sopralineatura
sopralineatura (o soprallineatura) [Der. di sopralineare "tracciare una linea sopra qualcosa", comp. di sopra e lineare "tracciare linee"] [ALG] (a) Sulle lettere che indicano i punti [...] estremi di un segmento, indica la lunghezza di questo. (b) Sul simb. di una grandezza, indica un valore particolare che di norma, salvo diversa indicazione, è il valore medio di essa (alternativamente ...
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FROMOND, Giovanni Claudio (al secolo Guglielmo Giuseppe)
Renato Pasta
Di famiglia originaria di Dôle, nella Franca Contea, nacque a Cremona il 4 febbr. 1703, terzogenito di Gian Simone e di Lucia Binda.
La [...] Rutherfurd, molto amico del residente inglese a Firenze, Horace Mann, e probabilmente massone: lo stesso che gli fu accanto sul letto di morte (lettere al Federighi, 8 e 25 ott. 1764; e Pelli Bencivenni, Efemeridi, p. 69).
Il F. morì a Pisa il 29 ...
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FRISI, Paolo (al secolo Giuseppe)
Ugo Baldini
Secondogenito degli otto figli di Giovanni Mattia e di Francesca Magnetti, nacque a Melegnano, presso Milano, il 13 apr. 1728.
Il nonno paterno Antonio, [...] 445-579 (alle pp. 517-529 sono elencati 67 titoli, in buona parte pubblicati più volte, cui vanno aggiunte 81 pubblicazioni di lettere del F. o di altri a lui, avvenute lui vivente o postume: pp. 567-579). Edizioni recenti di inediti frisiani sono in ...
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CANALI, Luigi
Cesare Lippi Boncampi
Nacque in Perugia il 29 ott. 1759 da Giuseppe e da Antonia Dati. Fu nell'adolescenza indirizzato dai genitori allo studio delle lettere; apprese, più tardi, le discipline [...] Mariotti, Perugia 1801; Sulla non originalità della commedia di Dante in Giorn. scient. e letter. dell'Acc. it. di scienze, lettere e arti, I(1810), n. 26, p. 291; Di alcune zanne elefantine fossili, Macerata 1810; Orazione in morte di Baldassarre ...
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sicilico metrologia Antica unità romana di massa equivalente a 1/4 di oncia, cioè a 6,85 g. paleografia Segno diacritico che i lapicidi romani ponevano sopra le lettere per indicare che dovevano ritenersi [...] raddoppiate. Il s. aveva generalmente la forma di un accento circonflesso e fu in uso specialmente durante il tardo Impero romano e nel Medioevo ...
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Fisico e oceanografo danese (Hasmark, Fionia, 1871 - Copenaghen 1949), professore di fisica all'università di Copenaghen (dal 1912), rettore della stessa (1927-28), membro e segretario dell'Accademia danese [...] di scienze e lettere. I suoi lavori di fisica si riferiscono principalmente alle proprietà molecolari e alla teoria cinetica dei gas. Nell'oceanografia sono fondamentali i suoi studî sulle relazioni fra contenuto in cloro, salinità, densità e ...
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Mercante e scienziato (Windermere, Westmorland, 1694 - Londra 1768). Cultore di scienze, e in particolare autore di varie ricerche sulla luce solare (fu socio corrispondente della Royal Society), è noto [...] per aver pubblicato una serie di notevoli lettere scambiate con B. Franklin, che contribuirono grandemente a rendere note le vedute di quest'ultimo sui fenomeni elettrici. ...
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espressione
espressióne [Der. del lat. expressio -onis, dal part. pass. expressus di exprimere, comp. di ex "fuori" e premere e quindi "spremere fuori"] [ALG] [ANM] Ogni scrittura per indicare formalmente [...] indicate in un'espressione. ◆ [ALG] E. aritmetica e letterale: e. che contiene, rispettiv., soltanto numeri oppure numeri e lettere. ◆ [BFS] E. genica: l'espressione che assume l'informazione genica nel DNA; per la regolazione dell'e. genica v ...
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accademia
accadèmia [LSF] [Der. del lat. academia, dal gr. Akadèmeia] Nome di una località presso Atene dove usava insegnare Platone, che passò a indicare la Scuola platonica e poi, come attualmente, [...] un'istituzione volta a promuovere, al più alto livello, le scienze, le lettere e le arti. ...
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dislalia
dislalìa [Comp. di dis- e del tema del gr. laléo "parlare"] [FME] [ACS] Nella fisica della fonazione, disturbo della pronunzia per difetto di conformazione o di funzione dell'apparato fonatorio [...] (labbra, lingua, faringe, naso); secondo che la pronunzia difettosa riguardi le sillabe o le lettere, si distingue una d. sillabica (balbuzie), e una d. letterale (rotacismo, sigmatismo, lambdacismo, ossia difetto di pronunzia delle consonanti r, s, ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...