ACQUAVIVA, Claudio
Mario Rosa
Nacque ad Atri il 14 sett. 1543 da Giovanni Antonio e da Isabella Spinelli. Rimasto giovanissimo, dopo la morte dei genitori, sotto la tutela del fratello maggiore Giovati [...] il diverso modo di concepire i rapporti con la Corona, con la quale i cattolici inglesi erano inclini, in genere, alla collaborazione, una linea di governo, che non aveva mancato di favorire nell'Ordine la fioritura della letteratura spirituale, ...
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DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] , oltre a una Storia della lingua e della letteratura italiana in New York (New York 1827) con aggiunta di altri scritti, il D. pubblicò il quarto ed ultimo volume delle Memorie, di cui un paio di anni dopo (la censura le aveva proibite nei territori ...
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FOGAZZARO, Antonio
Lucia Strappini
Nacque a Vicenza il 25 marzo 1842 da Teresa Barrera e da Mariano, che esercitò su di lui un'influenza notevole e persistente, com'è documentato da alcuni personaggi [...] , qui come in genere nei suoi romanzi, è di forti movimenti di pensiero come anche di ampi rinnovamenti di gusto letterario e artistico, tentando di calare in quel contesto le istanze soggettive del suo modo di sentire e di vivere la letteratura ...
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CORNAZZANO (Cornazano), Antonio
Paola Farenga
Nacque a Piacenza verso il 1430, probabilmente da Bonifacio.
L'opera del C. è molto povera di riferimenti autobiografici che permettano non solo di ricostruirne [...] genere, quello biografico, di particolare fortuna negli ambienti umanistici. Di qui, nello sforzo di adeguarsi ad un genere quattrocenteschi. Le "Vite" della Vergine e di Cristo di A. C., in Rivista di storia e letteratura religiosa, X (1974), pp. 319 ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] La pazzia presente di ridurre tutto a calcolo fa dire spropositi enormi in generedi scienza e di religione").
In in Scritti di storia dell'arte in on. di M. Salmi, III, Roma 1963, pp. 287-306; J. Schlosser-Magnino, La letteratura artistica, Firenze ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Leon Battista Alberti
Olivia Catanorchi
Per quanto non si sia mai dedicato alla trattatistica o precettistica politica in senso stretto, Leon Battista Alberti – definito l’‘uomo universale del primo [...] del padre), dove attende alla facoltà di Diritto canonico e si interessa anche diletteratura e matematica. Dopo la revoca del Momus e nelle Intercenales (ma, anche, fuori dal genere del ludus, nel Theogenius). La scrittura albertiana assomiglia ...
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GIAN GASTONE I de' Medici, granduca di Toscana
Maria Pia Paoli
Nacque a Firenze il 25 maggio 1671, terzogenito del granduca Cosimo III e di Margherita Luisa, figlia di Gastone duca d'Orléans e di Margherita [...] di Stato di Firenze, Misc. Medicea 400).
Il senso delle Istruzioni, retaggio di un'antica tradizione della letteratura con un invito esplicito a G. perché provvedesse "col suo genio ben regolato" a mantenere "dentro il confine del non vizioso" ...
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FABRONI (Fabbroni), Angelo
Ugo Baldini
Nacque a Marradi (Firenze) il 7 sett. 1732, da Alessandro e Giacinta Fabroni, ultimo di undici figli. La famiglia era tra le più cospicue del luogo, facendo parte [...] successo dei suoi elogi.
Nel F. il genere dell'elogio approda ad un suo spazio peculiare, 56 s.); B. Croce, Aneddoti di varia letteratura, Bari 1954, III, pp. 108-117; Tutte le opere di Pietro Metastasio, a cura di B. Brunelli, IV, Milano 1954, ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] né gli stati italiani né la Francia fecero promesse di nessun genere. Gli stati e i principi della Germania si La controversia venne trasferita nella letteratura latina e resa nota a un pubblico più vasto da Giorgio di Trebisonda nel 1455 con le ...
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DONI, Anton Francesco
Giovanna Romei
Nacque il 16 maggio 1513da Bernardo di Antonio, forbiciaio, a Firenze, nel quartiere di S. Lorenzo.
In una lettera del 3genn. 1549, da Firenze, rispondendo a B. [...] dell'epistolario del D. ad un vero e proprio "genere", ormai affermatosi con l'Aretino: accanto a lettere già Robertis la riflessione sull'"esercizio di alienazione letteraria, diletteratura della letteratura" nella scrittura del Doni.
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
letteratura
s. f. [dal lat. litteratura, der. di littĕra e littĕrae, secondo il modello del gr. γραμματική (v. grammatica)]. – 1. In origine, l’arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi...