Stato federale, esteso per la massima parte nell’America Settentrionale, salvo una piccola porzione nell’America Centrale, oltre l’Istmo di Tehuantepec. I confini con gli USA, a N, e con il Guatemala e [...] . Nella lirica perdurano a lungo i temi prettamente romantici della poesia patriottica; ma l’apertura cosmopolita e i anche del drammaturgo F. Gamboa.
Nel Novecento la letteratura messicana acquista una fisionomia più autonoma. Università, riviste ...
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È nato a Pescara il 12 marzo 1863 da Luisa de Benedictis e da Francesco Paolo D'Annunzio (che, nato nella famiglia Rapagnetta, prese il cognome D'Annunzio che era del nonno Antonio da cui fu legittimato: [...] 1930; A. Meozzi, G. D'A., Pisa 1930; A. Sodini, Ariel armato, Milano 1931 (biografia); Min. d. Marina, G. D'A. combattente al servizio della R. Marina, Roma 1931; M. Paz, La morte, la carne e il diavolo nella letteraturaromantica, Milano-Roma 1931. ...
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di Italo Pantani
La fortuna del D. come categoria critico-letteraria è un fenomeno soprattutto italiano, a fronte di una presenza assai modesta nel panorama storiografico delle altre letterature europee. [...] estremizzare temi e ossessioni, come magistralmente illustrato da M. Praz in La carne, la morte e il diavolo nella letteraturaromantica (1930).
A distinguere la "decadenza del romanticismo" dal D. intervenne uno studio di W. Binni, La poetica del ...
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SIMBOLISMO
Venceslao IVANOV
Nel 1885 Jean Moréas in una replica (sul XIXme Siècle, 11 agosto) a P. Bourde, collaboratore del Temps, il quale aveva tacciato Verlaine, Mallarmé e i loro seguaci di "decadentismo" [...] (sui rapporti tra questo e il decadentismo, v. M. Praz, La Carne, la Morte e il Diavolo nella letteraturaromantica), per gli ultimi rappresentanti della civiltà latina giunta al tramonto e per gli scopritori d'una nuova sensibilità, imbevuta dei ...
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NENCIONI, Enrico
Pietro Paolo Trompeo
Poeta e critico, nato a Firenze il 1° gennaio 1837, morto all'Ardenza (Livorno) il 25 agosto 1896. Condiscepolo del Carducci alle Scuole Pie di Firenze, strinse [...] un'amicizia che durò tutta la vita. Ma il N., che già nel 1853 non nascondeva le sue simpatie per la letteraturaromantica e leggeva ammirando i grandi poeti stranieri, non prese alcuna parte alla campagna degli "amici pedanti" (v.). Fu poi lui che ...
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INCISIONE
Carlo Alberto PETRUCCI
Mary PITTALUGA
. Arte di disegnare sopra una superficie dura, scavandola. L'incisione può essere fine a sé stessa (cammeo, pietre dure); servire per decorazione, [...] , da richiamare a mente - se è permesso l'avvicinamento - le più squisite stilizzazioni del Parmigianino; illustrò numerosi libri di letteraturaromantica; il terzo (1779-1825) si avvicinò anch'egli a Kiyonaga, di cui fu forse il migliore scolaro, ma ...
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PARINI, Giuseppe
Giulio Natali
Nacque a Bosisio, villaggio della Brianza, tra i colli che cingono il "vago Èupili", o lago di Pusiano, il 23 maggio 1729, "di casa popolare". Suo padre, Francesco Maria [...] , d'altra parte, del P., che pur fu maestro e duce della scuola neoclassica, un precursore di alcuni aspetti della letteraturaromantica dell'Ottocento. I poeti patriottici del sec. XIX, alcuni, come il Torti e il Berchet, pur divenuti seguaei della ...
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SWINBURNE, Algernon Charles
Mario PRAZ
Poeta, nato a Londra il 5 aprile 1837, ivi morto il 10 aprile 1909. Discendeva da antica e nobile famiglia del Northumberland che fino alla fine del Settecento [...] imitazioni di E. Nencioni e di G. d'Annunzio, vedi M. Praz, La carne, la morte e il diavolo nella letteraturaromantica, Milano-Roma 1930; ivi pure per l'algolagnia swinburniana, sulla quale vedi, per maggiori particolari: G. Lafourcade, La Jeunesse ...
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. Il termine "esotico" (dal gr. ἐξωτικός) nella sua accezione più vasta, conforme all'etimo, può indicare, in letteratura e nelle arti, ogni elemento forestiero chiaramente identificabile; ma il termine [...] York 1928; A. Farinelli, Il Romanticismo nel Mondo Latino, Torino 1927; M. Praz, La Carne, la Morte e il Diavolo nella letteraturaromantica, Milano-Roma 1930; E. Seillière, De la déesse Nature à la déesse Vie, Parigi 1931; L. Montano, Le più belle ...
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In ambito critico-letterario il termine d. denota una strategia di lettura che, diversamente dalle metodologie tradizionali, non si propone di stabilire quale sia il significato (o i significati) di un'opera [...] il punto d'avvio, comportando, sul versante più propriamente critico, una massiccia rivalutazione del Romanticismo e della letteraturaromantica angloamericana.
Nell'impostazione critica di P. de Man (1919-1983), il teorico più agguerrito degli Yale ...
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romantico
romàntico agg. [dall’ingl. (sec. 17°) romantic «pittoresco, romanzesco», der. del fr. ant. romanz, nel caso obliquo romant «romanzo2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Con riferimento a persona, seguace, rappresentante del romanticismo: scrittore,...
menestrello
menestrèllo (ant. minestrèllo o ministrèllo) s. m. [dal fr. ant. menestrel, mod. ménestrel, che è il lat. ministerialis «incaricato di un servizio (ministerium)»]. – 1. Nel medioevo, giullare di corte che recitava e cantava le...