Corpo di norme promulgato da Alarico II (è noto anche con il nome di Breviario Alariciano), nel 506, per i sudditi di stirpe romana del regno visigotico. Le leggi erano estratte da fonti romane pregiustinianee [...] un complesso normativo già esistente, la LexWisigothorum, un piccolo codice emanato da re Eurico un trentennio prima, riservato principalmente ai Goti.
Sul suo esempio fu promulgata da re Gundobado, la Lexromana Burgundionum, detta anche Papianus o ...
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Giurista romano (sec. 3º d. C.). Si conoscono di P. ottantasei opere (in 319 libri), oltre le note a opere altrui. Fra le maggiori sono i commenti ad Edictum e ad Sabinum. Grande fu la fama che godette [...] Alessandro Severo. È uno dei più fecondi giuristi romani. Benché più volte raccogliesse materiali tratti da altri i cinque libri sententiarum pervenutici in estratto attraverso la LexromanaWisigothorum, ma si tratta in realtà di una tarda ...
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Giurista romano del sec. 2º d. C., vissuto fra l'età di Adriano e quella di Commodo. Nulla sappiamo della sua vita; non conosciamo neppure il suo nome completo, perché Gaius è semplicemente il prenome. [...] di Verona, mentre prima ci era noto attraverso i frammenti contenuti nelle Pandette e in un'epitome inserita nella LexromanaWisigothorum. Seguace della scuola dei Sabiniani, G. è un compilatore felice, benché non originale, le sue doti d'espositore ...
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Figlio (n. 401 - m. 450) di Arcadio, fu incoronato nel 402 e successe al padre nel 408. Lodato per la sua religiosità, T. promosse (15 febbr. 438) la pubblicazione del grande Codice teodosiano, raccolta [...] Maggioriano, Severo, Antemio. Ne sono contenuti degli estratti nella LexromanaWisigothorum, e taluni frammenti della collezione originaria in alcuni manoscritti sempre della LexromanaWisigothorum. Nelle edizioni (Haenel, Mommsen-Meyer) le novelle ...
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. Fu compilato in Oriente da un Ermogene o più probabilmente da un Ermogeniano, forse il giurista di tal nome (v. consolidazioni, XI, p. 210). I frammenti sono conservati, oltre che nel Codice giustinianeo, [...] Vaticana, nella Collatio Legum mosaicarum et romanarum, nella Consultatio cuiusdam iurisconsulti, nella Lexromana Burgundionum, nella LexromanaWisigothorum, nell'appendice di questa legge e negli scolî sinaitici; citazioni occorrono anche negli ...
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(lat. Visigothi) Popolazione dei Germani orientali, appartenente alla gente dei Goti.
Origini ed espansione in Occidente
I V., secondo il loro antico mito, emigrarono dalle rive del Baltico nella Russia [...] aveva emanato norme sui rapporti giuridici tra i V. e tra questi e i Romani. La tardiva pubblicazione della LexromanaWisigothorum (506), comunemente detta Breviarium Alaricianum, non poté capovolgere una situazione ormai compromessa e aggravata ...
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Provvedimenti legislativi emanati all’inizio del 6° sec. d.C. dai re barbari stanziati sul territorio del vecchio Impero d’Occidente (➔ barbaro), al fine di regolare i rapporti che i soli sudditi di origine [...] della personalità della legge.
La più importante, anche come fonte di cognizione del diritto, è senz’altro la LexromanaWisigothorum (o Breviarium alaricianum), che restò in vigore nella Francia sud-occidentale e quindi in Spagna per tutta la ...
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La prima raccolta di leggi imperiali di cui si abbia conoscenza nell’esperienza giuridica romana, risalente al 291-92 d.C. La raccolta – che fu detta Codex per via della caratteristica veste editoriale, [...] g. non ci è pervenuto direttamente. Ne possediamo solo frammenti, conservati nei Fragmenta vaticana, nella Collatio, nella Consultatio, nella Lexromana Burgundionum, nella LexromanaWisigothorum, nell’appendice a questa, negli Scholia sinaitica. ...
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Opera («Sentenze di Paolo») della giurisprudenza postclassica romana, che un tempo si riteneva ispirata ad altra precedente del giurista classico Paolo Giulio, ma che oggi si fa per lo più risalire, almeno [...] , si prestavano a facilitare l’applicazione del diritto. Per lo stesso motivo numerose altre fonti (in particolare, la lexRomanaWisigothorum) le fecero proprie, così da trasmetterle, nella forma in cui oggi si leggono, ordinate in 5 libri, divisi ...
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Titolo di un importante corpo di leggi, intitolato originariamente Liber iudiciorum. Voluto dal re visigoto Chindasvindo, fu portato a termine da suo figlio Recesvindo (intorno al 654), affinché i due [...] e Visigoti, potessero avere leggi comuni. Incorporò nell’opera molte leggi degli antichi re visigoti e molti passi della LexRomanaWisigothorum.
Il re Ferdinando III di Castiglia e Léon, liberata buona parte della Spagna dal dominio musulmano, fece ...
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romano-barbarico
romano-barbàrico agg. (pl. m. -ci). – Si dice di fatti linguistici, storici, artistici e culturali, determinati dall’incontro delle civiltà barbariche con quella romana e cristiana: arte romano-barbarica; civiltà romano-barbarica...
visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...