Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] un’ipotesi, si può confrontare con un eponimo fenicio Qaral; l’odierno Cagliari dipende da una forma medievale Callari letta e trascritta al modo spagnolo, sul modello di Castilla → Castiglia. Agli Etruschi, come già detto, pare risalire l’antico ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] ), Bologna, il Mulino.
Raffaelli, Sergio (1992), La lingua filmata. Didascalie e dialoghi nel cinema italiano, Firenze, Le Lettere.
Raffaelli, Sergio (1993), Un «lei» politico: cronaca del bando fascista (gennaio-aprile 1938), in Omaggio a Gianfranco ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] casi di analfabetismo di ritorno.
Raffaelli, Sergio (1992), La lingua filmata. Didascalie e dialoghi nel cinema italiano, Firenze, Le Lettere.
Raffaelli, Sergio (2001), La parola e la lingua, in Storia del cinema mondiale, a cura di G.P. Brunetta ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] o meno ristretti (fondati sui proprietari terrieri), oppure, ma ancora rari, democratici. Alla fine del secolo nelle arti, nelle lettere, nel progresso civile e politico, nelle conquiste del pensiero, i Greci erano all’avanguardia tra tutti i popoli ...
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Stato dell’America Meridionale. Confina a N con il Perù, a E con la Bolivia e l’Argentina; a S e a O è bagnato dall’Oceano Pacifico. Il territorio si allunga per 4200 km circa nel senso della latitudine [...] nell’ambito di questa ispirazione di guerra e d’avventura. Nel 19° sec. l’ansia delle libertà politiche dà nuovo impulso alle lettere. Nel 1812 C. Henríquez fonda il primo periodico, La aurora de Chile, dalle cui pagine svolge attività di educatore e ...
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Linguistica
AAndré Martinet
di André Martinet
Linguistica
sommario: 1. Il linguaggio e le lingue. 2. Profilo storico. 3. La descrizione delle lingue. 4. Lo stile. 5. L'acquisizione del linguaggio e [...] la persona con cui voglio parlare. Il caso dei monemi può essere in una certa misura accostato a quello delle lettere nel sistema di cifrazione romana (preso nella sua forma primitiva, che non comportava sottrazione: 4 IIII e non IV). Prendiamo ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] marginalissime opposizioni si riscontrano, sempre nella varietà piemontese, confrontando parole come tè [te] e caff[ɛ], o i nomi di certe lettere dell’alfabeto ([ɛ]mme, [ɛ]lle, [ɛ]sse) con identiche sequenze di altre parole (Betl[e]mme, sor[e]lle ...
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Strutturalismo
GGiulio C. Lepschy
di Giulio C. Lepschy
Strutturalismo
SOMMARIO:
1. Introduzione. 2. Saussure: a) sincronia e diacronia; b) lingua e parole; c) sintagmatica e paradigmatica; d) significante [...] , con -n finale, e tang ‛sapore' con una nasale velare finale (a cui corrispondono, nella scrittura tradizionale, le due lettere -ng). Trascrivendo, secondo una convenzione ormai invalsa, i suoni fra parentesi quadre, e i fonemi fra sbarrette oblique ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] , do, fa, fu, va, sto, sta, che, chi, qui, qua, se, ma, e, o, tu, gru, blu, tre, te, me, e i nomi delle lettere dell’alfabeto: per es., a [kː]asa;
(c) bisillabi non ossitoni: come, dove, qualche, sopra: ad es., qualche [kː]osa.
A ben vedere, tutti e ...
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Italiano
"Sao ko kelle terre per kelle fini
que ki contene trenta anni le
possette parte Sancti Benedicti"
(Placito di Capua)
Italiano, oggi: l'antico, il nuovo
di Gian Luigi Beccaria
14 marzo
Si apre [...] Id., Lingua italiana e televisione, in L'Accademia della Crusca per Giovanni Nencioni, a cura di F. Sabatini, Firenze, Le Lettere, 2002, p. 299; I. Calvino, Lezioni americane, Milano, Mondadori, 1988; T. De Mauro, Grande dizionario italiano dell'uso ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...