BIANCHI, Giovanni
Angelo Fabi
Comunemente noto come Janus Plancus, nome che egli stesso si diede, con cui pubblicò la maggior parte dei suoi scritti e che venne anche italianizzato in Iano o Giano Planco. [...] Gambalunghiana di Rimini, ms. 4-B.III.10, mentre 305 del Garampi al B. (1741-73) nella stessa Bibl., busta 21 del carteggio; 518 lettere (1741-69) a G. Lami nella Bibl. Riccardiana di Firenze,Ricc. 3707-3709, e 303 (1741-68) del Lami al B. nella Bibl ...
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BANDINI, Angelo Maria
Mario Rosa
Nacque a Firenze il 25 sett. 1726 da Anton Francesco e da Dianora Maddalena Carboni. Studiò le discipline letterarie sotto la guida del latinista gesuita Girolamo Lagomarsini. [...] Maruc.,B. II. 27. XXXV, cc. 411r-v; 412r-v; 414r-v; 415r-v); il letterato piacentino Maggi per l'edizione delle lettere e delle opere inedite del Petrarca (il B. permise poi che G. B. Baldelli utilizzasse per un'edizione non compiuta delle Familiares ...
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PIRAMI, Edmea
Dario De Santis
PIRAMI, Edmea. – Figlia di Alberto, originario di Pescia, professore di lettere al ginnasio, e di Virginia Amadei, nacque ad Ascoli Piceno il 27 giugno 1899.
Terza di quattro [...] pediatrica. All’interno dei nuovi locali dell’istituto, che comprendevano moderni laboratori, un’ampia biblioteca e novanta posti letto, ebbe modo di proseguire le ricerche oggetto della sua tesi e nel 1925 pubblicò sul periodico della clinica, la ...
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FLORES, Enrico
Ferdinando Cordova
Nacque a Napoli il 30 sett. 1864 da Ferdinando, professore di lettere antiche all'università di Napoli, e da Sofia Luisa Soates, figlia di un console inglese. Laureatosi [...] sua morte. Della sua attività di funzionario è rimasta a stampa una Relazione sull'amministrazione temporanea della città di Corato letta al ricostituito Consiglio comunale nella tornata del 30 genn. 1907, s.l. né d. di stampa. Alcuni frammenti delle ...
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Poetessa (Urbino 1523 - Firenze 1589), moglie dello scultore B. Ammannati. Lasciò facili Rime (1560) e interessanti lettere a B. Varchi, suo maestro (1556-1563; pubbl. nel 1879). I Sette salmi penitenziali [...] (1564) le assegnano un posto nella letteratura controriformistica ...
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BUONANNI, Filippo
Pietro Omodeo
Figlio di Lodovico, nacque in Roma il 7 genn. 1638. Studiò lettere e disegno presso il Collegio Romano; incominciò poi il noviziato presso la Compagnia del Gesù in cui [...] era entrato nell'ott. 1654, non ancora diciassettenne. Dopo il primo periodo del noviziato tornò al Collegio Romano, ove studiò sotto la guida di F. Eschinardi, che era molto versato nella fisica, nell'astronomia ...
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Figlia primogenita (Padova 1600 - Arcetri 1634) di Galileo; monaca dal 1616. Ci restano di lei 124 lettere al padre, che abbracciano il decennio 1623-33, nelle quali effonde la sua tenerezza quasi materna [...] per lui, congiunta all'orgoglio d'essergli figlia: suor Maria Celeste, pur non proponendosi tale scopo, raggiunge efficacia anche letteraria di prim'ordine ...
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Pittore (Milano 1467 - ivi 1516); scolaro di Leonardo da Vinci, che lo ricorda in appunti e lettere, conservò la sua indipendenza di fronte al maestro, adottando un robusto e sobrio plasticismo d'impronta [...] del Foppa. Notevoli soprattutto i suoi ritratti, ma il suo capolavoro è la Madonna Casio (1500) al Louvre; ricordiamo inoltre la grande ancona di Lodi (1508), oggi nella galleria di Budapest ...
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Scrittore italiano (n. San Severo 1971). Laureato in Letteratura italiana presso l’università di Perugia, insegna lettere al liceo scientifico Romita di Campobasso. Giornalista pubblicista ha lavorato [...] tra l’altro per il Quotidiano del Molise e Il Messaggero. Ha pubblicato raccolte di poesie, saggi e racconti, e i romanzi: Corpi estranei (2008), Lo sguardo impuro, (2014), Il risolutore (2019) ...
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GARGANELLO (Garganelli), Marco Tullio
Carlo Alberto Bucci
Nacque a Bologna agli inizi del 1498.
La data si ricava da due delle quarantanove lettere (10 febbr. 1566 e 20 giugno 1568) che egli scrisse [...] pena vi sarebbe stato. I miei studi e la mia sientia son le dame del bel paeso d'Avignone" (ibid., p. 86).
Nelle lettere del 1561 il G. si fece meno frivolo e più attento alle vicende religiose della città. Il fervore religioso era il frutto della ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...