Nell’arte libraria antica, la terra rossa usata per tingere l’asticella centrale del volume (umbilicus), la custodia di esso e l’index, cioè la membrana pendente del rotulus; inoltre per scrivere le prime [...] in esso contenute, con funzioni simili al nostro indice. Nelle officine librarie, l’operazione di rubricare, ossia scrivere in rosso le lettere iniziali (per queste, dal 12° sec., anche in azzurro e verde), i titoli e le didascalie dei capitoli e dei ...
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Missionario gesuita polacco (Leopoli 1612 - Guangxi 1659). Arrivato nel Tonchino nel 1645, fu nel 1650 nel Kuangshi dove fece molte conversioni tra gli appartenenti alla corte dell'imperatore Ming fuggiasco, [...] papa da parte del figlio dello stesso imperatore, Costantino, tornò in Italia sul finire del 1652. Nel dic. 1655 ottenne le lettere di risposta del papa Alessandro VIII e pochi mesi dopo si imbarcò di nuovo alla volta della Cina. Morì di esaurimento ...
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Monaca carmelitana (Firenze 1566 - ivi 1604) in S. Maria degli Angeli a Firenze. Occupa un posto molto importante nella storia della mistica: le sue esperienze, scritte sotto sua dettatura (Estasi e lettere), [...] rivelano una intensa vita religiosa che si risolve in un amore che a tutto rinuncia per riempirsi del volere di Dio. Ebbe molta influenza sul quietismo. Festa, 25 maggio (fino al 1970, 29 maggio) ...
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GHERARDI, Jacopo
Stefano Calonaci
Nacque a Volterra il 25 luglio 1434 da Niccolò di Gherardo. La madre va probabilmente identificata nella seconda moglie di Niccolò, Albiera di Nanni di Ottaviano Belforti, [...] settembre MCCCCLXXIX al XII agosto MCCCCLXXXIV, a cura di E. Carusi, in Rer. Ital. Script., 2a ed., XXIII, 1904; Dispacci e lettere di G. Gherardi nunzio pontificio a Firenze e Milano…, a cura di E. Carusi, Roma 1909.
Fonti e Bibl.: Volterra, Bibl ...
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FARNESE, Ranuccio
Gigliola Fragnito
Terzo figlio maschio di Pierluigi (duca di Parma e Piacenza dal 1545) e Girolama Orsini, nacque nel feudo famesiano di Vetulano l'11 ag. 1530. In seguito all'elezione [...] altri mammoli che recitarono una commedia inanti a sua Santità" (L. Dorez, La cour du pape Paul III, II, p. 84) e da alcune lettere latine che il F. gli indirizzò nel 1537 da Gradoli.
Il clima della corte papale poco adatto a una vita di studio, la ...
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PANVINIO, Onofrio
Stefan Bauer
– Nacque a Verona il 20 febbraio 1530 da Onofrio Panvino e Bartolomea Campagna; al battesimo ricevette il nome di Giacomo, che mutò in quello paterno al momento del suo [...] di P. a Ruscelli, 4 novembre 1564); G. Ruscelli, O. P., in Id., Le imprese illustri, Venezia 1566, pp. 532-535 (rist. in Id., Lettere, 2010, pp. C-CVI); G. Poggiani, Epistolae, a cura di G. Lagomarsini, IV, Roma 1758, pp. 95-96 nota a (lettera di A ...
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BLANDOLISI, Cassio
Giuseppe Pignatelli
Nato a Narni il 10 ott. 1683, da una nobile e agiata famiglia, entrò nell'Ordine degli scolopi il 20 febbr. 1698. Molto dotto nelle lettere e nella filosofia, [...] insegnò in vari collegi e scuole dell'Ordine, meritandosi una vasta fama, tanto da essere scelto dal cardinal Tommasi, su suggerimento dello stesso pontefice Clemente XI, quale precettore del nipote Ferdinando ...
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Ecclesiastico (m. 446); fu vescovo di Costantinopoli dal 434. Oratore eloquente e vivace polemista, combatté il nestorianesimo e le dottrine di Teodoro di Mopsuestia. Abbiamo una quarantina delle sue omelie [...] e alcune lettere; si discute se siano di P. alcune prediche erroneamente attribuite a s. Giovanni Crisostomo. Festa, 24 nov. ...
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PAOLO III, papa
Gigliola Fragnito
PAOLO III, papa. – Alessandro Farnese nacque a Canino il 28 febbraio 1468, secondogenito di Pier Luigi e di Giovannella Caetani, figlia di Onorato III duca di Sermoneta.
La [...] », per «essere nato della casa che è» e per avere «molte et singulari parte in sé, tra le quali sono molto abundante le lettere et buoni costumi, perché è et doctissimo et uno exemplo di buona et laudabile vita» (Firenze 10 aprile 1489, in Lorenzo de ...
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LIANORI (de' Lianori, Leonori), Lianoro (Leonoro)
Franco Bacchelli
Nacque a Bologna verso il 1425 da Vitale - notaio, insignito nel 1422 anche della dignità cavalleresca, fratello di Pietro, notevole [...] com'è tra le difficoltà economiche, la mancanza di libri, l'amore per gli studi greci e l'incertezza per il futuro. Nelle due lettere da Cento (del 14 marzo e del 16 dic. 1448), dove il L. si recò più volte quell'anno per sfuggire alle successive ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...