Pseudonimo del poeta brasiliano Joaquim de Sousa Andrade (Guimarães, Maranhão, 1833 - ivi 1902). Laureatosi in lettere a Parigi, visse a lungo lontano dal Brasile. Poco apprezzato dai contemporanei, è [...] stato rivalutato dai modernisti, che hanno riconosciuto in lui lo spirito inquieto dell'anticolonialista, teso alla rivendicazione dei caratteri nazionali brasiliani. Ricca di neologismi, forestierismi ...
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Scrittore svizzero tedesco (Zurigo 1927 - ivi 1979). Ha esercitato varî mestieri prima di dedicarsi alle lettere. Autore di romanzi e racconti e, più sporadicamente, di drammi, ha colorato il suo impegno [...] etico d'una forte motivazione personale, legata alla durezza delle sue esperienze giovanili. Da ricordare i romanzi: Ein Jugendroman (1959); Die Hinterlassenschaft (1965); Die Vergnügungsfahrt (1969); ...
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Scaglia, Franco. – Scrittore e giornalista italiano (Camogli, Genova, 1944 – Roma 2015). Dopo la laurea in Lettere Moderne si è dedicato all’attività giornalistica scrivendo per la carta stampata, tra [...] cui: Il Piccolo, Avanti!, Il Tempo, Il Messaggero, l’Unità, Europeo, occupandosi delle pagine culturali. È stato inviato più volte in Medio Oriente e dirigente Rai per quarant’anni. Ha diretto i periodici: ...
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Poeta italiano (Livorno 1851 - ivi 1922). Scolaro di G. Chiarini nel liceo di Livorno, studiò lettere a Firenze, senza però giungere alla laurea. Nel 1894, dal ministro F. Martini, fu nominato provveditore [...] agli studî nella sua città natale. Poeta di facile e copiosa vena, accentuò del carduccianesimo le note storiche, patriottiche, celebrative, componendo quelle Rapsodie garibaldine (1899; ed. definitiva ...
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Villalta, Gian Mario. - Poeta e scrittore italiano (n. Visinale di Pasiano, Pordenone, 1959). Laureato in Lettere presso l’università di Bologna, insegna in un liceo e dal 2002 è direttore artistico del [...] festival pordenonelegge. Ha esordito come poeta negli anni Ottanta, pubblicando in riviste quali Studi di Estetica e Alfabeta. Tra i libri di poesia si ricordano: Altro che storie! (1988), L’erba in tasca ...
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Antica famiglia di Udine resa illustre da alcuni personaggi assurti a notorietà nei campi delle lettere e della medicina. Federico (n. Udine 1530 circa) è l'autore, oltre che di rime di imitazione petrarchesca [...] e bembesca, del trattato Il libro della bella donna (1554), opera rappresentativa del più equilibrato gusto estetico-morale del Cinquecento. Dei suoi fratelli: Francesco (Udine 1523 - Parma 1568), autore ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1886 - New Haven 1951). Dapprima industriale tessile, si dedicò dal 1928 alle lettere, occupandosi, oltre che di letteratura in senso stretto, anche di filosofia, sociologia, [...] storia, psicologia (alla quale si dedicò dopo il suo trasferimento in America, dove riparò a causa dell'occupazione dell'Austria da parte dei nazisti). Tra le sue opere più importanti la trilogia Die Schlafwandler ...
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KOLIQI, Ernesto
Scrittore albanese, nato a Scutari il 20 maggio 1903; si è laureato in lettere a Padova.
Buon conoscitore della letteratura italiana e francese, il K. è, fra i giovani scrittori albanesi, [...] un profondo analista dell'anima del suo popolo e un cultore della lingua e della letteratura popolare albanesi. Sia nella sua prosa sia nella sua poesia ha introdotto una serie di parole e costrutti della ...
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KUNCEWICZOWA, Maria
Scrittrice polacca, nata a Samara (ora Kujbyšev) il 30 ottobre 1899. Ha studiato lettere alle università di Cracovia e Varsavia e canto al conservatorio di Varsavia.
Mentre le sue [...] prime opere (Przymierze z dzieckiem, Alleanza col bambino, 1926; Twarz mężczyzny, Il volto dell'uomo, 1927; Dwa księżyce, Due lune, 1933) si distinguono soprattutto per spontaneità di stile, una certa ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] Seicento, Bologna 1891, passim; V. Brocchi, L'accademia e la novella nel Seicento: G.F. L., in Atti del R. Istituto veneto di scienze, lettere e arti, s. 7, IX (1897-98), pp. 284-311; B. Chiurlo, G.F. L. e l'epitaffio giocoso, in Nuovo Arch. veneto ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...