DEL LUNGO, Isidoro
Lucia Strappini
Nacque il 20 dic. 1841 a Montevarchi (prov. Arezzo) da Angelo e Clotilde Del Nobolo. Il padre, medico condotto, aveva tradotto in volgare toscano gli otto libri dei [...] scrivere e a stampare composizioni poetiche di vario genere, dalla prima canzone Per la monacazione di Virginia Guasti (Firenze 1854), strumento di ogni studio storico e critico. Questo tipo di concezione della letteratura, di impronta positivistica ...
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ANGIOLIERI, Cecco
Mario Marti
Nacque a Siena intorno al 1260.
Suo padre, Angioliero degli Angiolieri, era tra le persone più segnalate per ricchezza e nobiltà: banchiere di papa Gregorio IX, fu dei [...] se inserita nella tradizione scolastica di tono giocoso e nella letteraria digenere goliardico, e se contrapposta ai assunti già in molteplici variazioni da una vasta letteratura romanza di carattere giocoso); ristretti sembrano i confini della sua ...
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DE LOLLIS, Cesare (Olindo Giulio Cesare)
Leandro Angeletti
Nacque a Casalincontrada (prov. di Chieti) il 13 sett. 1863, da Alceste e da Filomena Colalongo. Nella primissima formazione una notevole influenza [...] termine positivo, il secondo come degenerazione. La letteraturadi interi periodi e di ogni opera viene condotta su questo filo: in genericità di superfice, quando costruisce i suoi giudizi di valore su delle coppie oppositive del genere: finitezza ...
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DALL'OCA BIANCA, Angelo Carlo
Marina Miraglia
Figlio di Giuseppe e di Beatrice Resi, nacque il 31 marzo 1858 a Verona ove fu battezzato nella parrocchia di S. Anastasia. Il padre, verniciatore, aveva [...] o, come il D., esauriscono e immiseriscono le istanze del verismo nel tono dialettale e provinciale della letteratura e della pittura digenere, tipiche del nostro tardo Ottocento. Non a caso subito dopo il proprio alunnato alla Accademia Cignaroli ...
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CALZABIGI (Calsabigi, Casalbigi), Ranieri Simone Francesco Maria de'
Clara Gabanizza
Nato a Livorno il 23 dicembre del 1714 da Giovan Domenico e da Maria Eleonora Vannuccini, compì i primi studi nella [...] dei drammi di Alfieri), nella quale, dopo aver sottolineato le cause della mancanza di lavori teatrali digenere tragico in , e di una profonda conoscenza delle letterature italiana, francese, spagnola e inglese, il C. ebbe una parte di primo piano ...
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PASCOLI, Lione
Serenella Rolfi Ožvald
PASCOLI, Lione (Leone). – Nacque a Perugia il 3 maggio 1674, da Giandomenico e Maria Ippolita Mariottini, entrambi appartenenti a «onorate famiglie perugine» (Comolli, [...] Luti; un consistente numero di dipinti digeneredi Antonio Amorosi, e paesaggi di Pieter van Bloemen, Gaspar architetti moderni di L. P. invita nuovamente a riflettere sulla posizione del biografo perugino nella storia della letteratura artistica, in ...
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GUAZZONE (Guazzoni), Enrico
Claudia Campanelli
Nacque a Roma il 18 dic. 1876 da Bartolomeo e da Ginevra Santucci. Diplomatosi in pittura presso l'Istituto di belle arti della capitale, si specializzò [...] del Pinocchio di Collodi.
L'anno successivo il G. raggiunse infine il successo, con due produzioni digenere storico ambientate filtrati attraverso la letteratura romanzesca e la cultura scolastica" (ibid., p. 91).
La risonanza di Quo vadis? all ...
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Niccolò Tommaseo (Sebenico 1802 - Firenze 1874) iniziò i suoi studi a Spalato, in seminario, per proseguirli a Padova, dove si laureò in legge nel 1822 e si dedicò all’approfondimento e al perfezionamento [...] accosta a vari generi letterari in una tensione verso l’assenza digenere che «nasce da una sorta di orgia di tutti i generi» (Contini 1971: 6). La funzione educatrice della letteratura è uno dei fili della tessitura della sua opera complessiva: dai ...
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FRACCAROLI, Giuseppe
Piero Treves
Nacque a Verona da Gabriele e da Antonia Bettini il 5 maggio 1849, in una antica e culta famiglia (era suo congiunto l'egregio scultore Innocenzo). Dopo aver frequentato [...] digenere letterario e dal pregiudizio d'una presunta identificazione di "generi" lirici e stirpi greche (con relativi dialetti). Eppure l'opera, cui giustamente il F. rivendicava il merito d'essere "un capitolo di quella storia della letteratura ...
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CAPORALI, Cesare
Claudio Mutini
Nacque in data tradizionalmente fissata al 20 giugno 1531, a Perugia, da Camillo.
Secondo le notizie forniteci dal Cavallucci riguardo alla sua formazione intellettuale, [...] Bandello e al Firenzuola, nonché la letteratura maccheronica e Teofilo Folengo.
Rimasto ben presto orfano di padre (Camillo morì il 14 al Curiandolo, e un curioso poemetto in ottave digenere allegorico-erotico intitolato Il Tempio.
È quella del ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
letteratura
s. f. [dal lat. litteratura, der. di littĕra e littĕrae, secondo il modello del gr. γραμματική (v. grammatica)]. – 1. In origine, l’arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi...