Il digramma (dal gr. di «doppio» + grámma «lettera») è una combinazione di due grafemi che serve a rappresentare, in determinati contesti, un unico suono della lingua. L’italiano ha i seguenti digrammi: [...] parole come cane o bruco, ma col digramma ch in parole come chiesa o anche, in cui la sola c (+ e, i) sarebbe letta come affricata /ʧ/. La scelta dell’una o dell’altra grafia dipende, quindi, dal contesto fonico (e, di conseguenza, grafico) in cui il ...
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(anche carolina) Scrittura usata dalla fine dell’8° sec. al 12°, così detta perché la sua formazione è in rapporto con la rinascita promossa da Carlomagno. Si sviluppò in maniera quasi uniforme nei vari [...] minuscola romana, fu scrittura piccola, elegante, rotondeggiante e di facile lettura, essendo quasi del tutto priva di legamenti tra le lettere e di abbreviazioni. Nei sec. 10°-11° raggiunse le isole britanniche e la Spagna; nel 12° sec. cominciò a ...
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Filologo classico (San Piero in Bagno 1876 - Vilminore di Scalve 1965). Prof. univ. dal 1922, insegnò letteratura greca a Messina, Pisa, Padova; diresse la Biblioteca Classense di Ravenna. Socio nazionale [...] 1961); gli ultimi tre ristampati in Carducci allegro (1968); Colleviti (1959). Da ricordare ancora l'edizione nazionale delle Lettere del Carducci (8 voll., 1952-60), e tre volumi postumi, tratti dal suo carteggio: Manara Valgimigli - Pietro Pancrazi ...
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GORRESIO, Gaspare
Irma Piovano
Nacque a Bagnasco, piccolo centro montano dell'alta Val Tanaro, nel Cuneese, il 18 genn. 1807 da Giovanni Battista, notaio, e da Clotilde Dealberti.
Compiuti gli studi [...] di Torino (cfr. G. Balsamo-Crivelli, Le carte giobertiane della Biblioteca civica di Torino, Torino 1928, pp. 121, 207); e le lettere di G. Ferrari al G. (cfr. G. Monsagrati, A proposito di una recente biografia di G. Ferrari: vecchie tesi e nuove ...
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BELTRAMI, Achille
Piero Treves
Nato a Brescia il 4 ott. 1868, frequentò la scuola media nella sua città, dai monumenti di questa e dalle sue tradizioni storiche derivando ispirazione allo studio dell'antichità [...] lo sorprendesse intento a dettar la versione delle Lettere a Lucilio. Pur impegnato a individuare i d. P. I., XL (1913), pp. 800 ss., cfr.: V. Ussani, Lingua e lettere latine, Roma 1921, pp. 58 s. e passim; E. Franceschini, C. Marchesi, in ...
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Le date sono composte da tre elementi: il giorno del mese, il mese e l’anno. Per ciascuno di questi elementi valgono principi e regole distinti.
Il giorno del mese è un numerale cardinale (uno, due, tre, [...] , è preceduta dal luogo in cui la lettera è redatta:
(7) Roma, 9 agosto 2010
Sempre meno frequente è l’uso, nelle lettere, di far precedere il giorno del mese dall’articolo (8; e, ancor più raramente, anche l’anno da una preposizione articolata: 9 ...
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PEYRON, Amedeo Angelo Maria
Gian Franco Gianotti
PEYRÒN, Amedeo Angelo Maria. – Nacque a Torino il 2 ottobre 1785, ultimo di undici figli di Francesco Bernardino, mastro uditore nella Camera dei conti, [...] ad A. Peyron, in Bollettino dei Classici, s. 3, 1995, vol. 15, pp. 145-172, 1996, vol. 17, pp. 143-176; G. Bona, Due lettere di B.G. Niebuhr all’abate P., in Eikasmós, VII (1996), pp. 309-339 (= G. Bona,Scritti di letteratura greca e storia della ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] Parlava correntemente francese, lingua della Corte sabauda e lingua comune alle persone colte d’Europa, e in francese scrisse alcune lettere, i primi testi letterari, le pagine di diario datate 1774-75 e la versione in prosa delle prime due tragedie ...
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L’a capo (o accapo, nome maschile invariabile) si ha quando in un testo scritto la frase è seguita da uno spazio bianco fino alla fine della riga. Spesso, ma non necessariamente, la riga di testo successiva [...] il tornar la scrittura da capo»), il Bartoli osserva che gli antichi non usavano l’a capo e che, viceversa, alcune lettere commerciali d’ambito tecnico ne abusano, riducendo «in minuzzoli la scrittura» (cit. da Marazzini 2008: 143-144).
Di là dai ...
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BONELLI, Luigi
Alessio Bombaci
Nacque a Brescia il 20 sett. 1865 da Gaetano, funzionario delle dogane, oriundo di Lodi, e da Rossana Fratta. Studente alla R. Accademia scientifico-letteraria di Milano, [...] Rolando a Graziadio Ascoli, fu da questo avviato decisamente verso gli studi orientali con indirizzo glottologico. Dopo la laurea in lettere, conseguita nel 1887, il B. conobbe a Roma Ignazio Guidi, che destò in lui l'interesse anche per la ricerca ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...