FLORIANO (Florianus)
Paolo Bertolini
Quanto sappiamo della sua vita si trae essenzialmente da due lettere che egli inviò "ex monasterio Romeno" al vescovo di Treviri Nicezio (circa 526-566) e che, inserite [...] storica - in quale ambiente culturale egli abbia maturato quella rara conoscenza dei classici della letteraturaromana o quella particolare bellezza della sua espressione latina, che gli vengono riconosciute per concorde testimonianza di autorevoli ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] lirici. Nella parabasi della commedia attica si incontrano serie di tetrametri anapestici e nella letteratura greca seriore inni in questo metro; presso i Romani l’anapesto è frequente nel dramma arcaico e in Seneca.
Archebuleo V. attribuito dalla ...
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Letteratura
Discorso di tono solenne, tenuto in pubblico o in un’adunanza, oppure scritto a tale scopo, anche come esercitazione retorica; soprattutto con riferimento all’epoca classica.
L’o. nell’antichità [...] , Isocrate, Zenone e soprattutto Aristotele e, più tardi, Ermagora di Temno, la civiltà greca lasciò in eredità a quella romana un tesoro di analisi, di classificazioni, di precetti relativi ai diversi generi del discorso oratorio e ai mezzi utili a ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] .
Augusto attuò anche una vigorosa politica religiosa e culturale tesa a rinsaldare la tradizione romana: da lui prende nome l’età aurea della letteratura latina rappresentata da Orazio, Virgilio, Livio, Ovidio.
Già l’immediato successore di Augusto ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] si narrano le più strane avventure. Non manca anche, in questo ambiente, la letteratura sapienziale.
Della letteratura d’epoca greca e romana ben poco resta. La letteratura scritta in copto, infine, è già di periodo e di argomento cristiano ed esce ...
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Stato dell’Africa orientale. Confina a N con l’Eritrea, a E con la Somalia e la Repubblica di Gibuti, a S con il Kenya, a O con il Sud Sudan.
Il paese, tipicamente di montagna, può essere sommariamente [...] Egitto le conoscenze dell’E. si fanno più precise. In età romana (25 a.C.) C. Petronio, prefetto d’Egitto, contenne a non sempre nella scrittura a stampa contemporanea.
Vi è una letteratura etiopica in lingua ge‛èz, scritta, le cui origini risalgono ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] . è Figlio di Dio. La condanna, emessa dall'autorità romana per motivi "politici" e preceduta da tormenti materiali e morali dalle sue tradizionali categorie religiose e teologiche nella letteratura, nell'arte, nelle scienze filosofiche e psicologiche ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] giustizia.
La g. nel mondo greco-romano
- Nella speculazione greco-romana il concetto di g. è essenzialmente naturalistico, poiché se ne di mercato, come le autorità pubbliche. La letteratura contemporanea sulla g. distributiva tenta di superare ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] i molteplici rapporti che l’Impero B. ha avuto con l’Occidente e l’Oriente. Per il tramite della letteratura b. la civiltà greco-romana si è diffusa nel mondo slavo e orientale, ma non mancano esempi, specie nella novellistica popolare, di opposto ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto romano. 2. Studioso, linguista o filologo...
romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...