Filologo e scrittore (Camaiore 1862 - Firenze 1927), scolopio (1884). Allievo di G. Vitelli, insegnò (dal 1903) lingua latina e greca all'Istituto di studî superiori di Firenze; socio corrispondente dei [...] , dove pubblicò Le pìstole d'Omero (poi raccolte in volume, 1917), pagine estrose sulla vita scolastica (in forma di lettere che si fingono scritte da uno scolaretto di nome Omero Redi). Scrisse inoltre numerosi saggi critici, recensioni e prose di ...
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FOLENA, Gianfranco
Linguista e filologo, nato a Savigliano, Cuneo, il 9 aprile 1920; è professore di storia della lingua italiana nell'università di Padova dal 1956 (con incarico di filologia romanza). [...] 1953; La istoria di Enea vulgorizzata per Angilu di Capua, Palermo 1956; L'esperienza linguistica di Carlo Goldoni, in Lettere italiane, X (1958), pp. 25-54; Per la storia della ittionomia volgare, in Boll. dell'Atlante linguistico mediterraneo, V ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] .
La varietà di lingue è più ricca in poesia che in prosa, a parte i casi di prose molto sostenute retoricamente, come le Lettere di Guittone d’Arezzo, o di prose per la loro storia a contatto con altre lingue, come lo sono col francese le prose dei ...
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La maiuscola (dal diminutivo del lat. maius «maggiore») o lettera grande è una lettera che si rende più visibile rispetto alle altre attraverso la maggiore dimensione e con altre forme di enfasi grafica [...] (➔ nomi commerciali), siti Internet, forum, blog, ecc., mentre gli elaborati più controllati (come i temi scolastici o le lettere formali) tendono a mantenere un maggiore controllo nell’uso di questo espediente grafico.
Per capire il grado di libertà ...
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ARCAMONE, Ignazio
Alberto Merola
Nacque nel 1614 o 1615 a Bari (il Sommervogel è incerto se il luogo di origine sia Napoli o Bari; ma gli elenchi dei gesuiti compilati a Napoli eliminano questo dubbio [...] , a recarsi nelle missioni delle Indie Orientali, ove era morto martire il missionario napoletano Girolamo De Angelis. In una di queste lettere l'A. prega il p. Vitelleschi di soddisfare i suoi voti, anche in riparazione di un grave scandalo dato a ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] Kalendae, Kaeso) e il Q fu limitato all’impiego davanti a u seguito da vocale (quantus). Al tempo di Cicerone l’alfabeto l. si presentava formato di 21 lettere:
A B C D E F G H I K L M N O P Q R S T V (= u) X.
In età augustea fu di nuovo adottata ...
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AVOLIO, Corrado
Giorgio Piccitto
Nacque il 16 febbr. 1843 a Siracusa, dove il padre Corrado, netino, si trovava come ufficiale medico. A Noto, dove la famiglia poco dopo era ritornata, ricevette educazione [...] 'Amari, in Arch. stor. per la Sicilia Orientale, n. s., X (1934), pp. 124-146; Id., L'opera e l'anima di C. A. dalle lettere dei suoi amici, ibid., s. 4, IV (1951), pp. 185-250; Id., Giunte e correzioni alle opere di C. A.,in Arch. stor.siciliano, s ...
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Betacismo (dal greco bētakusmós, all’incirca «il parlare usando il suono corrispondente alla lettera beta») è il processo fonetico in cui un suono fricativo labio-dentale sonoro /v/ o vocale alta posteriore [...] sonoro [b]. Più in generale, in diacronia, si riscontra la diffusa intercambiabilità di tali suoni nel parlato, e di lettere nello scritto, già nella tarda latinità, spec. nel passaggio dal latino alle lingue romanze. La scrittura quindi è la prova ...
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CECCARONI, Agostino
Sergio Cella
Nacque a Calisese (Cesena) il 4 nov. 1867, figlio di Rinaldo e di Adelaide Guidi. Studiò dapprima nel seminario di Cesena, poi ne uscì per seguire e completare gli studi [...] C. ebbe incarichi d'insegnamento in Lombardia, e a Lecco diresse per quasi un decennio il collegio Bettega. All'insegnamento delle lettere egli affiancò il gusto per la narrativa e per il teatro; pubblicò così un'edizione d'Ovidio, Frammenti: prose e ...
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IVE, Antonio
Domenico Proietti
Nacque a Rovigno, in Istria, il 13 ag. 1851 da Pietro ed Eufemia Ruffini, in una famiglia originaria di Spalato (il cognome Ive è la forma croata corrispondente all'italiano [...] cfr. A. Ive, Fiabe istriane, a cura di L. Oretti, Gorizia 2003, p. 27 n. 7). A cura di G. Radossi sono state pubblicate Sette lettere di A. I. a G. Pitrè, in Atti del Centro di ricerche storiche di Rovigno, VI (1975-76), pp. 173-199. Vivente l'I., un ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...