LORI, Ferdinando
Adriano Paolo Morando
Nacque a Macerata il 29 sett. 1869, da Luigi e da Candida Lucchini. Conseguita a 17 anni la maturità classica, nel 1886 si trasferì a Roma dove si laureò in ingegneria [...] moderni galvanometri a vibrazione (Un frequenzimetro ed un fasometro per correnti alternate, in Atti del R. Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, LXIV [1904-05], pp. 1179-1184).
Già in una nota del 1905 (Trasmissione di segnali per mezzo di ...
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tasto
tasto [Der. del lat. tastare "toccare per assaggiare", comp. di tangere "toccare" e gustare "assaggiare"] [LSF] Piccolo organo di varia forma (levetta, tassello piano, ecc.), su cui si preme con [...] tastiera di calcolatori elettronici si hanno t. di scrittura, o alfanumerici, in numero variabile da 42 a 46, comprendenti le lettere dell'alfabeto, i segni convenzionali e di punteggiatura, i numeri, e t. di servizio, od operativi, il cui numero ...
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Pratt John Henry
Pratt 〈prèt〉 John Henry [STF] (Londra 1809 - Ghanzipur, India, 1871) Ecclesiastico e scienziato. ◆ [GFS] Ipotesi di P.: una delle due ipotesi fondamentali isostatiche sulla struttura [...] : III 342 a. ◆ [MTR] [FTC] [MCC] Misura di P. e Lambert: unità pratica di misura della viscosità, di uso esclusivam. tecnico, con vari valori (distinti con le lettere da A a I) per vari tipi di fluidi, tra 6.10 10-7 Pa s (A) e 1.51 10-4 Pa s (I). ...
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Markov Andrej Andreevic junior
Markov 〈màrkëf〉 Andrej Andreevič junior [STF] (Pietroburgo 1903 - Mosca 1979) Figlio di Andrej Andreevič; prof. di matematica nell'univ. di Leningrado (1935). ◆ [INF] Algoritmo [...] (eventualmente coincidente con quella di partenza); tale sostituzione si effettua secondo regole che precisano l'algoritmo medesimo (si tratta di effettuare ben determinate sostituzioni ripetute di lettere in base a un programma di numeri d'ordine). ...
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In fisica, nella formulazione di P.A.M. Dirac della meccanica quantistica, relativa agli spazi di Hilbert, un b. è l’elemento duale dello spazio dei vettori ket (➔), che rappresentano gli stati di un sistema. [...] di un b. per un ket dà un numero.
I due termini bra e ket derivano dalle prime e dalle ultime tre lettere dell’ingl. bracket «parentesi», con riferimento alla forma dei relativi simboli: ‹ ∣ (bra), e ∣ › (ket). Il prodotto del vettore b. ‹A ∣ per il ...
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AMERIO, Alessandro
Lanfranco Belloni
Nacque a Nizza Monferrato (Asti) il 24 luglio 1876 da Luigi e da Teresa Fossa. Laureatosi nel 1897, fu dapprima assistente di A. Naccari, titolare di fisica sperimentale [...] meccaniche e dal calore (Variazioni discontinue nella magnetizzazione prodotte da azioni meccaniche, in Rend. dell'Ist. lombardo di scienze e lettere, s. 2, LXIV [1931], pp. 861-864). In campo didattico fu autore di manuali di fisica per i licei e ...
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direttore
direttóre [agg. (f. -trice) e s.m. "che dirige", der. del lat. director -oris, dal part. pass. directus di dirigere] [FML] D. molecolare: v. cristalli liquidi, applicazione dei: II 30 f. [ALG] [...] ., nel piano sono i coseni degli angoli che la retta orientata forma con i due assi cartesiani e s'indicano in genere con le lettere α e β; uno solo di essi è indipendente, sussistendo la relazione α2+β2=1. Nello spazio, i tre coseni d. sono i coseni ...
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In un problema fisico, matematico ecc., grandezza che non è nota a priori e che ci si propone di determinare a partire da grandezze e numeri noti (dati del problema), sulla base di relazioni e condizioni [...] forma di costanti o di espressioni note, e le i., sotto forma di simboli a priori variabili, che saranno poi determinati risolvendo le equazioni in questione. Le i. si indicano di norma con le ultime lettere dell’alfabeto, in particolare x, y, z. ...
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FERMI, Enrico
Emilio Segrè
Nato a Roma il 29 sett. 1901, era il terzo figlio di Alberto, un impiegato delle Ferrovie, e di Ida De Gattis, una maestra elementare.
Il padre proveniva da Caorso vicino [...] teoria dei quanti alla Bohr-Sommerfeld. Nella sua pubblicazione Dirac non citò il F. perché si era scordato di averne letto il lavoro, ma, quando lo scienziato italiano gliene mandò un estratto, riconobbe senz'altro la priorità e si scusò dell ...
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spazio delle configurazioni
Francesco Calogero
L’uso più consueto del termine si manifesta nel contesto del problema a N corpi in meccanica classica, e in particolare della sua formulazione hamiltoniana, [...] , alle seguenti equazioni newtoniane,
dove i punti sovrapposti indicano, come di consueto, differenziazioni rispetto al tempo e le lettere p e q identificano vettori a N dimensioni, per es. q≡(q1,…,qN) dove la coordinata qN caratterizza la ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...