OSPEDALIERI
A. Luttrell
L'Ordine degli O. di s. Giovanni di Gerusalemme ebbe origine, probabilmente intorno al 1070, nella stessa Gerusalemme, come ospizio per pellegrini latini dipendente dai Benedettini [...] e coperture a volta, forse un ospizio e un ospedale. Gli O. possedevano ospedali anche a Nablus, a Tiberiade, a Tripoli (Libano), ad Antiochia e a Costantinopoli, oltre a case agricole, talvolta munite di piccole torri, come la c.d. torre Rossa (al ...
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sciiti
Cristiana Baldazzi
La fazione di ‘Ali
All’interno dell’Islam la maggioranza dei fedeli è rappresentata dai sunniti. Alcune minoranze (10-15%) sono denominate sciiti, dall’arabo shi‘at ‘Ali «la [...] si aggiungono i drusi, una vera e propria comunità a sé, e i nusairi) è esiguo; sono presenti in India, Siria e Libano. Lo sciismo moderato corrisponde agli zayditi, che non si differenziano molto dai sunniti e sono concentrati per lo più nello Yemen ...
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(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] pressione di questa difficile situazione si è riunita la vii assemblea della Commissione teologica mista internazionale a Balamand, nel Libano (17-24 giugno 1993), per riesaminare la questione dell'uniatismo sulla base di un testo della commissione ...
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Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] dipendenza delle Chiese libiche dal vescovo di Alessandria è confermata dal canone 6 del concilio di Nicea: «In Egitto, in Libia e nella Pentapoli valga l’antica usanza, per cui il vescovo di Alessandria ha autorità su tutte queste province, poiché ...
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Il complesso di progetti e sforzi per l’unità dei cristiani (più spesso movimento ecumenico). Già dal Medioevo, in seguito alle divisioni manifestatesi in seno al cristianesimo, ci furono tentativi d’unione, [...] ritorno della libertà religiosa. Infatti, nonostante un accordo comune sottoscritto (1993) tra cattolici e ortodossi a Balamand nel Libano per respingere il metodo d’unione proprio del passato noto come uniatismo, una legge sulla libertà religiosa di ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] algerino-libica fondata da Muḥammad ibn ‛Alī al-Sanūsī. Più ancora, in Arabia Saudita e poi in Libano, lo stesso potente movimento wahhabita può essere considerato anticipatore delle correnti fondamentaliste contemporanee e precursore dei Fratelli ...
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TEMPLARI
G. Curzi
Ordine, detto anche Ordine del Tempio, pauperes commilitones Christi, milites/militia Templi Salomonis/Iherosolimitani, costituitosi in Terra Santa nel gennaio 1120, quando alcuni [...] massime di m 300 -170.
Di scarso rilievo dovettero essere gli interventi costruttivi templari nel castello di Beaufort, nel Libano meridionale, e nel castello a mare di Sidone, ceduti all'Ordine da Rinaldo di Sidone nel 1260, quando avevano ...
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ALBANI, Alessandro
Lesley Lewis
Nacque ad Urbino il 15 ott. 1692 da Orazio, fratello di Clemente XI, e da Maria Bernardina Ondedei-Zonghi. Studiò giurisprudenza alla Sapienza di Roma. Avviatosi alla [...] con Clemente XIV furono in genere piuttosto tesi.
Fu anche protettore dei chierici minori riformati, dei maroniti del Libano e dei premonstratensi, prefetto delle acque e, dal 1761, cardinale bibliotecario. Essendo decano dei cardinali diaconi, a lui ...
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GALLI, Antonio Andrea
Dario Busolini
Nacque a Bologna, il 30 nov. 1697, figlio di Sebastiano e Teresa Maria Mazzoni. Avviato alla vita religiosa, cominciò gli studi nel collegio dei gesuiti della sua [...] dell'Accademia di teologia, nel 1764 protettore dei monaci betlemiti e della congregazione di S. Antonio Abate sul Monte Libano, infine nel 1766 lo ascrisse alla Congregazione per la Correzione dei libri della Chiesa orientale. Le questioni sollevate ...
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CARAFA, Antonio
M. Gabriella Cruciani Troncanelli
Nato il 25 marzo 1538 da Rinaldo e Giovannella Carafa, ed imparentato con il pontefice Paolo IV, venne chiamato alla sua corte all'età di 15 anni, col [...] modo di manifestare un eguale paternalismo illuminato. Inviò infatti ai gesuiti, in missione presso la loro Chiesa in Libano, due istruzioni nel 1578 e nel 1590 in cui raccomandava di svolgere un controllo dottrinario sottile ed inflessibile, non ...
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libano
libàno s. m. [dall’arabo libān «canapo, corda», o dall’ant. nordico līk-band, comp. di līk «orlo della vela» e band «legame, nodo»; cfr. fr. liban, provenz. ant. liban(t)]. – Corda vegetale, fatta di fibre intrecciate e non ritorte,...
libamento
libaménto s. m. [dal lat. libamentum], raro. – Ciò che si offre agli dei nelle libagioni, e la libagione stessa: fatti a Nettuno e agli altri numi I libamenti (Pindemonte).