Scrittore tedesco (Amburgo 1914 - Celle, Bassa Sassonia, 1979). Personalità assai discussa, propose testi provocatorî, talora utopistici, in cui la rivolta individuale contro ogni forma di prevaricazione [...] umana si esprime attraverso un accanito sperimentalismo strutturale e formale. Esordì con Leviathan (1949; trad. it. 1995), chiaro e crudele riferimento alla tragedia nazista e al rischio di nuove esperienze d'irrecuperabile disumanizzazione. Seguì ...
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Scrittore danese (Rislev 1902 - Roskilde 1956), visse lungamente a Parigi a contatto con l'espressionismo figurativo e col surrealismo di Aragon e di Éluard. La sua poesia rappresenta uno sforzo coerente [...] e costante di penetrare l'essenza profonda della realtà mediante un atto mistico (Leviathan, 1930; Alt kraever jeg, "Esigo tutto", 1938; Levende vande "Acque vive", 1946; Mellem bark og ved, "Fra la corteccia e il legno", 1950). Da una posizione d' ...
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Scrittore statunitense (Waukegan, Illinois, 1920 - Los Angeles 2012). Di grande fecondità e versatilità, deve la sua fama al genere fantascientifico (celebre The martian chronicles, 1950; trad. it. 1968), [...] (per es. in S is for space, 1966). È stato autore anche di drammi (The wonderful ice-cream suit, 1965), radiodrammi (Leviathan '99, 1966) e poesie (When elephants last in the dooryard bloomed, 1969). Fra le sue opere: The Halloween tree (1973), Death ...
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Laforêt, Marie. – Nome d’arte dell’attrice e cantante francese naturalizzata svizzera Maïténa Marie Brigitte Douménach (Soulac-sur-Mer 1939 - Genolier 2019). Interprete intensa e versatile, dotata di una [...] le successive interpretazioni, tra le numerose altre, nei film La fille aux yeux d'or (La ragazza dagli occhi d'oro, 1961), Leviathan (La notte del peccato, 1962), Cent briques et des tuiles (Colpo grosso a Parigi, 1965), e nei più recenti Una fredda ...
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Regista, attore e autore teatrale italiano di origine polacca (Łódź 1911 - Roma 2001). Vissuto in Italia fin dall'infanzia, si laureò in filosofia a Genova. Iniziò l'attività di regista (per la quale si [...] speare, Beaumarchais, Molière, Anouilh, ecc. e di altri suoi testi: Le diavolerie (1967), Golem (1969) e Leviathan (1974). Convinto assertore della interdisciplinarità del teatro, in cui si fondono diverse forme di espressione artistica (recitazione ...
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Filosofo, storico e archeologo inglese (Cartmel Fell, Lancashire, 1889 - Coniston 1943). Prof. di filosofia metafisica a Oxford (1934-41), amico e traduttore di B. Croce, ne ha ripensato con indipendenza [...] metaphysics, 1940), mentre più vive si facevano in lui le preoccupazioni morali e politiche (Autobiography, 1939; New Leviathan, 1942). Scrisse anche numerosi studî storico-archeologici sulla Britannia romana (Roman Britain, 1923; The archaeology of ...
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Sociologo (Parigi 1904 - ivi 1993), direttore al Centre national de la recherche scientifique (1947-74); noto per i suoi studî di sociologia del lavoro (Traité de sociologie du travail, in collab. con [...] et matérialisme (1948) e L'intellectuel communiste (1956), entrambe tradotte in Psicologia per l'uomo moderno (1966); Le nouveau Léviathan (6 tomi, 1957-77; trad. it. 1971-79), D'Holbach et la philosophie scientifique au XVIIIe siècle (1968; trad ...
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Regista cinematografico russo (n. Novosibirsk 1964). Completati gli studi di recitazione presso l’Università russa di arti ha esordito nella regia cinematografica con la pellicola Vozvraščenie (Il ritorno, [...] per la miglior interpretazione maschile al Festival di Cannes, Elena (2011), premio Un Certain Regard al Festival di Cannes, Leviathan (2014), che nel 2015 si è aggiudicato il Golden Globe come miglior film in lingua straniera, e Loveless (2017 ...
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Filosofo canadese (n.Toronto 1932). Docente nell'università di Toronto ((1958-80) e a Pitts burgh (dal 1980). Si è occupato della teoria del ragionamento pratico e ha formulato una versione etica del contrattualismo [...] si origina la moralità come sistema di vincoli reci proci. Opere principali: Practical reasoning (1963); The logic of Leviathan. The moral and political theory of Thomas Hobbes (1969); Morals by agreement (1986); Moral dealing (1990); Rousseau: the ...
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Scrittore danese (Strøby, Storstrøm, 1909 - Copenaghen 1955). Maestro elementare dal 1931 al 1945, esordì, nella linea del realismo sociale, con i romanzi Nu opgiver han ("Ora ci rinuncia", 1935) e Kolonien [...] . Notevole influenza ebbero anche i suoi volumi di saggi: Tanker i en skornsten ("Pensieri nella cappa di un camino", 1948); Leviathan (1950); e soprattutto Orm og tyr ("Drago e toro", 1952). Da ricordare inoltre i suoi ricordi di viaggio in Norvegia ...
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leviatano
s. m. [dal nome biblico (Giobbe 3, 8 e 40, 20) Leviatano o Leviatàn o Leviathàn, lat. Leviathan, ebr. Liwyātān, di un mostro marino dall’aspetto di serpente tortuoso, raffigurante prob. un coccodrillo, simbolo della potenza dei re...
hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...