Regista cinematografico russo (n. Novosibirsk 1964). Completati gli studi di recitazione presso l’Università russa di arti ha esordito nella regia cinematografica con la pellicola Vozvraščenie (Il ritorno, [...] per la miglior interpretazione maschile al Festival di Cannes, Elena (2011), premio Un Certain Regard al Festival di Cannes, Leviathan (2014), che nel 2015 si è aggiudicato il Golden Globe come miglior film in lingua straniera, e Loveless (2017 ...
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contratto sociale, teoria del
Riccardo Vannini
Patto ipotetico attraverso cui individui appartenenti a una stessa società decretano le regole che sottendono al suo fondamento. La filosofia politica [...] storico in cui sono maturate.
Lo stato di natura per Hobbes
Hobbes cerca di offrire con il suo testo più famoso, Leviathan (1651), una conoscenza filosofica di come lo Stato potrebbe sorgere. Egli postula un ipotetico stato di natura in cui gli ...
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Filosofo canadese (n.Toronto 1932). Docente nell'università di Toronto ((1958-80) e a Pitts burgh (dal 1980). Si è occupato della teoria del ragionamento pratico e ha formulato una versione etica del contrattualismo [...] si origina la moralità come sistema di vincoli reci proci. Opere principali: Practical reasoning (1963); The logic of Leviathan. The moral and political theory of Thomas Hobbes (1969); Morals by agreement (1986); Moral dealing (1990); Rousseau: the ...
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Scrittore francese (Parigi 1900 - ivi 1998). Autore estremamente prolifico, la sua produzione spazia dal romanzo al diario al teatro, portando ad alti livelli stilistici ed espressivi l'indagine introspettiva [...] di Parigi. Pubblicò poi alcuni romanzi: Mont-Cinère (1926), di ambiente virginiano; il già citato Adrienne Mesurat e Léviathan (1929), ambientati nella provincia francese; Le visionnaire, in cui la mescolanza di reale e di chimerico che caratterizza ...
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Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] dopo (1641) scrisse le Obiezioni alle Meditazioni cartesiane, nel 1642 pubblicò in edizione privata il De cive, nel 1651 il Leviathan (l'opera sua più famosa e importante di filosofia politica), nel 1655 il De corpore (lungamente elaborato), nel 1658 ...
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Scrittore danese (Strøby, Storstrøm, 1909 - Copenaghen 1955). Maestro elementare dal 1931 al 1945, esordì, nella linea del realismo sociale, con i romanzi Nu opgiver han ("Ora ci rinuncia", 1935) e Kolonien [...] . Notevole influenza ebbero anche i suoi volumi di saggi: Tanker i en skornsten ("Pensieri nella cappa di un camino", 1948); Leviathan (1950); e soprattutto Orm og tyr ("Drago e toro", 1952). Da ricordare inoltre i suoi ricordi di viaggio in Norvegia ...
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Auster ⟨òostë⟩, Paul. - Scrittore statunitense (Newark 1947 - Brooklyn 2024), ha incentrato la propria poetica sul caso che domina l'universo, come nella New York trilogy , parodia postmoderna del romanzo [...] of last things (1987; trad. it. 1996); Moon palace (1989; trad. it. 1990); The music of chance (1990; trad. it. 1991); Leviathan (1992; trad. it. 1995); Mr Vertigo (1994; trad. it. 1995); Timbuktu (1999; trad. it. 1999); The book of illusions (2002 ...
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Statista e storico inglese (Dinton, Wiltshire, 1609 - Rouen 1674); nominato consigliere privato e cancelliere dello scacchiere da Carlo I (febbr. 1642), rappresentò il re nelle trattative con il parlamento. [...] Nel nov. emigrò in Francia ove passò il resto della vita. Scrisse: Contemplations on the Psalms (1672), una critica del Leviathan di Hobbes (1676), e la History of the Civil War (post., 1702-04), ricca di dati, ma ispirata nella loro interpretazione ...
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Scrittore austriaco (Brody, Galizia, 1894 - Parigi 1939). L'amore per la sua terra e il rimpianto per un'atmosfera storica e sociale ormai tramontata dominano la sua opera soprattutto di romanziere, fedele [...] ; trad. it. 1964), mentre il tema della continua umiliazione degli Ebrei torna in Tarabas (1934; trad. it. 1935) e Der Leviathan (post., 1940; trad. it. 1986). Postumi sono anche apparsi Die legende von heiligen Trinker (1939; trad. it. 1975) e Der ...
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Buchanan, James McGill. – Economista statunitense (n. Murfreesboro, Tennessee, 1919 - Blacksburg, Virginia, 2013), è il fondatore della "teoria delle scelte pubbliche", per la quale ha vinto nel 1986 il [...] . it. 1969), Cost and choice: an inquiry in economic theory (1969), The limits of liberty: between anarchy and Leviathan (1975), Democracy in deficit: the political legacy of lord Keynes (con R. E. Wagner, 1977), Freedom in constitutional contract ...
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leviatano
s. m. [dal nome biblico (Giobbe 3, 8 e 40, 20) Leviatano o Leviatàn o Leviathàn, lat. Leviathan, ebr. Liwyātān, di un mostro marino dall’aspetto di serpente tortuoso, raffigurante prob. un coccodrillo, simbolo della potenza dei re...
hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...