PAOLA FRASSINETTI, santa
Maria Lupi
PAOLA FRASSINETTI, santa. – Nacque a Genova nel quartiere Borgo Lanaioli il 3 marzo 1809 da Giovanni Battista, commerciante, probabilmente di tessuti, e da Angela [...] conversazione con i fratelli le permise comunque di sviluppare una buona cultura e matura capacità di scrittura, come dimostrano le sue lettere.
A 22 anni fu mandata dal padre a Quinto a Mare, dove il fratello Giuseppe era parroco, per aiutarlo, ma ...
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FAÀ DI BRUNO, Carlo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque ad Alessandria il 4 genn. 1814, uno dei dodici figli (fra i quali anche Emilio, Giuseppe e Francesco si illustrarono in vari campi) di Lodovico, marchese [...] ), Roma e Bisanzio, o la Chiesa e l'Impero nel IV secolo (1857), Luce e armonia (1858), e Gabriele Chiabrera, letta nella solenne inaugurazione dei corsi del 1859. Delle Orazioni sacre si segnalano quella per il venerdì santo 1842, in Chiavari; il ...
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FRANCESCHINI, Marco (Asclepiade, Marco Antonio Romano, Marc'Antonio Perusin)
Fabio De Propris
Nacque probabilmente a Roma, come l'aggettivo che spesso accompagna il suo nome sembra attestare (l'appellativo [...] certo a Roma il F. trascorse gli anni della piena gioventù, i soli di cui si hanno testimonianze. Cultore delle lettere classiche, entrò presto in contatto con gli umanisti romani che dividevano il proprio impegno intellettuale tra la passione per il ...
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BONOMBRA (Bonaumbra, Bonumbra, Bonumbre), Antonio
Giulio Coari
Nacque probabilmente nella regione di Savona, nella prima metà del sec. XV. Entrato nel convento agostiniano di Oulx (Ulzio), divenne arciprete [...] certo numero di Italiani. Il corteo partì da Roma il 26 giugno, e l'itinerario seguito (ricostruibile sia dalle lettere commendatizie del pontefice sia dalle notazioni di cronache locali registranti le impressioni di meraviglia e di curiosità per l ...
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PANDOLFINI, Niccolò
Riccardo Saccenti
– Nacque a Firenze il 19 maggio 1440 da Giannozzo e da Giovanna di Bartolomeo Valori.
Apparteneva a una delle principali famiglie del patriziato fiorentino. Il [...] s.; L. Cardella, Memorie storiche de’ cardinali della Santa Romana Chiesa, IV, Roma 1793, pp. 18 s.; V. Marchese, Lettere inedite di Fra Gerolamo Savonarola e documenti concernenti lo stesso, in Archivio Storico Italiano, App. VIII (1850), pp. 73-203 ...
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CORRADI, Giacomo
Enrico Stumpo
Nacque a Ferrara il 2 maggio 1602 da Quirino, fabbro, e Maria Farolfi (secondo un'altra versione, Maria Francesca Scarabelli). Nonostante la modesta condizione della famiglia, [...] f. 7; Bibl. Ap. Vatic., Vat. lat., 12.329, f. 104; Vat. lat., 12.333, f. 82; Vat. lat., 10.447, ff. 225, 229 (lettere di mons. Sebastiano Pisani vescovo di Verona al C. sulla diocesi e sua risposta); Vat. lat., 7247, ff. 363-365 (per la quietanza del ...
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Cardinale (Fermo 1623 - Roma 1689), detto iunior per distinguerlo dall'ononimo segretario di Stato di Sisto V, suo parente. Creato cardinale nel 1654, fu a capo del cosiddetto squadron volante, imparziale [...] di Svezia, ne curò gli affari e ne fu l'erede (dei documenti relativi ai rapporti tra i due personaggi rimangono soltanto le lettere scritte dalla regina durante un suo viaggio ad Amburgo e in Svezia nel 1666-68: tutto il resto fu distrutto dall'A ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] : G. Catalano, Controversie giurisdizionali fra Chiesa e Stato nell'età di Gregorio XIII e Filippo II, "Atti dell'Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Palermo", 15, pt. II, 1954-55, pp. 5-306, passim; I. Cloulas, Notes sur la participation de ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] seguente: essi si danno da fare per togliere il grano alla Chiesa e darlo agli ariani»83. Cosa che puntualmente si avvera: «Lettere e ordini furono immediatamente inviati da lì al prefetto, in modo che per il futuro il grano fosse tolto ad Atanasio e ...
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L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] del Curione L. Biasiori, Celio Secondo Curione e l’Italia. Prima e dopo la fuga, M.A., Università di Pisa, Facoltà di Lettere, a.a. 2007-2008, pp. 261-262.
57 Sul fenomeno del notaio ‘eretico’: S. Seidel Menchi, Érasme hérétique, cit., cap. 14.
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...