Scrittore e storico lettone (Lielstraupe, Vidzeme, 1888 - Stoccolma 1959); prof. di storia del diritto lettone (1932), poi di storia lettone (1936-41) all'univ. di Riga. Fu redattore capo (dal 1927) dell'Enciclopedia [...] Germania e poi in Svezia. Autore di romanzi sociali (Darbs "Il lavoro", 1915), di novelle sociali e psicologiche, di poemi (Pilsēta "La città", 1913) e di studî sul folclore lettone, l'antico regime sociale, la storia agraria e la storia del diritto ...
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Diplomatico e scrittore lettone (Riga 1887 - Washington 1948). Fervido promotore (dal 1918) dell'indipendenza nazionale, costituitasi la Repubblica Lettone fu (1920) direttore dell'ufficio stampa al ministero [...] a Mosca (1932) e a Washington (1935) dove, dopo l'annnessione della Lettonia da parte dell'URSS, pubblicò numerosi scritti di protesta. Oltre a una History of Latvia (post., 1951) scrisse una storia della chiesa lettone (The Church of Latvia, 1945). ...
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Pubblicista e polemista lettone (n. 1837 - m. 1875). Studiò a Tart e insegnò a Vecpiebalga. Aderì al movimento dei Giovani lettoni e disputò contro le tesi germanizzatrici, svolgendo un importante ruolo [...] nella formazione della coscienza nazionale lettone. La sua opera principale è Nationale Bestrebungen ("Aspirazioni nazionali", 1872). ...
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Uomo politico lettone (Durben 1887 - Tukums 1925); ministro degli Esteri dal 1919 sino alla morte, rappresentò il suo paese alla conferenza di pace e alla Società delle Nazioni, e guidò poi i primi difficili [...] passi della giovane repubblica lettone, stretta fra Russia e Germania. ...
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Uomo politico lettone (Berze, Semgallia, 1877 - Sverdlovsk 1942); prese parte alla rivoluzione russa del 1905; si rifugiò poi negli USA, donde ritornò (1913), fondando a Riga una associazione agraria, [...] da cui ebbe origine il partito lettone dei contadini. Proclamata l'indipendenza della Lettonia, fu (1918) presidente del Consiglio e sino al 1934 tenne tale carica per quattro volte. Presidente della Repubblica (1936), quando il paese (1940) fu ...
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Uomo politico lettone (n. Riga 1886 - m. 1941), si batté per l'indipendenza della Lettonia, divenendo vicepresidente dei primi parlamenti lettoni (dopo il 1918), e poi presidente (1926-28 e 1931-33) e [...] vicepresidente (1934-38) del Consiglio. Ha lasciato scritti politici ed economici sulla Lettonia. ...
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Scrittore e diplomatico lettone (Liepāja 1874 - Nizza 1968). Sospetto al regime zarista, si rifugiò nell'Europa occid., dove si dedicò a studî d'arte (Florencē "A Firenze", 1909). Nel 1915 rientrò in patria, [...] dove nel 1918, costituitosi il nuovo stato della Lettonia indipendente, fu ministro dell'Interno; fu poi ambasciatore a Roma (1920-24), Parigi, Varsavia, Bruxelles (fino al 1940). Dopo la seconda guerra mondiale si ritirò a vita privata a Nizza. Le ...
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Storico e diplomatico lettone (Vecmuiža, Riga, 1887 - Washington D.C. 1972). Studiò a Mosca (1909-15), conseguì la laurea in filologia a Riga (1927), fu ministro di Lettonia a Roma (1933-40); in seguito [...] Cervantes, Calderón, Chrétien de Troyes); ma più importanti sono i suoi studî storici (Latvieši un Livonija 16 g. s. "I Lettoni e la Livonia nel sec. 16º", 1935; History of Latvia, 1948; The ancient amber routes and the geographical discovery of the ...
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(lettone Vidzeme; russo Livonija; ted. Livland) Regione storica baltica (47.000 km2) estesa tra Lettonia a S ed Estonia a N, suddivisa a partire dal 1920 tra i due paesi, seguendo un confine etnico. Area [...] le popolazioni agricole allo stato di servitù della gleba e non consentì il formarsi di una classe dirigente dalla nobiltà feudale, lettone ed estone. Devastata nel 1558 da Ivan IV, in mano alla Polonia dal 1541 al 1621, della Svezia dal 1621 al ...
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lettone
lèttone (meno com. lettóne) agg. e s. m. e f. [dal fr. letton, che a sua volta è dal ted. Lette]. – Relativo o appartenente alla Lettònia, territorio sul mar Baltico, già repubblica sovietica e dal 1993 repubblica indipendente: i porti...