L’antifrasi (lat. contrarium e, in senso allargato alle figure di pensiero, ironia) è nella tradizione retorica l’uso di una parola o un’espressione con l’intento di negarne il significato, sia per riprendere [...] , pungente e acre.
Francesco Petrarca fa dell’antifrasi un progetto compositivo globale, secondo un modulo già presente nella letteraturaoccitanica e in Dante, ma che nel Canzoniere diventa cifra di modernità. Un esempio ne è il celeberrimo sonetto ...
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GIACOMINO da Verona
Gabriella Milan
Originario di Verona, visse tra la prima e la seconda metà del XIII secolo. Sono a tutt'oggi molto scarni i dati in nostro possesso per tentare una ricostruzione [...] sul piano stilistico è il tono schiettamente giullaresco dei due esordi, che colloca l'opera giacominiana molto vicina alla coeva letteraturaoccitanica (cfr., come suggerisce Bologna, 1995, p. 462, l'impostazione similare nell'ultimo trovatore ...
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CHINI, Mario
Francesco Dragosei
Nacque a Borgo San Lorenzo, nel Mugello (prov. Firenze), il 21 luglio del 1876, da Leto, che era un pittore scenografo, e da Maria Pananti, discendente del letterato [...] di preside di liceo a Galatina, Potenza, Lanciano, Sciacca, per ottenere infine il comando per l'insegnamento di lingua e letteraturaoccitanica presso l'università di Roma (1936). Soggiornò a lungo all'estero: al Cairo nel 1924; a Madrid nel '33 ...
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DORIA, Percivalle
Joachim Göbbels
Nacque in data imprecisata dall'eminente famiglia genovese, ma, sebbene il suo nome compaia più volte nelle fonti cittadine, una sua precisa collocazione genealogica, [...] di tono volutamente più popolareggiante. Sempre di derivazione occitanica è l'inclinazione per giochi di allitterazione quali sirventese del D. si trova in F. Torraca, Studi su la letteratura italiana del Duecento, Bologna 1902, pp. 211 ss.; il testo ...
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DELLE COLONNE, Guido
Margherita Beretta Spampinato
Nacque probabilmente a Messina nei primi decenni del sec. XIII. Di lui sappiamo soltanto che fu giudice a Messina.
La sua attività di pubblico funzionario [...] a loro volta, per la maggior parte, di derivazione occitanica. Nella prima canzone, La mia gran pena e lo , pp. 319-322; E. Pasquini, Le origini e la scuola siciliana, in Letteratura italiana. Storia e testi, Bari 1970, pp. 203-210; M. Marti, Con ...
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DE LOLLIS, Cesare (Olindo Giulio Cesare)
Leandro Angeletti
Nacque a Casalincontrada (prov. di Chieti) il 13 sett. 1863, da Alceste e da Filomena Colalongo. Nella primissima formazione una notevole influenza [...] a qualsiasi forma di letteratura popolare. Nel saggio Dolce stil novo e "Noel dig de nova maestria", in Studi medievali, I (1904), pp. 5-23, è teso a dimostrare l'origine colta e non popolare della poesia occitanica. Nel Cervantes reazionario s ...
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CASELLA, Mario
Stefano Giornetti
Nato a Fiorenzuola d'Arda (Piacenza) l'11 aprile del 1886 da Carlo e da Erminia Fornaroli, dopo gli studi medi a Parma si iscrisse alla università di Firenze, presso [...] -24) volto a illuminare gli stretti legami tra mondo petrarchesco e poesia occitanica; argomento che verrà ripreso nel capitolo Francesco Petrarca della Storia illustrata della letteratura italiana scritta da un gruppo di studiosi, di cui si pubblicò ...
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RINALDO D'AQUINO
CCorrado Calenda
Rinaldo (o Rainaldo, come viene sistematicamente designato in P) d'Aquino è quasi certamente il poeta della prima generazione siciliana che ha stimolato l'interesse [...] fisionomia di un rimatore molto legato alla tradizione occitanica (non sfugga fin amore incastonato al centro . 413-414; F. Brugnolo, La scuola poetica siciliana, in Storia della letteratura italiana, a cura di E. Malato, I, Dalle origini a Dante, ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] (fach e fait dal latino factus: cfr. lomb. fač, fr. fait).
Letteratura
La parte più interessante della letteratura p. medievale, che è più esatto chiamare occitanica, è quella costituita dalla poesia dei trovatori (➔ trovatore), con la quale inizia ...
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Garavini, Fausta. - Scrittrice italiana (n. Bologna 1938).Studiosa di letteratura francese e occitanica, ha insegnato Letteratura francese all’Università di Firenze. È autrice della traduzione integrale [...] dei Saggi di Montaigne e la sua produzione saggistica si concentra sullo studio della narrativa e del romanzo nella letteratura francese: I sette colori del romanzo (1973), Il paese delle finzioni (1978), La casa dei giochi (1980), Parigi e provincia ...
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occitanico
occitànico agg. [der. di Occitania, a sua volta der. di oc, secondo il modello di Aquitania e sim.] (pl. m. -ci). – Relativo all’Occitania, denominazione letter. della Francia merid., cioè dei paesi in cui si parla la lingua d’oc;...
provenzale
agg. e s. m. e f. – Della Provenza, regione storica e moderna della Francia sud-orientale: il territorio p.; la letteratura p. (o occitanica), quella prodotta in Provenza nei sec. 12° e 13°, spec. con riferimento alla poesia dei...