Scrittore e diplomatico lettone (Liepāja 1874 - Nizza 1968). Sospetto al regime zarista, si rifugiò nell'Europa occid., dove si dedicò a studî d'arte (Florencē "A Firenze", 1909). Nel 1915 rientrò in patria, [...] dove nel 1918, costituitosi il nuovo stato della Lettonia indipendente, fu ministro dell'Interno; fu poi ambasciatore a Roma (1920-24), Parigi, Varsavia, Bruxelles (fino al 1940). Dopo la seconda guerra mondiale si ritirò a vita privata a Nizza. Le ...
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Uomo politico lettone (Berze, Semgallia, 1877 - Sverdlovsk 1942); prese parte alla rivoluzione russa del 1905; si rifugiò poi negli USA, donde ritornò (1913), fondando a Riga una associazione agraria, [...] da cui ebbe origine il partito lettone dei contadini. Proclamata l'indipendenza della Lettonia, fu (1918) presidente del Consiglio e sino al 1934 tenne tale carica per quattro volte. Presidente della Repubblica (1936), quando il paese (1940) fu ...
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Diplomatico e scrittore lettone (Riga 1887 - Washington 1948). Fervido promotore (dal 1918) dell'indipendenza nazionale, costituitasi la Repubblica Lettone fu (1920) direttore dell'ufficio stampa al ministero [...] a Mosca (1932) e a Washington (1935) dove, dopo l'annnessione della Lettonia da parte dell'URSS, pubblicò numerosi scritti di protesta. Oltre a una History of Latvia (post., 1951) scrisse una storia della chiesa lettone (The Church of Latvia, 1945). ...
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Scrittrice lettone (n. in Livonia 1899 - m. 1972). Emigrata in Germania (1944-49), si trasferì poi negli Stati Uniti. Dopo aver esordito con le raccolte di poesie Erosa elegijas ("Elegie di Eros", 1924) [...] e Dziesminiece ("La poetessa", 1934), compose oltre venti romanzi, di stile semplice e impressionistico, ambientati in Lettonia e costruiti su soggetti spesso passionali ed erotici, rivolgendo sempre particolare attenzione alla vita femminile. I più ...
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CASTALDI (Gastaldi, Gastoldi, Gustelding), Filippo
Andrzej Ryszkiewicz
Figlio di Marco e di Giovanna Ranaldi, nacque ad Arpino (Frosinone) il 16 nov. 1734, e fu battezzato nella parrocchia di S. Andrea. [...] dove probabilmente giunse al seguito del vescovo Załuski.
Dal 1760 circa risulta attivo nella Letgallia polacca (oggi Lettonia) lavorando principalmente per i conti Plater a Krasław (Kraslava, presso Daugavpils). Negli anni 1760-62 dipinse nella ...
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Jarre, Marina (propr. Marina Gersoni). – Scrittrice italiana (Riga 1925 – Torino 2016). Di padre ebreo lettone e madre valdese italiana, a dieci anni si è trasferita in Italia, si è laureata all’università [...] , l’identità culturale è spesso centrale e i racconti autobiografici come in I Padri lontani (1987) e Ritorno in Lettonia (2003, Premio Grinzane Cavour 2004). Tra gli altri scritti si ricordano: Un leggero accento straniero (1972), Galambra (1987 ...
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Poeta lettone (Laudona, Riga, 1912 - Riga 2006), esule in Svezia (dal 1945), dove diresse il Fondo nazionale lettone. Dall'iniziale ispirazione mistica di Kristus un mīla ("Cristo e l'amore", 1934), passò, [...] alla vena patriottica delle liriche composte durante la seconda guerra mondiale (nella quale E., che sognava la libertà della Lettonia, combatté a fianco dei Tedeschi): Nīcība ("Caducità", 1942); Dievs, tava zeme deg ("Dio, la tua terra brucia", 1943 ...
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Generale tedesco (castello di Philippsruth, Hanau, 1881 - Garmisch-Partenkirchen 1968). Comandante (1937) del corpo d'armata di Königsberg, ebbe l'incarico (1939) di rioccupare il territorio di Memel. [...] in specie nella campagna d'Olanda (1940); nominato feldmaresciallo, nel 1941 operò contro l'Unione Sovietica conquistando la Lettonia, l'Estonia e Tallin; fallì, però, davanti a Leningrado per l'eroica resistenza della città. Infine (1943) divenne ...
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Poeta lettone (n. presso Bauska, Curlandia, 1874 - m. Riga 1940), insegnante elementare e ginnasiale; legato al Romanticismo in gioventù, si avvicinò poi alla Corrente nuova che rappresentava le idee progressiste [...] della vedova", 1900), Uz saulaino tāli ("Là nella lontananza assolata", 1911); le due raccolte ispirate dalle rovine causate alla Lettonia dalla prima guerra mondiale (Via dolorosa, 1918, e Nuo nakts lidz rītam "Dalla notte al mattino", 1921); ecc ...
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Generale sovietico (Butyrki, presso Kirov, 1897 - Mosca 1955). Nel 1917 aderì alla rivoluzione e prese parte alla lotta contro Vrangel´; nel 1941 comandò la 5a armata e nel corso della battaglia di Mosca [...] del fronte di Leningrado; nel 1944 sfondò la linea Narva-Pskov, penetrando per 200 km nel di spositivo nemico, liberando Leningrado (onde l'appellativo di "maresciallo di Leningrado"), e occupando poi l'Estonia, la Lettonia e l'isola di Dagö. ...
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lettone
lèttone (meno com. lettóne) agg. e s. m. e f. [dal fr. letton, che a sua volta è dal ted. Lette]. – Relativo o appartenente alla Lettònia, territorio sul mar Baltico, già repubblica sovietica e dal 1993 repubblica indipendente: i porti...