CESARINI SFORZA, Lamberto
Francesco Muzzioli
Di antica famiglia originaria di Acquasparta (Terni) successivamente stabilitasi a Parma, nacque a Terlago (Trento) il 29 sett. 1864 dal conte Giuliano e [...] 'università di Torino, che frequentò solo un anno per trasferirsi poi a Firenze nel 1886, dove nel 1889 si laureò in lettere. Iniziò subito la carriera di insegnante, prima in Sicilia, a Bivona (Agrigento), e l'anno seguente ad Albenga in Liguria. A ...
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PFEIFFER, Robert Henry
Giorgio Raffaele CASTELLINO
Orientalista e biblista, nato a Bologna il 14 febbraio 1892, morto a Cambridge, Mass., il 16 marzo 1958. Dopo il liceo si recò da Bologna in Svizzera [...] per l'America nel 1916, fu per tre anni ministro metodista nello stato di New York. Nel 1920 ottenne la laurea in lettere e nel 1922 quella in filosofia all'univ. Harvard, dove fu per 36 anni (dal 1923) professore di ebraico e lingue orientali ...
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WILLEMS, Pierre
Emilio Albertario
Storico del diritto e filologo belga, nato a Maestricht il 6 gennaio 1840, morto a Lovanio il 23 febbraio 1898. Ultimati gli studî nell'università di Lovanio, frequentò [...] maestri. Professore supplente nell'università di Lovanio dal 1864, ebbe l'anno successivo una cattedra nella facoltà di lettere e filosofia che tenne fino alla morte.
Accanto agli studî sulle antichità romane e sulla filologia orientale e classica ...
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CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] . ed arti, LXIX [1909-10], pp. 1-100 e 473-504) e le note Per le canzoni di Chrétien de Troyes (in Studi lett. offerti a P. Rajna, Firenze 1911) e quelle sulla canzone francese di Gaucelm Faidit; vanno inoltre ricordati qui gli studi su Aucassin et ...
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Tecnica di rappresentazione di un messaggio in una forma tale che l’informazione in esso contenuta possa essere recepita solo dal destinatario; ciò si può ottenere con due diversi metodi: celando l’esistenza [...] è un sistema crittografico in cui gli elementi del testo in chiaro sono parole o frasi che vengono sostituite da gruppi di lettere o di cifre, generalmente di lunghezza fissa, mentre un cifrario è un sistema in cui gli elementi del testo in chiaro ...
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Linguista (Gorizia 1829 - Milano 1907); prof. (dal 1861) all'Accademia scientifico-letteraria di Milano; socio nazionale dei Lincei (1875). Coltivò dapprima i più svariati campi della glottologia (Studî [...] , nell'Archivio, gli Schizzi francoprovenzali e l'importante saggio sintetico su L'Italia dialettale. Del 1887 sono le Lettere glottologiche in cui esponeva la sua dottrina del sostrato come causa dei mutamenti linguistici, e difendeva una visione ...
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LESSI, Giovanni
Fabrizio Vannini
Nacque a Firenze il 4 ag. 1743, primo dei tre figli di Agostino di Giovanni, computista, e Teresa Guelfi. Un fratello, Bernardo, fu auditore di Consulta e avvocato regio; [...] Giuseppe Lessi, priore di S. Andrea a Rovezzano, cultore di lettere greche e latine e amico di G. Lami, lo istruì nella il progetto nel Prospetto per l'erezione di un banco di sconto, letto l'8 luglio 1795, edito postumo nel 1817 con l'Elogio del dr ...
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PIRONA, Jacopo
Vincenzo Orioles
PIRONA, Jacopo. – Nacque a Dignano al Tagliamento il 22 novembre 1789 da Giovan Battista, «in una vecchia famiglia friulana di agiata e civile condizione» (Marchetti, [...] Il carteggio tra l’abate J. P. e il conte Prospero Antonini (tesi di laurea), Università degli studi di Udine, Facoltà di lettere e filosofia, a.a. 2003-2004; Ead., Corrispondenti dell’abate J. P. (diss.), Università degli Studi di Udine, Facoltà di ...
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Ecclesiastico (Siviglia 1802 - Londra 1865), di origine irlandese. Studiò a Roma al collegio inglese e fu ordinato sacerdote nel 1825. Dedicatosi agli studî orientalistici, pubblicò nel 1827 le Horae Syriacae, [...] ), dal 1835 in poi si consacrò in modo particolare alla ripresa del cattolicesimo in Inghilterra, con articoli, soggiorni, conferenze e lettere. Con D. O'Connel e M. Quin fondò la Dublin Review (1836) sulla quale pubblicò articoli (specie quello su s ...
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(o pehlevi) La fase media dello sviluppo storico del gruppo linguistico iranico e la letteratura, religiosa e profana, redatta in tale lingua e scrittura. Il p., costituito da 2 dialetti principali il [...] ), registra l’adozione dell’alfabeto aramaico, che in questo processo subì le seguenti modifiche: caduta di alcune lettere che non avevano corrispondenza fonetica nelle lingue iraniche; utilizzazione di segni, in origine consonantici, per annotare ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...