Diritto e letteratura
Richard H. Weisberg
Introduzione
I rapporti tra diritto e letteratura costituiscono un campo particolarmente fecondo per l'indagine interdisciplinare. Il diritto, che fin dalle [...] giuridico che non a un'opera teatrale. La civiltà romana produsse una delle più grandi figure di giurista-scrittore, la difesa del suo cliente su un elogio della letteratura. Diritto e letteratura si fondono anche nelle opere di Francesco Bacone, l ...
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FELICIANO, Felice (Antiquarius)
Franco Pignatti
Nacque a Verona nell'agosto del 1433 da Guglielmo il cui cognome era Da Feno, e da una Caterina figlia di un Francesco da Reggio. Il padre, trasferitosi [...] che le precede egli afferma di avere copiato di persona anche quelle romane e delle località intorno all'Urbe. A Roma il F. tema dell'onore della donna messo in dubbio, originario della letteratura francese e da esso passato in quella italiana. In ...
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IACOPO di Angelo da Scarperia (Iacopo Angeli)
Paolo Farzone
Nacque a Scarperia, roccaforte fiorentina posta a difesa del Mugello, in data incerta. Solo parzialmente soccorre una testimonianza di Leonardo [...] 1405 si registra l'episodio forse più amaro della carriera romana di Iacopo. Venuto a conoscenza del fatto che l , I, 2, Brescia 1753, pp. 764-767; G. Tiraboschi, Storia della letteratura italiana, VI, 2, Roma 1784, p. 127; R. Sabbadini, Notizie di ...
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Pietro Giannone: Opere – Introduzione
Sergio Bertelli
Tre figure risaltano in modo particolare nel primo Settecento italiano. Uomini della stessa generazione, con non pochi punti di contatto tra loro. [...] evolversi delle credenze religiose, riprendendo tutta la letteratura contemporanea. Il soggiorno viennese, con il facile e apografo del Triregno finirono entrambi sepolti negli archivi sabaudi e romani. L'autografo del Regno celeste, per la verità, si ...
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PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] affrontò con più impegno studi sulla commedia greca e romana nei primi anni dell’insegnamento a Firenze (1915- ’insieme migliore in S. Timpanaro, Belfagor, XXVIII (1973), pp. 183-201; Letteratura. I critici, III, a cura di G. Grana, Milano 1969, pp. ...
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DOVIZI, Bernardo, detto il Bibbiena
Giorgio Patrizi
Nacque a Bibbiena, nel Casentino, il 4 agosto 1470 da Francesco e da Francesca Nutarrini.
Secondo alcune fonti la sua famiglia sarebbe stata tra le [...] cercava una collocazione di prestigio presso la corte romana, il D., attraverso l'amico, intesseva 218-221; E. Bonora, "La Calandria" e "La Venexiana", in Storia della letteratura italiana (Garzanti), a cura di E. Cecchi-N. Sapegno, IV, Milano 1966 ...
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LOSCHI, Antonio
Paolo Viti
Nacque a Vicenza forse nel 1368, comunque non molto prima, da Ludovico di Niccolò e da Elena di Regle del Gallo.
Il padre, giureconsulto, era stato a Firenze, forse nel 1350, [...] di Lussemburgo, re d'Ungheria e re dei Romani, traendone vari benefici (fra cui il feudo di ; L. Frati, Le epistole metriche di A. L., in Giorn. stor. della letteratura italiana, L (1907), pp. 83-104; R. Sabbadini, Briciole umanistiche, ibid., ...
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Pier della Vigna
Hans Martin Schaller
Nella sottoscrizione autografa dello strumento notarile del 1246 e in tutti i documenti risalenti all'epoca di Federico II: Petrus de Vinea, solo in seguito Petrus [...] 51, 1937, pp. 43-88.
F. Di Capua, Lo stile della Curia Romana e il "cursus" nelle epistole di Pier della Vigna e nei documenti della cancelleria della cancelleria imperiale, in Id., Politica e letteratura nel mezzogiorno medievale, Salerno 2001, pp. ...
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GUARINI, Battista
Gino Pistilli
Nacque a Ferrara, molto probabilmente alla fine del 1434, dall'illustre umanista veronese Guarino e da Taddea Cendrata.
La data di nascita del G. è stata molto dibattuta. [...] 1463 il G. tradusse un frammento dalla Storia romana di Cassio Dione, il discorso di Marco Antonio ai Storia di Ferrara, a cura di W. Moretti, VII, Il Rinascimento, La letteratura, Ferrara 1994, pp. 110-112; F. Fucile, Per l'edizione dei Carmina ...
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Epistolografia e retorica
Giuseppina Brunetti
"I seni fecondi della retorica nutrono gli ingegni raccolti nella corte sveva" (Huillard-Bréholles, 1895, p. 372): così Pier della Vigna stigmatizza il [...] della nuova sensibilità verso le forme dell'antichità greca e romana, è segno nello specifico di letture concrete e di ibid., pp. 109-124; F. Bruni, L'ars dictandie la letteratura scolastica, in Storia della civiltà letteraria italiana, a cura di G ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto romano. 2. Studioso, linguista o filologo...
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...