(ebr. Gālīl) Nome storico con il quale si designa la parte settentrionale dell’altopiano della Palestina limitato a N dalle pendici meridionali del Libano, a S dalla vasta piana di Esdrelon, a E dal fiume [...] Giordano e dal Lago di Tiberiade. Non si considera propriamente G. la fascia pianeggiante costiera del Mar di Levante. La G. è quindi regione montuosa, più alta a N, più dolce a S. Queste ondulazioni si ...
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(arabo Nahr el-‛Āṣī) Fiume dell’Asia occidentale (400 km ca.; bacino di 23.000 km2). Alimentato da sorgenti ubicate nel Libano e nell’Antilibano, il suo corso è suddiviso da alcune soglie in quattro tronchi, [...] di cui i tre superiori terminano in altrettanti bacini lacustri. Sfocia in Turchia, nel Mar di Levante, con una formazione deltizia ...
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Ecclesiastico francese (Bordeaux 1943 - Hartford 2018); ordinato sacerdote nel 1969, ha fatto parte delle nunziature della Repubblica Dominicana (1975-78), del Libano (1978-83) e del Consiglio per gli [...] affari pubblici della Chiesa (1983-88). Sottosegretario (1988-90) della Seconda Sezione per i rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, nel 1991, nominato arcivescovo, ne è divenuto segretario. ...
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La costa di Siria a settentrione del promontorio del Carmelo è costituita da una stretta striscia di terra sulla quale incombono le propaggini dei monti della Galilea, della catena del Libano e dei Monti [...] , paese quasi interamente sprovvisto di legname da costruzione, di provvedersene sfruttando le grandiose foreste di cedri del Libano. Il commercio del legname è espressamente menzionato nella "pietra di Palermo" sotto il faraone Snefru (circa 2900 ...
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Esploratore e orientalista (Carcare 1811 - Genova 1895). Entrato (1829) nella Congregazione della missione (lazzaristi) di S. Vincenzo de' Paoli, fu inviato (1834) nel Libano. Trasferitosi in Eritrea, [...] compì un primo viaggio da Massaua fino ad Adua e a Gondar (1838). Ritornato nel 1851, visitò le ancora inesplorate regioni dei Bogos, dei Mensa e degli Habab e quindi accompagnò un'ambasceria di Napoleone ...
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NACCHI, Antonio Maria
Paolo Broggio
– Nacque ad Asōmatos (Aσώματος), nella parte meridionale dell’isola di Cipro, nel giugno del 1666, figlio di Hannā Nakkī, maronita originario di Tripoli, nell’attuale [...] ), pp. 127-130; Lettres du P. N. et du P. Fromage, in Lettres de Mold, VII (1895-97), pp. 125-137; V. Poggi, s.j., Il Libano di P. N., in Prospettive di missiologia oggi, a cura di M. Dhavamony, Roma 1982, pp. 107-131; Id., I Drusi di padre N., in La ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] sebbene in queste regioni siano parlate anche molte altre lingue. Sono incluse fra gli A. anche le minoranze cristiane (Siria, Libano, Palestina), ma non quelle ebraiche, anche se di lingua araba. Comunità minori di A. si trovano sparse in molte zone ...
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Shihab, Bashir
Emiro libanese (Ghazir 1767-Istanbul 1850), discendente della nobile famiglia S., all’origine sunnita poi convertita al cristianesimo maronita, regnante sul Libano dal 1697. S. resse il [...] Paese nella prima metà del 19° sec., dopo essere stato eletto emiro nel 1788, con l’assenso del governo ottomano. Nel 1822, nello scontro che oppose gli ottomani, con gli alleati drusi, a Muhammad ‛Ali, ...
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Pseudonimo dello scrittore turco Mehmet Reşit Öğütçü (Adana 1914 - Sofia 1970). Per le sue attività politiche fu costretto a fuggire in Siria e in Libano; nel 1932, tornato ad Adana, lavorò in fabbrica [...] e a causa delle sue opere di ispirazione marxista fu imprigionato nel carcere di Bursa, dove conobbe Nazim Hikmet. I temi trattati da O. K. riguardano la vita delle classi più umili e degli operai, la ...
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(ebr. Ărām) Nome con cui nella storia orientale antica viene designata la regione costiera e subcostiera del Mediterraneo orientale a S dell’Asia Minore, dal Libano all’Eufrate. ...
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libano
libàno s. m. [dall’arabo libān «canapo, corda», o dall’ant. nordico līk-band, comp. di līk «orlo della vela» e band «legame, nodo»; cfr. fr. liban, provenz. ant. liban(t)]. – Corda vegetale, fatta di fibre intrecciate e non ritorte,...
libamento
libaménto s. m. [dal lat. libamentum], raro. – Ciò che si offre agli dei nelle libagioni, e la libagione stessa: fatti a Nettuno e agli altri numi I libamenti (Pindemonte).