GIULIOTTI, Domenico
Giuseppe Izzi
Nacque a Luciana, frazione di San Casciano Val di Pesa, presso Firenze, il 18 febbr. 1877 da Giuseppa Aretini e da Francesco, fattore presso la tenuta di Verrazzano, [...] , ma ormai placato con gli uomini e con le cose del mondo che non mi toccano più" (a E. Cozzani, 1° ott. 1955, in Lettere agli amici, p. 122).
Già sofferente di diabete, colpito da emorragia cerebrale nel 1948, da paralisi il 14 luglio 1955, il G. si ...
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Umanista e uomo politico (Pavia 1399 - Milano 1477); figlio di Uberto. Fu della segreteria viscontea dal 1419 al 1447, poi (1449-50) di quella della Repubblica Ambrosiana; magister brevium a Roma dal 1450 [...] e il taglio della narrazione, sul modello di Svetonio. Ma importante è soprattutto il suo Epistolario, con le lettere dei corrispondenti, fonte preziosa per la storia politica e letteraria del tempo. Sostenne vivaci polemiche con il Filelfo, con ...
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Letterato italiano (Como 1826 - Milano 1900); espulso dall'univ. di Padova per aver partecipato a moti studenteschi nel 1848, non poté continuare gli intrapresi studî giuridici; datosi alle lettere divenne, [...] dopo il 1860, professore negli istituti medî. I suoi scritti (ma deve la sua fama soprattutto alle Satire pubblicate sparsamente con lo pseudonimo di Anastasio Bonsenso) sono quasi tutti d'argomento educativo ...
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Letterato (Bovolenta 1719 - Padova 1795). Abate, prof. prima nel seminario e dal 1759 nello Studio di Padova: lasciò opuscoli, memorie di erudizione filosofica e retorica, versi italiani e latini, lettere [...] erudite ...
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GIUSTI, Wolfango (Wolf)
Emanuela Sgambati
Nacque a Firenze, il 2 ott. 1901, da Ugo e Margarete Loose. Compì gli studi a Firenze ove si laureò in lettere, nel 1922, con una tesi di storia sotto la guida [...] di G. Salvemini.
Negli anni che seguirono, usufruendo di borse di studio, fu a lungo in Cecoslovacchia, in Polonia e anche nell'Unione Sovietica. Delle esperienze da lui riportate ci testimoniano le pagine ...
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CAMPORI, Giuseppe
Tiziano Ascari
Nato a Modena il 17 gennaio del 1821 dal marchese Carlo e da Marianna Bulgarini, nel 1829 entrò convittore nel collegio S. Carlo, dove già era suo fratello Cesare, facendovi [...] Namias, Bibliografia del march. G. C., Modena 1893; M. Campori, G. C. inedito, in Atti e mem. della R. Accademia di scienze, lettere e arti di Modena, s. 4, V (1933-34), pp. 3-17, 45-54; P. Parucchini, Idipinti della Galleria Estense di Modena, Roma ...
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Poeta tedesco (Lindau 1820 - Monaco di Baviera 1905). Studiò medicina e fu medico militare in Baviera finché nel 1851, per malattia, dovette abbandonare il servizio. Dedicatosi poi alle lettere, raggiunse [...] un posto di rilievo in seno al gruppo dei poeti monacensi. Impari alle pretese sono i grandi drammi storici: Catilina (1864), Die Walkyren (1865), Die Völkerwanderung (3 voll., 1866-68), Violante (1871), ...
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JOUVE, Pierre-Jean
Vittorio STELLA
Poeta, narratore e critico francese, nato ad Arras (Artois) l'11 ottobre 1887. Compì studî scientifici, ma ancor giovanissimo si volse alle lettere esordendo quale [...] fondatore e direttore, dal 1907 al 1910, della rivista Le bandeau d'or e coi volumi di versi Les muses romaines et florentines, 1910; Présences, 1912; Parler, 1913, che si adeguano al gusto più avanzato ...
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BIGNONE, Ettore
Piero Treves
Nato a Pinerolo il 17 dic. (non il 16 luglio) 1879 da Carlo e da Anita Matteucci, il B. si laureò a Torino in lettere (con una dissertazione su Lucrezio) nel 1901 e in filosofia [...] il Graf e, in primissima istanza, il Fraccaroli.
Devotissimo a quest'ultimo, come attestano anche le sue molte lettere conservate fra le carte del Fraccaroli nella Biblioteca municipale di Verona, il B. dovette sentirsi avvinto e convinto soprattutto ...
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Scrittore svizzero di lingua tedesca (Liestal, Basilea, 1845 - Lucerna 1924). Fu in Russia come precettore (1871-79), quindi insegnante e giornalista, per dedicarsi infine (dal 1892) esclusivamente alle [...] lettere. Esaltò nella sua prima opera, il poema in prosa aulicamente arcaicizzante Prometheus und Epimetheus (2 voll., 1880-81), il titanismo etico dell'individuo d'eccezione. A oltre venti anni di distanza venne il poema in senarî giambici, di ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...