Per Cesare Pavese, nato e cresciuto nelle Langhe, tra colline e vigneti, il mare non costituisce un’immagine-simbolo scaturita dalle esperienze dell’infanzia, come lo sono invece il prato, la casa, la [...] , per Pavese, il mare filtrato attraverso la lente della letteratura: «anche nel breve e perfetto Benito Cereno il mare vero, nemmeno etrusco o romano; a prescindere dalla colonia romana di Lunae, il nome, tradizionalmente, sembrerebbe legato al ...
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Il rapporto tra autore e personaggio può essere decodificato con l’aiuto delle modalità di utilizzo del nome proprio: l’uso del solo nome, o del solo cognome, o del soprannome, o il passaggio da una modalità [...] (o M.) Bovary, a segnalare una scissione del personaggio. Nella Romana, Moravia utilizza per quasi tutti i personaggi o il solo nome commedie dell’abate Chiari, mentre risalendo alla letteratura cavalleresca medievale le scelte di Chrétien de Troyes ...
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Un autore può battezzare i propri personaggi ricorrendo a forme lessicali curiose o rare, oppure banali e consuete. Inoltre si può misurare il suo impegno o la sua pigrizia onomastica lungo il gradiente [...] moda in un certo periodo di tempo. Alberto Moravia chiama la Romana col nome della sorella, Adriana. Eduardo De Filippo battezza i più numerosi di quel che si potrebbe credere, almeno nella letteratura inglese, se M. C. Rintoul ha dedicato trent’anni ...
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Raramente l’attenzione è stata posta sulle potenzialità simboliche del nome proprio in letteratura. Partiamo con un grande nome come Marcel Proust e con un suo celebre passo, sia pure riferito a toponimi [...] ridicoli, privi di orpelli. Pavese e GaddaMa veniamo alla letteratura italiana. Nell’onomastica di Cesare Pavese dei Dialoghi con Leucò del Novecento e negli anni Duemila, nella scala socionomastica romana, dei nomi della classicità latina e greca. A ...
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Stefano CarraiNell’ombra della magnolia. La poesia di MontaleRoma, Carocci, 2024 Ordinario di Letteratura Italiana presso la Scuola Normale di Pisa, socio della Commissione per i Testi di Lingua di Bologna, [...] che non muore, La traversata del Gobi, Equinozio), Stefano Carrai pubblica per la collana “Lingue e letterature” della Casa romana una ricerca – forse troppo succinta, considerando il complesso e articolatissimo oggetto – su tutte le stagioni di ...
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Un confronto tra lingua nel suo insieme e scelte onomastiche in un espressionista è gioco fin troppo scoperto nell’autore e troppo facile per il critico; abbandoniamo Gadda di cui ci siamo occupati nella [...] indifferenti che non a due donne dell’età dei personaggi. Lo stesso per Stefano al tempo della scrittura della Romana (1947). Né sono molto frequenti i nomignoli, che pure in certe ambientazioni popolane dello scrittore avrebbero potuto trovare larga ...
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Sui social network non mancano spazi per sfogarsi. Così post e commenti spesso includono insulti e parolacce, talvolta camuffati con artifici (per esempio stron2o) anti-censura. Tuttavia, nonostante le [...] pratica, saluti, calunnie, poesie, giochi e citazioni dalla letteratura». Si va da «Hic ego puellas multas | futui» lingua italiana ci sono le ingiurie scritte nell'iscrizione della basilica romana di San Clemente (fine XI secolo): «Fili de le pute ...
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Ascolto, legami e dialogoOgni membro della brigata racconta dieci novelle e ne ascolta novanta. Il primo pubblico e i primi giudici della performance narrativa sono, dunque, i compagni e le compagne che [...] persona la diffusione delle pratiche etero e omo erotiche presso la curia romana (cfr. Dec., i 2 19), questa di Dioneo è la prima del Decameron in cui l’inganno umano e non la letteratura creano la situazione che condurrà i fratelli e la donna ...
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Maria G. Lo DucaDizionario di base della grammatica italianaRoma, Carocci, 2023 Per la collana "Studi superiori. Lingua e letteratura italiana" dell’infaticabile Casa romana, Maria Giuseppa Lo Duca, emerita [...] anche se la malinconia ardente dia ai personaggi del Tasso un’aria di famiglia» (Attilio Momigliano, «Giornale storico della letteratura italiana», voll. 85-86, 1925, p. 285); e si consideri che Google Libri restituisce numerosi esempi d’autore anche ...
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Il binomio Gabriele d’Annunzio e sport è stato sempre profondo e costante, compreso pure il giornalismo sportivo, che d’Annunzio coltivò in anni in cui tanti altri scrittori e poeti invece snobbavano. [...] oh! più dello studio! E anzi si può dire che la letteratura sia essa tutta uno sport; una cavalcata in frack rosso [...]»La di arrischiare il mio bel cranio contro le staccionate della Campagna romana, com’è noto che tu hai il gusto – egualmente ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto romano. 2. Studioso, linguista o filologo...
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...
Favolista latino (sec. 1° d. C.). Poco sappiamo della sua vita. Originario della Macedonia, fu a Roma liberto di Augusto; poi sotto il regno di Tiberio, dopo aver composto i primi due libri di favole, subì un processo intentatogli da Seiano,...
Originariamente iscrizione, specialmente funeraria, poi componimento poetico mirante a fermare in breve il ricordo di una vita, di una impresa, di un’offerta ecc.; il significato di «piccolo componimento mordace» appare in età romana.
La tradizione...