Islamista francese (n. Bordeaux 1901 - m. 1990), prof. alle facoltà di lettere di Algeri (1932), Bordeaux (1945), Parigi (1955), direttore dell'Istituto di studî islamici di Parigi e della rivista Studia [...] islamica; socio straniero dei Lincei (1974) ...
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Scrittore fiorentino (n. Firenze 1501 - m. circa 1574), autore d'importantissime Lettere a B. Varchi sopra le cose seguite in Firenze dal 1527 al 1530, delle quali il Varchi molto si servì per la sua Storia. ...
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La scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica: le singole lettere sono grandi e di forma arrotondata. Fu poi sostituita dal sertō presso i giacobiti e dalla scrittura nestoriana presso [...] i nestoriani ...
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Ricco cittadino di Colosse, convertito da s. Paolo e destinatario della più breve (25 versetti; perciò designata talvolta come "biglietto") delle lettere dell'apostolo (la lettera a F.), scritta da lui [...] "vecchio e ora prigioniero di Cristo Gesù" (perciò da Cesarea, o da Efeso, o, come ritengono ancora i più, da Roma) a F., nonché ad Appia e ad Archippo. S. Paolo prega F. di accogliere con amore e "non ...
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Scrittore greco della seconda sofistica (sec. 2º d. C.); nelle sue lettere (ce ne restano 123 in 4 libri), che s'immaginano scritte da pescatori, contadini, parassiti, etère, A., attingendo alla commedia [...] "media" e "nuova" e imitando Luciano, rappresentò vita e società attica in forma talvolta manierata, in lingua conforme ai canoni dell'atticismo ...
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Umanista, notaio e uomo politico di Cremona (m. 1398). Amante delle lettere, fu amico di Coluccio Salutati. Almeno dal 1385 fu a capo della cancelleria dei Visconti a Milano, finché, sospettato di tradimento, [...] fu fatto da Gian Galeazzo murare vivo nella torre di Pavia, chiamata la Lunga Dimora ...
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Nobile romano (Roma 1595 - ivi 1624); uomo di scienze e di lettere. In relazioni con Galileo, fu membro dell'Accademia dei Lincei a 23 anni, ma il suo organismo non resse alle fatiche dello studio. Espresse [...] il suo austero dolore in belle liriche latine e volgari (ed. 1658) ...
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Pittore statunitense (Providence, Rhode Island, 1912 - Milano 1998). Si laureò in lettere a Yale, e studiò pittura con G. Demetrions e H. Hensche, e nella Pennsylvania Academy of Fine Arts. Dal 1959, convertitosi [...] alla fede cattolica, si stabilì ad Assisi. Nella sua tavolozza, pienamente aderente al linguaggio della pittura informale, s'inseriscono graffiti che riattivano in un contesto nuovo le immagini consacrate ...
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Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente [...] nuovo di una penna larga e rigida, che crea un'"ombreggiatura", allargando e assottigliando la linee (come nel rustico romano). Le lettere sono più larghe e lo schema non è più una linea in movimento, ma un contrasto di forti verticali e ampie curve ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
All’insegna della letterarietà, l’epistolografia s’impone in età rinascimentale [...] portassi, o che io ve lo mandassi. El non lo dare mi faceva dubitare che da Giuliano e’ non fussi, non ch’altro, letto, et che questo Ardinghelli si facesse honore di questa ultima mia faticha. El darlo mi faceva la necessità che mi caccia, perché io ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...