Orientalista (Lubraniec, Włocławek, 1864 - Varsavia 1921). Svolse feconda attività scientifica nel campo della letteratura ebraica e giudeo-araba dell'epoca dei Gě'ōnīm, e della storia e letteratura dei [...] Caraiti. Tra le sue opere: Babylonische Geonim im nachgaonischen Zeitalter (1894) e Mose ben Samuel Hakkohen ibn Chiquitilla (1895) ...
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Letterato arabo (sec. 10º) vissuto nell'Iraq, autore d'importanti opere di adab, o varia letteratura scientifica e amena (Muqābasāt "Trattenimenti culturali", ecc.), che gli assicurano, per il contenuto [...] e per lo stile, un cospicuo posto nell'evoluzione della prosa narrativa araba. ...
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GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] della letteratura siciliana nell'epoca greca" (13 sett. 1777), "sopra i fondamenti della letteratura in Sicilia Napoli "a dissotterrare monumenti per rischiarare e commentare molti manoscritti arabi, li quali si trovano da lui [Gregorio] acquistati o ...
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Scienza greco-romana. Galeno
Mario Vegetti
Galeno
L'eccezione Galeno
Galeno rappresenta senza dubbio, e per molti motivi, un caso eccezionale nel panorama intellettuale e scientifico del II sec. d.C.; [...] testo greco, e i libri seguenti ‒ che ci sono pervenuti nella traduzione araba ‒ trattano gli organi di senso (X-XI), le arterie e le vene di storia delle idee, con pochi paralleli nella letteratura antica, nel quale Galeno ricostruisce e discute il ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] pietra per l'inchiostro, carta e seta.
Anche la scrittura araba è un'arte, una calligrafia, che diviene l'elemento la cultura dell'antica Roma attraverso i suoi miti, la sua letteratura, la sua filosofia. Anche per le arti figurative è stato così ...
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BORROMEO, Federico
Paolo Prodi
Nacque in Milano il 18 ag. 1564 dal conte Giulio Cesare, fratello cadetto di Giberto padre di s. Carlo, e da Margherita, appartenente alla potente e ricca famiglia milanese [...] è entrata a far parte viva della storia della letteratura e della cultura italiana. Certamente la maggioranza delle (12.000 all'inizio) in gran parte orientali (ebraici, arabi, siriaci, etiopici, persiani) o risalenti all'antichità greca e romana ...
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MANUZIO, Aldo, il Vecchio
Mario Infelise
Nacque a Bassiano, un piccolo borgo della campagna laziale nel ducato di Sermoneta. La data di nascita è stata oggetto di discussioni. Il figlio Paolo la collocava [...] la lezione degli antichi greci a quella araba e cristiana allora corrente, pur non aderendo che gli provenivano da Bembo.
Nel greco il M. si indirizzò verso la letteratura. Nel 1502 uscirono le tragedie di Sofocle in 8°, insieme, tra altro, ...
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DONDI DALL'OROLOGIO, Giovanni
Tiziana Pesenti
Nacque a Chioggia (prov. di Venezia) intorno al 1330, secondogenito del medico Iacopo e della nobile Zaccarota di Daniele Centrago.
Le origini della famiglia [...] fu uno dei primi strumenti in cui la tradizione araba dei modelli di universo in miniatura, cioè gli astrolabi 299-300; E. Fenzi, Di alcuni palazzi, cupole e planetari nella letteratura classica e medievale e nell'"Africa" del Petrarca, in Giorn. stor ...
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BENEDETTI, Iacopo
Franca Ageno Brambilla
Della nobile famiglia dei Benedetti da Todi, è più noto sotto il nome di Iacopone. Le biografie antiche che ce ne restano sono in gran parte prive di fondamento [...] Perugia 1962, pp. 460-475, dove si confuta la tesi araba di R. Menéndez Pidal, Poesía drabe y poesta europea. Buenos moderni. Studi critici, Firenze 1923, pp. 129-141, ora in Lingua e letteratura, a cura di G. Folena, Venezia 1957, pp. 142-152.
Sul ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] , XXVII, XXIX, XXX) o toscana (XXXIII, XLI), araba (XLVI), o veneziana (XXXII). La mantovana esula forse dal 1924, pp. 463-465; A. Mauro, Per la storia della letteratura napoletana volgare del Quattrocento, in Arch. stor. per le provincie napoletane, ...
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divano
s. m. [dall’arabo dīwān, voce di origine persiana]. – 1. Come adattamento occidentale della voce araba, il termine indicò in origine il registro del soldo delle milizie arabe e delle pensioni di stato, e poi qualsiasi pubblico ufficio...