalli.
Tra i dipinti di Ascanio visibili a [...] tardomanierismo d'ascendenza romana. Parallelamente, il , si sarebbe recato a Roma, come testimonia una lettera del 10 maggio 1635 inviata dal padre al governatore schema compositivo vale come firma del pittore: ai lati le figure intere dei santi, ...
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PARASOLE CATANEA, Elisabetta (Isabetta, Isabella). – Figlia del barone Cattaneo di Bergamo – non meglio identificato – e di Faustina, forse romana, nacque presumibilmente a Bergamo intorno al 1580, come [...] romana, impegnata nell’ornato di stampo classico e di grande formato, si rivolse, in ritardo rispetto a Venezia, ai repertori con il ritratto di Elisabetta di Borbone e una lettera dedicatoria della xilografa che le si rivolgeva in prima persona ...
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GRIFFO (Grifi, Griffi), Francesco (Francesco da Bologna)
Paolo Tinti
Nacque presumibilmente a Bologna verso la metà del XV secolo da Cesare, di professione orefice.
Abbandonata definitivamente nel corso [...] degli umanisti, eseguendo lievi varianti per la medesima lettera. Ma la presenza del G. a Venezia sono impressi entrambi con caratteri romani tondi di sorprendente e È premura del G. stesso rammentare ai lettori il proprio primato nella sua edizione ...
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LABOUREUR, Francesco (Francesco Massimiliano)
Federico Trastulli
Figlio di Massimiliano, scultore originario di Bruxelles, e di Paola Salomoni, il L. nacque a Roma l'11 nov. 1767.
Fu battezzato nella [...] lavorazione di un secondo busto di Bonaparte in un'altra lettera di Cacault, che annunciava come avesse in mente di , riservata esclusivamente ai presidenti dell'istituzione.
Fonti e Bibl.: G.A. Guattani, Memorie enciclopediche romane, Roma 1806, ...
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FANTONI, Andrea
Anna Maria Pedrocchi
Figlio primogenito dello scultore e intagliatore Grazioso il Vecchio e della moglie Bramina, nacque a Rovetta (Bergamo) nell'alta Valle Seriana il 25 ag. 1659. La [...] fratelli suoi haver sotto un così buon conduttore" (lettera del conte: A. Barzizza, I Fantoni... [cat che la predicazione somministra ai fedelì), mentre la tarsia disegni, fra cui alcuni di provenienza romana. Tra i disegni di architettura della ...
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DI MARIA, Francesco
Ciro Fiorillo
Figlio di Filippo (Prota Giurleo, 1953), nacque a Napoli nel 1623 (De Dominici, 1743, p. 302), data confermata dal certificato di morte (1690) del pittore all'età "di [...] Del Po: legami che si deducono dalla lettera a quest'ultimo, pubblicata dal De Dominici ibid., p. 247). Da questi rapporti romani derivò al D. quel fare intellettualistico omonima, oscilla anch'esso ai margini degli interessi primoseicenteschi e ...
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DE VECCHIS, Nicola
Maria Grazia Branchetti Buonocuore
Mosaicista attivo a Roma dalla fine del Settecento al 1834. Lavorò alle dipendenze dello Studio vaticano del mosaico e in privato, distinguendosi [...] ecc., opere che i pontefici erano soliti donare ai sovrani d'Europa (Arch. d. R. come si apprende da una sua lettera autografa (ibid., III piano, s Petochi-M. Alfieri-M. G. Branchetti, I mosaici minuti romani..., Roma 1982, pp. 9, 19, 25 ss., 57 ...
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DURANTI, Pietro
Chiara Garzya Romano
Le prime notizie su quest'arazziere romano, attivo nel sec. XVIII, rimontano al 1743, quando risulta direttore, in Roma, di una manifattura di arazzi fiorente con [...] un nuovo gruppo di lavoranti, romani e torinesi, da lui chiamati, si conserva ora nel palazzo reale di Napoli.
Da una lettera del 6 ag. 1763 si apprende che al D. fu tuttavia costretto dal re a consegnare ai legittimi destinatari il dovuto. Fu attivo ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...
pietra d'inciampo (Pietra d’Inciampo) locuz. s.le f. Piccola targa d’ottone, grande quanto una pietra squadrata tipica della pavimentazione stradale di città come Roma, collocata a scopo memoriale davanti alla porta della casa nella quale aveva...