CONTARINI, Elisabetta
Vera Lettere
Nacque a Verona nel 1752. Divenne allieva, insieme con I. Pindemonte, Silvia Curtoni Verza e Paolina Grismondi - in Arcadia Lesbia Cidonia - del famoso grecista G. [...] possano esser vedute d'altri occhi che non di que' degli amici". Concludeva invitando l'amico a ritirare dai torchi le lettere sue e della Silvia (da Verona, 4 ag. 1788: Rovereto, Bibl. civica).
Se avesse avuto ambizioni del genere, non le sarebbero ...
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CIOFANO, Ercole
Vera Lettere
Di nobile famiglia, nacque a Sulmona da Giovanni prima della metà del sec. XVI. Si ignora l'anno di nascita.
Fin da giovane si applicò allo studio del greco e del latino, [...] da Roma, 13 genn. 1580, in Clarorum Italorum et Germanorum epistolae ad Petrum Victorium, II, Florentiae 1760, p. 136, e le lettere a Cristoforo Plantin da A. Fayen, in Revue des Bibliothèques et Archives de Belgique, III(1905), pp. 455-58.
Nel 1577 ...
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COSTO, Tommaso
Vera Lettere
Nacque a Napoli. Si ignora l'anno di nascita e quello di morte.
Morto il padre innanzi tempo, la madre si risposò con un certo Montorio, dal quale ebbe altri figli. Finiti [...] la richiesta di riapertura. Amaramente il C. notava che con la chiusura delle accademie "non c'è quasi più chi delle belle lettere non habbia in tutto gli studi messo in non cale" (Giunta al Compendio dell'istoria del Regno di Napoli, Venezia 1591, p ...
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Romanzo di U. Foscolo (pubbl. nel 1802 e poi, con varie aggiunte e correzioni, nel 1816 e nel 1817; prima dell'ed. 1802 Foscolo aveva ideato e steso una prima redazione, nel 1796, dal titolo Laura, [...] ). Sotto forma di lettere che un giovane profugo veneto, Jacopo Ortis, manda a un amico, Lorenzo Alderani, è narrata la forte passione amorosa che l'Ortis concepisce per una fanciulla, Teresa, promessa sposa a Odoardo. Jacopo fugge per l'Italia ...
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Giurista e uomo di lettere francese (sec. 14º), originario della diocesi di Cahors; per incarico del concistoro del Gai saber assistette G. Molinier nella composizione delle Leys d'Amors. ...
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CIMINO, Flaminio
Vera Lettere
Letterato calabrese del sec. XVII, di Pedivigliano (Cosenza).
Nel poemetto che scrisse nel 1636 sul riscatto di Scigliano si definisce "clericu coniugatu". Probabilmente [...] era uno dì quei "diaconi selvaggi", numerosi in quel tempo - secondo L. Amabile - in Calabria: laici ai quali era concesso dai vescovì di indossare un ferraiolo nero, acquistando la qualità di chierici, ...
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COSTANTINI, Toldo
Vera Lettere
Nacque a Serravalle (oggi Vittorio Veneto prov. di Treviso) nel 1576, come si deduce dal ritratto posto nell'edizione del 1648 del suo poema in cui si legge "anno aetatis [...] mandar distrutto / a morsi, a strazi, il giudaismo tutto" (canto VIII, strofa I).
Il C. scrisse inoltre due discorsi - letti all'Accademia degli Incogniti - su alcuni versi delle Georgiche (inediti, conservati a Padova, Bibl. del Seminario, cod. B n ...
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epistolografìa L'arte di scrivere lettere, soprattutto di carattere ufficiale o diplomatico o per esercitazione retorica, considerata come un genere letterario. ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] che furono dell'età sua. Non va taciuta l'importanza di una recensione di Abd-el-Kader Salza apparsa sul «Giorn. stor. d. lett. it.», vol. xliii (1904), pp. 88-117, al Pietro Aretino del Bertani, a Storia e leggenda di Pietro Aretino del Mari e alla ...
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Scrittore francese (Parigi 1949). Laureato in Lettere moderne alla Sorbona, si dedica all’insegnamento in vari licei della regione parigina ed esordisce come romanziere con Le Corps inflammable (P.O.L.,1984). [...] Nel 2004 ottiene il Prix du Livre Inter con L'Homme-sœur e il suo ultimo libro, La vie est brève et le désir sans fin (P.O.L., 2010, La vita è breve e il desiderio infinito) è vincitore del Prix Femina ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...