ARIOSTO, Francesco, detto il Peregrino
Mario Quattrucci
Figlio di Princivalle, nacque a Ferrara intorno al 1415. Non sempre è facile distinguerlo dal suo omonimo Francesco Ariosto (1430-1499), di Rinaldo, [...] estense non era raro trovare singolari eruditi in filosofia e letteratura, che sapevano dilettare con un sonetto e trattare di 181; G.Carducci, La gioventù di Ludovico Ariosto e la poesia latina in Ferrara, in Opere (Ediz. naz.), XIII, pp. 185 ...
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BORSA, Matteo
Raffaele Amaturo
Nacque a Mantova nel 1751 da "comoda e civile famiglia". Allo stato presente delle ricerche non si conoscono né il nome dei genitori né il giomo e il mese della nascita. [...] o più tardi, in particolare in quello Del gusto presente in letteratura italiana (Venezia 1784) e in quello Della fantasia (Mantova 1795). livello delle traduzioni e l'obsolescenza della lingua latina. Va tuttavia notato che nella seconda edizione del ...
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MANILIO, Sebastiano
Sara Centi
Nacque probabilmente intorno alla metà del XV secolo; è comunemente ritenuto di origine romana.
Il suo nome, quando attestato per esteso, si accompagna sempre all'aggettivo [...] lì a poco.
Fonti e Bibl.: G.M. Paitoni, Biblioteca degli autori antichi greci e latini volgarizzati…, Venezia 1767, IV, pp. 17-19; G. Tiraboschi, Storia della letteratura italiana…, VII, 3, Modena 1792, p. 1044; R. Fulin, Documenti per servire alla ...
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DE CASTRO, Giovanni
Alessandra Cimmino
Nacque a Padova il 14 ag. 1837 da Vincenzo e da Carlotta Solimbergo.
Il padre, professore di filologia latina e di estetica all'università di Padova, in seguito [...] sul Pungolo di L. Fortis, ma collaborò anche a La Gente latina di E. Castoldi e al Momento di B. Castiglia. Nel superiore femminile A. Manzoni, finché approdò alla cattedra di letteratura italiana e storia presso l'accademia di belle arti di Brera ...
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BROCARDO, Antonio
Claudio Mutini
Nacque a Venezia nei primi anni del sec. XVI. Suo padre, Marino, era medico abbastanza noto in città. La famiglia non era nobile; godeva però fama onorevole a Venezia [...] è sicuramente l'infatuazione per i testi greci e latini, soprattutto attinenti alla facoltà oratoria e poetica, " .
Terminati gli studi di diritto, il B. si volse verso la letteratura sotto la guida di Trifon Gabriele e del Bembo, che lo avviarono ...
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CUNICH, Raimondo
Magda Vigilante
Nato a Ragusa in Dalmazia il 17 genn. 1719, dopo aver compiuto con profitto i primi studi nella sua città, entrò nella Compagnia di Gesù a Roma, il 20 nov. 1734. Studiò [...] , comune al gusto dell'epoca, rendendo in versi latini idilli di Teocrito ed alcune elegie di Callimaco; la VII (1962), 7, p. zio; E. Cecchi-N. Sapegno, Storia della letteratura italiana, VII, Milano 1970, p. 71; G. Natali, Il Settecento, I ...
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ALBERTI DI VILLANOVA, Francesco
Alberto Asor Rosa
Nacque a Nizza dal conte Stefano il 21 sett. 1737. In giovane età abbracciò lo stato ecclesiastico, manifestando viva propensione per gli studi letterari.
Si [...] , Milano 1823, p. 273; G. M. Cardella, Compendio della storia della bella letteratura greca, latina, italiana, III, 3, Milano 1827, pp. 349-350; A. Lombardi, Storia della letteratura italiana nel sec. XVIII, IV, Venezia 1832, p. 20; F. Federighi, in ...
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BELLOTTI, Felice Gaetano Maria
Liana Capitani
Nacque a Milano il 26 ag. 1786, da Giovanni Pietro, dottore in legge, e da Maria Antonia Vandoni, e, dopo aver studiato nelle scuole dei barnabiti, fu avviato [...] rimase legato da fraterna amicizia. Affascinato dalla cultura classica, abbandonò ben presto l'attività giuridica e si dedicò alle letteraturelatina e greca. Primo saggio in questo campo fu la traduzione del V° Libro dell'Odissea (Milano 1811). A ...
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CAPILUPI, Lelio
Claudio Mutini
Nacque a Mantova nel 1497 da Benedetto, segretario di Isabella d'Este e benemerito raccoglitore di codici che costituiranno il patrimonio della famiglia, e da Taddea dei [...] cui tre, oltre il C., si distinsero variamente nel campo della letteratura e dell'erudizione: Alfonso, Camillo e Ippolito.
Al servizio dei Gonzaga . La propria preparazione culturale, prevalentemente latina, dovette ben presto disporlo non solo ...
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ALLEGRI, Alessandro
Alberto Asor Rosa
Nato a Firenze nel 1560, fu allievo del padre lettore G. Rampeschi da Foligno, presso il quale ebbe come condiscepolo quel B. Minerbetti, che sarà uno dei pochi [...] autore si rivolge con argomentazioni bizzarre ai grandi della letteratura italiana, anche nella veste a lui usuale di nella raccolta di poeti latini, apparsa a Firenze nel 1719 per i Tartini & C.; nonché di altri versi in lingua latina.
L'A. morì ...
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latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...