In italiano diverse parole grafiche contengono lettere ripetute tradizionalmente chiamate doppie (➔ doppie, lettere). La ripetizione riguarda principalmente le consonanti. In particolare, va osservato [...] che:
(a) le doppie si danno solo precedute e seguite da vocale: mai, quindi, in inizio o fine di parola (fanno eccezione i ➔ forestierismi ormai in uso: call, pull, lloyd, ecc.);
(b) hanno valore distintivo: ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] locali. All’iperattivismo scrittorio, di cui è testimonianza diretta la dimensione dell’Archivio Datini di Prato (150.000 lettere, 500 registri e libri di conti, migliaia di documenti commerciali), fa riferimento Francesco Datini in una lettera alla ...
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Provinciali, Lettere (Lettres provinciales)
Provinciali, Lettere
(Lettres provinciales) Opera di B. Pascal. Scritte fra il gennaio del 1656 e il marzo 1657, e pubblicate sotto lo pseudonimo di Louis [...] de Montalte, le L. P. segnano il deciso intervento di Pascal a favore del giansenismo (➔) francese e contro i gesuiti nella polemica successiva alla bolla di condanna emessa da papa Innocenzo X il 31 maggio ...
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Ogni lettera dell’➔alfabeto ha un nome, non sempre coincidente con il suono che essa rappresenta. Per giunta, il nome delle lettere può cambiare nel tempo o risentire dell’influsso di altre lingue. Per [...] ] per ‹z›, nome di origine greca (in tutti e due i casi, il nome resta invariabile al plurale, certo per analogia con le altre lettere).
Quanto a ‹q› e ‹v› i loro nomi, qu [kːu] e vu [vu], risentono della contiguità con la vocale ‹u›: nel primo caso ...
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Lettere persiane (Lettres persanes)
Lettere persiane (
Lettres persanes) Opera di Montesquieu, pubblicata anonima nel 1721 ad Amsterdam. Lo scambio epistolare fra due persiani che viaggiano in Europa, [...] Usbeck e Rica, offre a Montesquieu l’espediente per pubblicare, in forma di lettere, brillanti saggi nei quali la società e le istituzioni (francesi innanzi tutto), sono descritte secondo moduli relativisti, adottando il punto di vista di esponenti ...
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Le lettere commerciali e ufficiali (► stile epistolare; ➔ lettere e epistolografia) sono divise in più sezioni, per ognuna delle quali si sono affermate delle convenzioni nell’organizzazione grafica e [...] .) e nel successivo rigo si scriverà, in italiano o in inglese, il nome dello stato per esteso; ma se si inviano spesso lettere in paesi stranieri sarà bene informarsi sugli usi locali (ad es., in molti paesi si adotta l’ordine numero civico – nome ...
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CONTARINI, Elisabetta
Vera Lettere
Nacque a Verona nel 1752. Divenne allieva, insieme con I. Pindemonte, Silvia Curtoni Verza e Paolina Grismondi - in Arcadia Lesbia Cidonia - del famoso grecista G. [...] possano esser vedute d'altri occhi che non di que' degli amici". Concludeva invitando l'amico a ritirare dai torchi le lettere sue e della Silvia (da Verona, 4 ag. 1788: Rovereto, Bibl. civica).
Se avesse avuto ambizioni del genere, non le sarebbero ...
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SEGNATURA
Giannetto Avanzi
. Lettere o numeri stampati nel margine inferiore della prima pagina di ogni foglio di stampa; servono a indicarne la regolare successione.
L'introduzione della segnatura [...] 1472; l'uso della segnatura divenne generale soltanto alla fine del sec. XVI.
Nei libri antichi la segnatura veniva indicata con lettere maiuscole seguendo l'ordine alfabetico: A, B, C, ecc. A esaurimento di un primo alfabeto l'ordine veniva ripreso ...
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CIOFANO, Ercole
Vera Lettere
Di nobile famiglia, nacque a Sulmona da Giovanni prima della metà del sec. XVI. Si ignora l'anno di nascita.
Fin da giovane si applicò allo studio del greco e del latino, [...] da Roma, 13 genn. 1580, in Clarorum Italorum et Germanorum epistolae ad Petrum Victorium, II, Florentiae 1760, p. 136, e le lettere a Cristoforo Plantin da A. Fayen, in Revue des Bibliothèques et Archives de Belgique, III(1905), pp. 455-58.
Nel 1577 ...
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CIRILLO, Bernardino
Vera Lettere
Nacque all'Aquila il 20 maggio 1500. Suo padre fu Pietro Sante de' Cirilli e Gemma Bucci la madre.
Di "casa e di famiglia popolare e di bassa fortuna - dice il C. - [...] Roma 1874, p. 398, n. 1220; A. De Nino, Cronachetta anon. sulla famiglia dell'onnalista aquilano B. C., in Riv. abruzzese di scienze, lett. ed arti, XV(1900), 1-2, pp. 12-20; L. Palatini, B. C. nel IV centenario della sua nascita, in Bollettino della ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...