PIAZZETTA, Giovanni Battista
Denis Ton
PIAZZETTA, Giovanni Battista (Giambattista). – Nacque a Venezia il 13 febbraio 1682, nella parrocchia di S. Felice, dove, tre giorni dopo, ricevette il battesimo [...] le prime invenzioni digenere del maestro, sulla scia di alcuni precedenti di Crespi: sono figure di contadini e pastori, Bassano 1795-96, pp. 208-210; G. Moschini, Della letteratura veneziana del secolo XVIII fino a’ nostri giorni…, III, Venezia ...
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GUARANA, Giacomo (Iacopo)
Simone Guerriero
Nacque da genitori veneziani il 28 ott. 1720 a Verona, dove il padre Vincenzo era al servizio del vescovo Marco Gradenigo (Moschini, 1808). Come provano le [...] disposte con naturalezza, quasi come in una scena digenere (Pavanello, 1998).
Verso il 1775 il G. pittura veneziana…, Venezia 1792, pp. 615-623; G.A. Moschini, Della letteratura veneziana del secolo XVIII fino a' giorni nostri, III, Venezia 1806, ...
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CADES, Giuseppe
Antonhy M. Clark
Figlio di Giovanni, nacque a Roma l'8 dic. 1750, Come risulta da una scritta anonima sul retro del suo Autoritratto giovanile, oggi nella Galleria dell'Accademia di [...] VI[1913], p. 509) e si riferiva ai dipinti con soggetti tratti dalla letteratura antica e moderna. In questo settore i rivali del C. erano A. Cavallucci , disegni digenere, di imitazione (per i disegni eseguiti nella maniera di antichi maestri ...
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FATIMIDI
S. Carboni
Dinastia islamica che deriva il suo nome da Fāṭima, figlia del profeta Maometto e moglie del quarto califfo ῾Alī. I F. si proclamavano di discendenza sciita ismailita, sebbene il [...] miriade di figure umane e animali; danzatrici, scene di corte e conviviali, di caccia, di vita quotidiana, digenere alle notizie sugli imām dei califfi fatimidi], 2 voll., Cairo 1987.
Letteratura critica. - G. Migeon, Manuel d'art musulman, II, Arts ...
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GIOVANNINO de Grassi
F. Manzari
Pittore, miniatore, scultore e architetto noto documentariamente per essere stato attivo presso la Fabbrica del duomo di Milano dal 5 maggio 1389 sino alla morte (5 luglio [...] 459) con scene digenere e figure di animali (Cadei, di Firenze, a cura di P. Toesca, Firenze 1951; Edizione in facsimile del Taccuino di disegni di Giovannino de Grassi della Biblioteca di Bergamo (Monumenta Bergomensia, 5), Bergamo 1961.
Letteratura ...
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CAVALLERIA
F. Cardini
La c. medievale si definisce attraverso due funzioni che polarizzano il significato della parola e che, se non vengono accuratamente distinte e articolate, rischiano di confondere [...] di questo genere, si ponevano immediatamente anche quelle della sua deroga. I sovrani si arrogavano il diritto di promuovere cavaliere anche chi non disponeva di ascendenti di poi, anche un'abbondante letteraturadi tipo etico-allegorico sui ...
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CERQUOZZI, Michelangelo, detto Michelangelo delle Battaglie
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Roma il 18 febbr. 1602 da Marcello e da Lucia Vassalli, ambedue romani. Fu battezzato nella parrocchia di S. Lorenzo [...] tutti i campi che si aprivano alla pittura digenere.
Trovata la vena, il che avvenne secondo di un pittore esoterico, appartenente alla setta di "tutti li fuggitivi dell'altre Assemblee"; egli non aveva "il possesso antecedente di qualche letteratura ...
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CANONICA, Pietro
Francesco Negri Arnoldi
Figlio di Giulio e di Luigia Piedemonti, nacque a Moncalieri il 1º marzo 1869. Entrò dodicenne all'Accademia Albertina di Torino, ove seguì l'insegnamento di [...] al Museo Canonica di Roma accanto a soggetti simbolici (Sogno di Primavera del 1898, Veglia dell'Anima del 1900), digenere (il Bambino Mario per la maggior parte dai grandi classici della letteratura europea e rivelano da parte del musicista una ...
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ANGIOLIERI, Cecco
Mario Marti
Nacque a Siena intorno al 1260.
Suo padre, Angioliero degli Angiolieri, era tra le persone più segnalate per ricchezza e nobiltà: banchiere di papa Gregorio IX, fu dei [...] se inserita nella tradizione scolastica di tono giocoso e nella letteraria digenere goliardico, e se contrapposta ai assunti già in molteplici variazioni da una vasta letteratura romanza di carattere giocoso); ristretti sembrano i confini della sua ...
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ZURIGO
H.R. Meier
(ted. Zürich; lat. Turicum; Turegum nei docc. medievali)
Città della Svizzera, capoluogo dell'omonimo cantone, che si estende a N dell'area prealpina fino al Reno e che dal 1351 fa [...] contrapposta alla vita sociale, nel sec. 14°, accanto a scene digenere nei cicli di Calendari, come nella casa zum langen Keller, e di caccia e di vita cavalleresca, si ritrovano soprattutto motivi araldici. Una testimonianza del particolare ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
letteratura
s. f. [dal lat. litteratura, der. di littĕra e littĕrae, secondo il modello del gr. γραμματική (v. grammatica)]. – 1. In origine, l’arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi...