Patriarca giacobita (m. 686) di Antiochia dal 683; già monaco a Qinneshrīn; tradusse dal greco in siriaco, tra l'altro, l'Isagoge di Porfirio e opere di s. Gregorio di Nazianzo; secondo alcuni è da identificare [...] con l'A. di Nisibi traduttore di lettere di Severo d'Antiochia. ...
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FACIBENI, Giulio
Donatella Gironi
Nacque a Galeata (Forlì) il 29 luglio 1884 da famiglia di modeste condizioni, terzo degli undici figli di Giuseppe, calzolaio, e Santa Maltoni. Dopo aver frequentato [...] , Scritti, a cura di L. A. Torniai, Firenze 1960. La vastissima produzione epistolare è interamente raccolta in G. Facibeni, Lettere, a cura di S. Nistri-F. Righini, Firenze 1979. Per un profilo biografico vedi D. Mondrone, Piccola storia di un ...
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Mistica (Oosterwijk, Brabante, 1470 circa - Colonia 1547). Beghina, visse un'intensa esperienza mistica caratterizzata dall'ispirazione cristocentrica e teocentrica: ne sono documento le sue opere Der [...] rechte wech tzo der Evangelischer volkomenheit ("Via vera alla perfezione evangelica", 1531), edita anonima, con alcune lettere, dal certosino G. Kalckbrenner, e Dat Paradijs der liefhaveender sielen ("Il Paradiso delle anime amanti", 1532). Molto ...
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Mistica tedesca (n. inizio sec. 14º - m. monastero di Töss, Winterthur, 1350). Entrata (1337) nel monastero di Töss, prese a scrivere una serie di biografie di monache del suo monastero. Compilò una biografia [...] di H. Suso, suo maestro spirituale, e ne raccolse le lettere, lasciando così un documento unico per la conoscenza della psicologia del misticismo trecentesco. ...
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BORROMEO, Federico
Paolo Prodi
Nacque in Milano il 18 ag. 1564 dal conte Giulio Cesare, fratello cadetto di Giberto padre di s. Carlo, e da Margherita, appartenente alla potente e ricca famiglia milanese [...] di s. Carlo Borromeo, a cura di A. Sala, III, Milano 1861, p. 685; in questo volume sono pure edite le numerose lettere inviate dal B. al cugino durante il soggiorno bolognese).In Bologna il B. continuò la formazione umanistica sotto la guida dei ...
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Costantino e il monachesimo
Fabio Ruggiero
Lo scambio epistolare fra Costantino e Antonio
Nella Vita di Antonio, composta da Atanasio di Alessandria, si trova un breve capitolo dedicato alla relazione [...] gli uomini, ma anche di darsi pensiero della giustizia e dei poveri. Quanto agli imperatori, erano felici quando ricevevano le sue lettere. Così egli era amato da tutti, e tutti chiedevano di averlo per padre2.
Il brano, nel suo insieme, si presenta ...
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DELLE LANZE (De Lances), Carlo Vittorio Amedeo Ignazio
Pietro Stella
Nacque a Torino il 1º sett. 1712 da Carlo Francesco Agostino, conte di Sale e di Vinovo, figlio naturale di Carlo Emanuele II, e [...] 1912, passim; A. Monti, La Compagnia di Gesù nel territorio d. prov. torinese, II, Chieri 1915, pp. 527-31; G. Frola, Dieci lett. ined. delcard. C.V.A.D., in Boll. stor-bibl. subalp., XXVII (1925), pp.215-25; F.C. de Vries, Vredes-pogingen tusschen ...
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D'ALESSANDRO (d'Alessano), Tommaso (p. Pietro Paolo nella Congregazione dei chierici di S. Paolo)
Aurora Scotti
Nato a Scorrano (sec. alcuni Scarzano) presso Otranto, nel 1514, ebbe probabilmente una [...] confessore padre N. Provera testimoniò la sua fede e la sua condotta esemplare anche durante l'infermità che lo costrinse a letto negli ultimi sei anni di vita (cfr. la trascrizione della memoria del Provera in Levati-De Candia, 1934). Morì a Milano ...
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Cardinale e letterato (San Martino dall'Argine 1542 - ivi 1593), figlio di Carlo marchese di Gazzuolo. L'imperatore Massimiliano gli conferì il titolo di principe dell'Impero; Sisto V lo creò patriarca [...] di Gerusalemme e cardinale. Ebbe qualche parte nelle vicende politiche del suo tempo, ma fu soprattutto un cultore di lettere, musica e pittura. Fondò a Padova l'Accademia degli Eterei; fu amico e protettore del Tasso, che lo volle tra i revisori del ...
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Arcivescovo melchita (Damasco 1648 - ivi 1723) di Sidone e Tiro (1683), fu anche amministratore (1701) dei cattolici melchiti nel patriarcato di Antiochia. Favorevole all'unione con Roma, intraprese riforme [...] liturgiche eccessive nel senso del rito latino, poi non approvate da Roma. Scrisse, oltre lettere e trattati, un'opera ispirata dal suo maestro gesuita, J. Queyrot, sugli elementi comuni nelle chiese occidentale e orientale (Liber sideris fulgentis ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...