autorità Fondamento di legittimità del potere in generale. Nel Digesto (533) di Giustiniano, fonte di autentica a. è solo Dio, garante della giustizia. L’elaborazione del concetto moderno e laico di a., [...] implicazioni di ordine naturale o divino, si ha a partire dal 16° sec. con la nascita degli Stati nazionali. Nel Leviatano (1651), T. Hobbes concepisce l’a. come l’insieme delle prerogative sociali e giuridiche che permettono l’esercizio del potere ...
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Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...] a cura di N. Bobbio, Torino 1948).
Hobbes, T., Leviathan (1651); ed. a cura di M. Oakeshott, Oxford 1946 (tr. it.: Leviatano, Firenze 1976).
Hont, I., Ignatieff, M. (a cura di), Wealth and virtue, Cambridge 1983.
Hotman, F., Franco-Gallia; ed. a cura ...
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Hobbes, Thomas
Anna Lisa Schino
Il teorico del potere assoluto dello Stato
Vissuto nella prima metà del Seicento, il filosofo inglese Thomas Hobbes fu il primo teorico dello Stato moderno. Sua principale [...] , che erano quelli politici, rafforzati anche dallo svolgersi in contemporanea della prima Rivoluzione inglese. Nel 1651 pubblicò il Leviatano, la sua opera politica più importante e più famosa.
Dopo una vita lunga e tranquilla, come precettore e ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] ; ma per questi ogni potere è autorità, a cui si contrappone la coscienza del singolo, mentre per Hobbes l'autorità del Leviatano, pur assoluta, cioè sciolta da ogni altra istanza, è un prodotto della ragione, e solo per questo è irresistibile.
La ...
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ANTONI, Carlo
Michele Biscione
Nato a Senosecchia (Trieste) il 15 ag. 1896, era studente in Francia allo scoppio della guerra mondiale. Riparò in Italia, e a Firenze, dove riprese gli studi di lettere, [...] la storia trova, secondo Hegel, la sua incarnazione nello stato, Hegel teorizzava l'alienazione dell'individuo al leviatano, la subordinazione della coscienza morale alla ideologia politica. Esaminando più particolarmente la dialettica di Hegel, l'A ...
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BOVIO, Giovanni
Alfonso Scirocco
Nacque a Trani il 6 febbr. 1837, quinto dei sei figli di Nicola. e Chiara Pasquino. Non seguì un corso regolare di studi, non tanto per le disagiate condizioni economiche [...] Nella maturità compose drammi in prosa: Cristo alla festa di Purim (1885), San Paolo (1888), Il Millennio (1895), Leviatano (1897), Socrate,scene attiche (1902), alcuni dei quali furono rappresentati. Il B. dettò inoltre molte incisive epigrafi.
Dopo ...
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Etica
Carlo Augusto Viano
Il termine e le origini
'Etica' è parola di derivazione greca (da ἔθοϚ, che significa 'costume', 'carattere') equivalente al termine di derivazione latina 'morale' (da mores, [...] dolore i moventi fondamentali dell'uomo e partendo da un netto rifiuto del finalismo, nel De cive (1642) e nel Leviatano (1651) interpretava lo stato di natura in termini ben diversi da quelli di Grozio. Nella condizione naturale gli uomini vedono ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Comunitarismo
Valentina Pazé
Il nome e l'idea
Se si consultano le principali opere enciclopediche italiane e straniere risalenti ad appena qualche anno fa, ci si accorge che la voce Comunitarismo non [...] lato, e lo Stato moderno, dall'altro; le Genossenschaften di Gierke e la repubblica di Rousseau, nemica - al pari del Leviatano di Hobbes - di qualsiasi 'società parziale'. Proprio la dissoluzione di quella fitta trama di 'corpi intermedi' che ancora ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Botero
Robertino Ghiringhelli
La vita di Giovanni Botero, altalenante tra certezze e dubbi, fama e oblio, ebbe un filo conduttore mai interrotto: la ricerca di un legame duraturo tra fede e [...] Firpo, Torino (8-10 marzo 1990), a cura di A.E. Baldini, Firenze 1992.
G. Borrelli, Ragion di Stato e Leviatano. Conservazione e scambio alle origini della modernità politica, Bologna 1993, pp. 63-94.
D. Taranto, Sulla politica della ragion di Stato ...
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Nichilismo
VValerio Verra
di Valerio Verra
Nichilismo
sommario: 1. Origini e significati del termine. 2. Nichilismo, esistenzialismo e ontologia. 3. Nichilismo, teologia e religione. 4. Nichilismo, [...] e si debba resistere, tenendo fermi aspetti della vita - l'amore, l'amicizia, la vera arte - di cui il ‛grande Leviatano' non può mai propriamente impadronirsi, ma che soltanto può cercare di violentare e di reprimere, è forse necessario anche per ...
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leviatano
s. m. [dal nome biblico (Giobbe 3, 8 e 40, 20) Leviatano o Leviatàn o Leviathàn, lat. Leviathan, ebr. Liwyātān, di un mostro marino dall’aspetto di serpente tortuoso, raffigurante prob. un coccodrillo, simbolo della potenza dei re...
eurocratico
s. m. e agg. Chi detiene il potere nelle istituzioni comunitarie europee; relativo al potere delle istituzioni comunitarie europee. ◆ a colpire non è la contraddizione tra il dirigismo eurocratico e la storia stessa dell’integrazione...