Padre della Chiesa, il più celebre degli oratori sacri (Antiochia fra il 344 e il 354 - Comana, Cappadocia, 407). Educato con gran cura presso il retore Libanio e nella religione cristiana dal vescovo [...] ), quello a Eutropio dopo la sua caduta, quello sulle statue (per i tumulti diAntiochia del 387), ecc.; infine la copiosa corrispondenza. Come filosofo e teologo, G. è poco originale ma riecheggia - e trasferisce efficacemente nell'omiletica - temi ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] specie naturali.
Le due diverse scuole di esegesi scritturale di Alessandria e diAntiochia giungono ora a far tesoro delle Crisostomo, era stato compagno di corso dell'imperatore alle lezioni del famoso retore Libanio ad Atene. Giovanni, poeta ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] di Dio143. Giovanni Crisostomo nel 382 descrive l’episodio, forse leggendario, di san Babila vescovo diAntiochia , il dramma del trapasso culturale attorno al IV secolo romano.
90 Libanii Opera, rec. R. Förster, II, Orationes XII-XXV, Lipsiae 1904 ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] che ne sarebbe stato scalzato. L’entusiasmo di Giuliano subì un duro colpo ad Antiochia, dove egli si recò a metà del quanto concerne i templi. In una orazione pro templis (30), Libanio ne illustra il significato profondo per le città e le campagne, ...
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