Poeta e scrittore libanese (Bsharrī, Libano, 1883 - New York 1931). Vissuto in Libano nei primi anni della sua vita, si trasferì poi con la famiglia negli USA; dal 1908 al 1911 studiò a Parigi. In campo [...] letterario G. fu molto attivo: animato da una vasta e moderna cultura, fu esponente principale, insieme a M. Nua‛ima, della scuola poetica siro-americana, nata nei primi anni del Novecento a New York da ...
Leggi Tutto
BAHDEIDAT
E. Cruikshank Dodd
Città del Libano, posta al tempo delle crociate sotto la giurisdizione dei signori di Gibelet. Il sito, che si trova sulle colline alle spalle dell'od. Jbeil, conserva numerose [...] 8, 1946-1948, pp. 7-16: 14; P. de Tarrazi, Aṣdaq makan tārīkh Lubnān [Le fonti più affidabili della storia del Libano], Beyrouth 1948, p. 224; M. Tallon, Peintures byzantines au Liban. Inventaire, Mélanges de l'Université Saint-Joseph 38, 1962, pp ...
Leggi Tutto
Scrittore e uomo politico arabo (Shūf, Libano, 1869 - Beirut 1946), deputato al parlamento ottomano (1913), poi delegato della Siria alla Società delle Nazioni (1919). Mise la sua erudizione storica e [...] filologica al servizio della rinascita nazionale araba. Costretto all'esilio in Svizzera, S. fondò la rivista La Nation Arabe (1930). Fece ritorno in patria nel 1946 ...
Leggi Tutto
Sarepta Centro fenicio situato presso Sidone (Libano). L’insediamento risulta frequentato a partire dal Bronzo Recente (1550 a.C.), ma la fase di massima fioritura si situa fra il 9° e la metà dell’8° [...] sec. a.C. In questo periodo la città si specializzò nella produzione della caratteristica ceramica a vernice rossa (red-slip). È stato individuato un vero e proprio quartiere industriale: forni da vasaio, ...
Leggi Tutto
GABRIELE Sionita
Maronita, nato a Edden (Libano) nel 1577, morto a Parigi nel 1648. Studiò a Roma nel collegio dei Maroniti; passato nel 1614 a Parigi per collaborare all'edizione della Bibbia poliglotta, [...] idiomate in latinum translatus (Roma 1614; in collaborazione con Giovanni Hesronita e V. Sciala); Grammatica arabica Maronitarum in V lib. divisa, I (Roma 1616; unica parte apparsa); Geographia Nubiensis (Roma 1592 e Parigi 1619), in testo arabo e ...
Leggi Tutto
Scrittore libanese (n. Biskintā 1889 - m. in Libano 1989) di famiglia arabo-cristiana; studiò dapprima presso scuole russe in Libano e poi in Ucraina a Poltava. Nel 1911 si trasferì negli USA e nel 1920 [...] fondò a New York con altri scrittori l'associazione letteraria ar-Rābiṭa al-qalamiyya; nel 1932 tornò in Libano. Collaborò con riviste letterarie arabe e scrisse numerose opere, volte ai problemi politici e sociali della realtà quotidiana. Tra i suoi ...
Leggi Tutto
(fr. Djebeïl o Djubaïl) Cittadina costiera del Libano (3000 ab. circa), una quarantina di chilometri a N di Beirut. È l’antica Biblo. Il centro greco-romano occupava il luogo dell’abitato attuale, mentre [...] la città fenicia era su una piccola collina; a NE di questa si trovava il villaggio dell’epoca dei Crociati ...
Leggi Tutto
(gr. ᾿Ιτουραία) Regione della Siria fra il Libano e l’Antilibano, abitata dalla popolazione di origine araba degli Iturei. Al principio del 1° sec. a.C. era sottoposta al tetrarca e sommo sacerdote Tolomeo, [...] con capitale Calcide; il figlio Lisania fu fatto giustiziare nel 34 a.C. da Antonio sotto l’accusa di cospirazione con i Parti e il suo dominio diviso in vari staterelli. Gli Iturei, per la loro abilità ...
Leggi Tutto
Antica città omayyade, nella valle della Bekaa (Libano). Progettata nel 714-15 sotto il califfo al-Walid I come città-palazzo, fu costruita in prossimità della fonte Giarr, sulla strada tra Damasco e Beirut; [...] nel 12° sec. vi si stabilì un insediamento di Crociati. Cinta da mura con torri semicircolari, era tetrapartita da due assi ortogonali colonnati, all’intersezione dei quali era un tetrapylon; la metà orientale ...
Leggi Tutto
libano
libàno s. m. [dall’arabo libān «canapo, corda», o dall’ant. nordico līk-band, comp. di līk «orlo della vela» e band «legame, nodo»; cfr. fr. liban, provenz. ant. liban(t)]. – Corda vegetale, fatta di fibre intrecciate e non ritorte,...
libamento
libaménto s. m. [dal lat. libamentum], raro. – Ciò che si offre agli dei nelle libagioni, e la libagione stessa: fatti a Nettuno e agli altri numi I libamenti (Pindemonte).