L’antifrasi (lat. contrarium e, in senso allargato alle figure di pensiero, ironia) è nella tradizione retorica l’uso di una parola o un’espressione con l’intento di negarne il significato, sia per riprendere [...] , pungente e acre.
Francesco Petrarca fa dell’antifrasi un progetto compositivo globale, secondo un modulo già presente nella letteraturaoccitanica e in Dante, ma che nel Canzoniere diventa cifra di modernità. Un esempio ne è il celeberrimo sonetto ...
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BIADENE, Leandro
Aldo Menichetti
Nato a Treviso il 23 apr. 1859 da Alberico ed Amalia Mercato, compì gli studi superiori a Bologna, dove ebbe a maestro G. Carducci; conseguì nel 1883 la libera docenza [...] proensals secondo la lezione del ms. Landau (ora 831 della Pierpont Morgan Library di New York). Interessano la letteraturaoccitanica l'edizione di Tre miracoli del Vangelo provenzale dell'"infanzia", negli stessi Studi…,VIII(1901), pp. 173-96 ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] in Italia sulla latinità medievale e umanistica, in Aspetti della letteratura latina nel secolo XIII, Atti del Convegno internazionale di studi dell alcune tradizioni linguisticamente formalizzate come quella occitanica, un'estrema varietà di forme e ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] tra il dominio linguistico piemontese e l’area occitanica.
L’uso del volgare nell’amministrazione si XVII-CII.
D’Achille, Paolo & Giovanardi, Claudio (1984), La letteratura volgare e i dialetti di Roma e del Lazio. Bibliografia dei testi e degli ...
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CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] romanza italiana, con orientamento spiccato verso la filologia occitanica alla quale il Canello aveva dato il suo Espagne; in tal modo è colta l'autonomia e l'originalità di questa letteratura di corte (ma il C. si fermò all'inizio della tela del ...
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Parlato in una vasta porzione delle valli del Piemonte occidentale (nelle province di Cuneo e Torino, dalla Val Vermenagna, a sud, all’Alta Valle di Susa, a nord; fig. 1) e a Guardia Piemontese (Cosenza), [...] lingua locale conosciuta per il 39,4% degli informatori di area occitana, di contro al 53,9% di coloro che attribuiscono tale qualifica al solo dominio familiare (Telmon 1994: 942).
La letteratura in provenzale ha avuto, sul versante italiano, esiti ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] (fach e fait dal latino factus: cfr. lomb. fač, fr. fait).
Letteratura
La parte più interessante della letteratura p. medievale, che è più esatto chiamare occitanica, è quella costituita dalla poesia dei trovatori (➔ trovatore), con la quale inizia ...
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occitanico
occitànico agg. [der. di Occitania, a sua volta der. di oc, secondo il modello di Aquitania e sim.] (pl. m. -ci). – Relativo all’Occitania, denominazione letter. della Francia merid., cioè dei paesi in cui si parla la lingua d’oc;...
provenzale
agg. e s. m. e f. – Della Provenza, regione storica e moderna della Francia sud-orientale: il territorio p.; la letteratura p. (o occitanica), quella prodotta in Provenza nei sec. 12° e 13°, spec. con riferimento alla poesia dei...