MAGLIABECHI, Antonio
Massimiliano Albanese
Nacque a Firenze il 28 ott. 1633 da Marco d'Antonio, cuoiaio, e da Ginevra di Iacopo Baldoriotti; il fratello Iacopo fu un celebre avvocato.
Rimasto orfano [...] 1678 al 1696, in Atti dell'Accademia Pontaniana, XXXVII (1988), pp. 161-190; A. Mirto - H.Th. van Veen, Pieter Blaeu: lettere ai fiorentini A. M., Leopoldo e Cosimo III de' Medici e altri, 1660-1705, Firenze 1993; J. Le Clerc, Epistolario (1706-1718 ...
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AGENO, Federico
Laura Chiodi Cianfarani
Nacque a Terni il 20 febbr. 1885 e si laureò in lettere all'università di Firenze. Destinato nel 1910, in seguito a concorso, alla Biblioteca universitaria di [...] Pavia, passò nel 1920, come direttore incaricato, a quella di Sassari e, nel 1921, a quella di Padova. In questa città tenne, dal 1926, corsi di biblioteconomia alla Scuola storico-filologica delle Venezie ...
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ALBERTAZZI, Iacopo Antonio
Maria Leuzzi
Nacque a Vogogna nell'Ossola inferiore nel 1728. Studiò a Milano: lettere e filosofia a Brera; più tardi giurisprudenza nelle Scuole palatine. Ritornò a Domodossola [...] nel 1752 per dedicarsi all'avvocatura sotto la guida del padre giureconsulto. Qualche anno dopo, fatto segno di panicolare fiducia da parte dei suoi concittadini, difese con successo a Torino il territorio ...
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Poeta italiano (San Lazzaro, Parma, 1911 - Roma 2000). Allievo di R. Longhi, le sue opere poetiche (Sirio, 1929; Capanna indiana, 1951; Viaggio d'inverno, 1971) sono il risultato di una felice contaminazione [...] eleganza in un discorso poetico naturale. Tra le sue opere principali occorre segnalare anche il romanzo in versi La camera da letto (I, 1984; II, 1988).
Vita e opere
Ha insegnato storia dell'arte e poi ha svolto una intensa attività pubblicistica e ...
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Letterato (Firenze 1533 - ivi 1604), figlio di Giovan Battista e nipote di Marcello Virgilio; fu professore di lettere latine e greche nello Studio di Firenze e famoso traduttore di Plutarco. Fu socio [...] e censore dell'Accademia Fiorentina e fece anche parte dell'Accademia degli Alterati, nella quale si chiamò "il Torbido" ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] , cfr. O. Ronchi, La casa di P. B. a Padova e Nella casa del B. a Padova, in Atti e Memorie della R. Accademia di scienze lettere ed arti in Padova, XL (1923-24), pp. 285-329, e XLII (1925-26), pp. 420-34, importante anche per il museo di antichità e ...
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DEL SERA, Paolo
Wolfram Prinz
Figlio di Cosimo, discendente da nobile famiglia fiorentina, nacque a Firenze nel 1617. Certamente ricco - possedeva una villa a Fiesole (Lettere artist., VI, c. 4) - si [...] , Un quadro di P. D., in L'Arte, VII (1904), pp. 302 s.;M. Muraro, Studiosi, collezionisti e opere d'arte veneta dalle lettere del cardinale Leopoldo de' Medici, in Saggi e mem. di storia dell'arte, IV (1965), pp. 73 s.; L. e U. Procacci, Ilcarteggio ...
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FORTI, Carlo
Giuseppe Bonaccorso
Nacque a Teramo il 29 luglio 1766. Studiò nella città natale prima lettere poi disegno e belle arti e completò la sua formazione a Napoli, dove giunse intorno al 1786. [...] Dopo aver atteso agli studi medici, si dedicò, come allievo di Nicola Fergola, allo studio della matematica. Ancora studente dimostrò ben presto un vivace ingegno, distinguendosi nel campo delle applicazioni ...
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COZZA, Adolfo
Daniela Moretti
Nacque ad Orvieto il 4 giugno 1848 dal conte Giovanni, cultore di lettere classiche e poeta, e dalla contessa Maria Martinelli Pontici, abile disegnatrice. Iscritto al [...] collegio della Sapienza di Perugia, si dedicò nella prima giovinezza allo studio degli autori classici e del disegno; trasferitasi la famiglia a Firenze verso il 1862, il C. si dedicò alla scultura frequentando ...
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ADAMI, Giuseppe
Nino Borsellino
Nato a Verona il 4 febbr. 1878, seguì a Padova studi di lettere, laureandosi però in giurisprudenza e iniziando presto pratica di giornalismo. Da Renato Simoni, passato [...] -passionale (Manon, 1922) o sconfinò nel "grottesco" (Tacito, 1919) e nelle allegre forme del vaudeville (Un letto di rose, 1924).
Nettamente prevalente fu comunque nella sua vasta produzione di commediografo il repertorio comico - sentimentale, cui ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...