algebra
Roberto Levi
Quando le lettere funzionano meglio dei numeri
Si può dire che l'algebra inizia dove finisce l'aritmetica, perché introduce, attraverso il calcolo letterale, un modo nuovo, molto [...] , a e b, la loro somma si indicherà con a+b, la loro differenza con a−b, il loro prodotto, accostando le due lettere, con ab oppure, scrivendo un puntino (∙) fra loro, con a∙b, il loro quoziente con a/b. Per ciascuna operazione algebrica continuano a ...
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letterale
letterale [agg. Der. di lettera "che si esegue o è rappresentato con lettere"] [ALG] Calcolo l.: calcolo che opera, tramite opportune regole formali, su quantità indicate mediante lettere. ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Roshdi Rashed
Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Intorno [...] mezzo secolo dopo Ḫalīl, membro come lui della Scuola di Bassora, scrive al-Ǧamhara (La raccolta), nella quale calcola nr per n=28 lettere e r variabile da 1 a 5. Egli ripartisce le classi di forme ottenute a seconda che contengano o meno una o più ...
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GRANDI, Guido
Ugo Baldini
Nacque a Cremona il 10 ott. 1671 da Pietro Martire, ricamatore in oro, e Caterina Legati. Battezzato con il nome di Francesco Lodovico, lo mutò in Guido quando entrò tra i [...] 150, 154 s., 162 s. e passim, ma anche gli indici degli altri volumi); Milano, Biblioteca naz. Braidense, Mss., AF.XIII, 13/7, 1-8 (lettere del G. a T. Ceva); Camaldoli, Arch. dell'abbazia, Mss., C.M.626, p. II, cc. 39-72v, 217r-238v; C.M.624, cc. 3r ...
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alfabeto
alfabèto [Der. del lat. alphabetum, dal gr. alfábetos, comp. dei nomi delle due prime lettere] [ALG] [FAF] [INF] Un insieme finito di segni, con il quale sia possibile sviluppare un certo sistema [...] di simboli o, come si dice usualmente, un linguaggio: v. logica: III 483 c ...
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MAGGI, Gian Antonio
Adriano Paolo Morando
Nacque a Milano il 19 febbr. 1856, dal nobile Pietro Giuseppe - noto orientalista, membro dell'Istituto lombardo di scienze e lettere - e da Clara Anelli. Si [...] Bibliografia dell'opera: "Dinamica fisica" di G.A. M., Pavia 1914; U. Cisotti, G.A. M., in Rendiconti. R. Ist. lombardo di scienze e lettere, s. 3, 1937, vol. 1, pp. 169-173; B. Finzi, G.A. M., in Periodico di matematiche, s. 4, XVII (1937), pp. 184 ...
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z
z 〈zèta〉 [Forma min. della 26a e ultima lettera dell'alfab. it. moderno] [ALG] [ANM] Ha gli stessi usi delle lettere x e y come simb. di variabile e di coordinata (di solito, la terza, dopo x e y). [...] ◆ [MTR] Simb. del pref. metrologico SI zepto- (o zetto) ...
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LUINO (Luini), Francesco
Ugo Baldini
Nacque a Luino il 22 marzo 1740 da Carlo (che una fonte dice "dottore") e Maria Caterina Iugali.
Alcuni lo dissero nato a Lugano, e questa indicazione ha prevalso. [...] , ad ind.; Carteggio di Pietro e di Alessandro Verri, a cura di G. Seregni, IX, Milano 1937, pp. 307, 311; R. Navarrini, Tre lettere di F. L. su Solferino, in Civiltà mantovana, V (1972), 30, pp. 395-421; Ed. nazionale delle opere di A. Volta. Indici ...
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sopralineatura
sopralineatura (o soprallineatura) [Der. di sopralineare "tracciare una linea sopra qualcosa", comp. di sopra e lineare "tracciare linee"] [ALG] (a) Sulle lettere che indicano i punti [...] estremi di un segmento, indica la lunghezza di questo. (b) Sul simb. di una grandezza, indica un valore particolare che di norma, salvo diversa indicazione, è il valore medio di essa (alternativamente ...
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MARCOLONGO, Roberto (XXII, p. 260)
Matematico, morto a Roma il 15 maggio 1943.
Bibl.: U. Cisotti, in Rendiconti dell'Istituto Lombardo di scienze e lettere, vol. 76, 1942-43, pp. 94-96; M. Pantaleo, in [...] L'Italia che scrive, maggio-luglio 1943, pp. 77-78 ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...