BONCIANI, Francesco
Roberto Cantagalli
Nacque a Firenze nel 1552 da Paolo di Francesco e da Onesta di Raffaello Nasi, di antiche e nobili famiglie. Si diede con passione agli studi delle lettere sotto [...] fosse il fuggevole cenno che egli stesso ne fa in una orazione, Sugli errori che fanno i Principi e loro rimedi, letta in Firenze nel 1603 alla presenza del principe Cosimo giovinetto (Firenze, Bibl. Naz. Centr., Magliab. II V 168). Nel 1594 veniva ...
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Scrittore ascetico (Catignano, Gambassi, 1310 circa - Vallombrosa 1396 circa); figlio del nobile Guido da Catignano, si fece monaco vallombrosano a Firenze in S. Trinita, ove fu abate; fu poi, dopo un [...] un diario dei suoi viaggi; intervenne nella polemica sui fraticelli, ed è autore di varie prediche e di belle lettere latine e volgari; gli vengono attribuiti anche volgarizzamenti dei Paradoxa e del Somnium Scipionis di Cicerone, ma certa pare ...
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BURGOS, Alessandro (al secolo Giovanni Battista Francesco)
Giuseppe Pignatelli
Nato a Messina il 26 dic. 1666 da Orazio Burgos e Isvaglia e da Rosa Fedele, iniziò gli studi nella città natale distinguendosi [...] .Dat. 103. ff. 29-41; Bibl. Apost. Vat., Capponiano lat. 272, ff. 157, 176, 210, 217, 220, 238, 287, 346, 383, 458 (dieci lettere del B. dal 27 genn. 1719 al 27 dic. 1720); L. A. Muratori, Epistolario, a cura di M. Campori, IV, Modena 1902, p. 1552 ...
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ANTONIO di Montesantangelo (Antonius de Monte)
Riccardo Capasso
Frate domenicano, originario di Montesantangelo (Foggia); nel 1285, insieme con fra' Perrone "de Aydona", fu inviato da papa Onorio IV [...] in Sicilia, munito di lettere pontificali, per incitare i Siciliani a rimuovere la monarchia aragonese e ricondursi sotto il dominio pontificio. I due frati, giunti a Randazzo, si rivolsero a Guglielmo abate di Maniace e, mercé l'autorità apostolica ...
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Scrittore e asceta (m. dopo il 426), capo di un monastero presso Ancira di Galazia. Gli altri dati della biografia tradizionale non hanno fondamento storico. Scrisse trattati ascetico-morali, sul monachesimo, [...] e un migliaio di lettere attestanti il suo prestigio. Festa 12 novembre. ...
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SISTO III, santo
Elena Cavalcanti
Dal Liber pontificalis si ricava che S. era romano di nascita, che il padre si chiamava anch'egli Sisto e che il suo pontificato durò otto anni e diciannove giorni. [...] Epistolae et Decreta, in P.L., L, coll. 583-618 (riproduce l'edizione di P. Coustant del 1721): in questa raccolta figurano dieci lettere, di cui la terza è di Giovanni di Antiochia a Sisto, e la quarta di Euterio di Tiana e di Elladio di Tarso. Le ...
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Diacono (principio del 5º sec.), sostenitore di Pelagio con scritti polemici (contro s. Girolamo) e nel sinodo di Diospoli; è verosimilmente l'autore della traduzione latina di varie omelie di s. Giovanni [...] Crisostomo precedute da lettere dedicatorie; forse aiutò Pelagio nel redigere i suoi scritti, che presentano affinità stilistiche con quelli di Aniano. ...
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Prelato, scrittore (Bocholt 1798 - Schloss Johannesberg, Slesia austriaca, 1853); vescovo di Breslavia (1845). Difese il progresso, la pace e la tolleranza religiosa. Deputato al parlamento di Francoforte [...] (1848) e cardinale (1850), lasciò Prediche (1841) e Lettere (1853). Si era anche dedicato a studî sulla poesia spagnola e tedesca. ...
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GINANNI, Pietro Paolo
Maria Pia Donato
Nacque a Ravenna l'8 maggio 1698 dal conte Alessandro e dalla contessa Leonida Zanchi, e ricevette il nome di Baldassarre. I meriti della sua nobile famiglia, [...] Vaticana, Vat. lat. 10006; Borg. lat., 284; Savignano sul Rubicone, Biblioteca dell'Accademia dei Filopatridi, Fondo Amaduzzi, n.n.; le lettere di L.A. Muratori al G. sono pubblicate in Epistolario di L.A. Muratori, a cura di M. Campori, Modena 1904 ...
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VALERIANO di Gemelium
Vescovo di Gemelium (o Cemele) città della Gallia del sud, presso Nizza, distrutta dalle invasioni barbariche. Fiorì alla metà del sec. V, e fu contemporaneo di San Leone Magno [...] delle cui lettere si ricava il poco che si sa della sua vita. Scrisse 20 omilie di contenuto prevalentemente ascetico e un'Epistola ad monachos de virtutibus et ordine doctrinae apostolicae. Non sfuggì all'accusa di semipelagianismo in cui caddero ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...