Sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa composizione spettrale ( c. soggettivo) e la luce stessa ( c. oggettivo), costituita da radiazioni elettromagnetiche di determinate [...] sono cimentati molti studiosi della percezione e la letteratura sull’argomento è ricchissima. Si ritiene per carattere del giorno, nelle funzioni sacre. Secondo l’uso della Chiesa romana sono quattro: bianco, rosso, verde, viola. L’oro può sostituire ...
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Operazione consistente nel trattare materiali biologici da osservare al microscopio con speciali miscele coloranti, le quali tingono con colori o con intensità diverse le varie strutture delle cellule. Moltissime sono le sostanze usate, sia naturali (per es., ematossilina, carminio, ecc.) sia artificiali ... ...
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Andrea Frova
Una sensazione provocata dalla luce
È diffusa l'idea che il colore sia una proprietà degli oggetti, invece è la sensazione psichica che proviamo allorché il nostro occhio è colpito dalla luce. Per semplicità sono state individuate sei famiglie principali di colori, anche se, in realtà, ... ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare l'immagine fotografica in bianco e nero: la Serpentine dance (citata da Marco Ferreri nel suo Nitrato ... ...
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Rosadele Cicchetti e Carmela Pignato
I colori con cui percepiamo la realtà sono conseguenza del fatto che gli oggetti differiscono nel loro grado di assorbimento delle diverse componenti cromatiche della luce; ci appaiono così neri i corpi che assorbono tutte le radiazioni visibili e bianchi quelli ... ...
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colóre [Der. del lat. color -oris] [LSF] Sensazione visiva che si prova illuminando un corpo con una luce non monocromatica in dipendenza della varia composizione spettrale di questa, e anche la luce medesima: v. oltre: C. della luce. ◆ [CHF] Sostanza, naturale o artificiale, usata per tingere per sovrapposizione: ... ...
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La denominazione "colore" si applica tanto alla sensazione fisiologica provata sotto l'effetto di luci di diversa qualità e composizione, quanto alle luci esse stesse che provocano quella sensazione e alle sostanze capaci di modificare la luce in modo da darle quella peculiare composizione. Si chiama ... ...
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GEOGRAFIA
Roberto Almagià
(gr. γεωγραϕία)
Nome e concetto
di Roberto Almagià
La geografia, come scienza, risale, come è dimostrato dallo stesso nome, all'età greca, e da allora fino ai nostri giorni [...] carattere più schiettamente pratico, i Peripli, di cui la letteratura greca era dotata, come si è visto, da tempi antichi la meravigliosa unità di vita civile e politica creata dai Romani si spezzò; non il mondo conosciuto si restrinse, ma piuttosto ...
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VITE (lat. vitis; fr. vigne; sp. vid; ted. Winstock; ingl. vine)
Giovanni DALMASSO
Per vite, senz'alcun aggettivo, comunemente s'intende la vite europea o nostrana. Botanicamente, si tratta della specie [...] questo periodo, che segnò l'apogeo della viticoltura romana, seguì una sensibile riduzione nella viticoltura del Lazio, fisco.
La vite e il vino hanno un posto importante nella letteratura latina. Catone dedica alla vite e al vino la quarta parte del ...
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Scienza egizia. Zoologia e botanica
Marilina Betrò
Zoologia e botanica
La zoologia come scienza: i principî della classificazione
L'Antico Egitto, sin dalle origini, ha riservato al mondo animale un'attenzione [...] a sua volta ripreso e rielaborato in un papiro ieratico-demotico d'età romana, il papiro Carlsberg 1. Il breve testo, inciso accanto alla testa e il mancato riconoscimento dell'esistenza di una letteratura erboristica dell'Antico Egitto. È noto che ...
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Erboristeria
Paola Lanzara e Gabriela Mazzanti
Il termine erboristeria, traduzione del francese herboristerie, a sua volta derivato del latino herbula, "erbetta", indica la raccolta delle piante, spontanee [...] Chirone anche Asclepio, il nume della medicina greca che i romani venerarono poi con il nome di Esculapio: sono suoi segni impiego tradizionale che sia consolidato, sostenuto da dati di letteratura; del resto la Direttiva CEE 65/65 prevede un iter ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Botanica
Mauro Zonta
Botanica
Nel mondo arabo medievale, non esisteva una vera e propria botanica, ossia una scienza autonoma dedicata a uno studio sistematico [...] il Physiologus) e molto diffuso nella letteratura scientifica araba medievale, nel quale si enumerano analoga opera di Vindanio Anatolio (V sec. d.C.), l'Agricoltura romana di Cassiano Basso Scolastico (noto agli Arabi come Qusṭūs o Ibn Askūrāskīna ...
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MARCHESETTI, Carlo
Antonella Parisi
Nacque a Trieste il 17 genn. 1850 da Giuseppe, imperial regio commissario di polizia, e da Teresa Malli. Mostrò un precoce interesse per gli studi botanici e naturalistici [...] dell'ambiente antico. L'ottima conoscenza della letteratura archeologica e delle collezioni museali di tutta finale - Età del ferro, con segni di continuità fino all'epoca romana. Il M. illustrò i risultati dello scavo in una breve relazione (Il ...
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AVETTA, Carlo
Giuseppe Lusina
Nato a Torino il 13 marzo 1861, compì gli studi universitari a Roma, e vi fu poi assunto come assistente nell'Istituto botanico; qui rimase fino alla sua chiamata alla [...] traduzioni dell'A. colmarono una grave lacuna nella letteratura scientifica italiana, poiché mancava nel nostro paese un di studioso e di uomo.
Opere: Contribuzione allo studio della Micologia romana, in Annuario d. Ist. bot. di Roma, I(1885), pp ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto romano. 2. Studioso, linguista o filologo...
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...