TIRO
JJean Richard
Quest'antica città, che i franchi chiamavano Sur (oggi Sour, Libano), metropoli della provincia della Fenicia I in epoca bizantina, divenuta poi la base marittima degli Omayyadi, [...] nel periodo delle crociate, era soggetta all'autorità dei Fatimidi d'Egitto. Aveva agevolato il passaggio della prima crociata, ma il visir al-Afḍal ne fece una base operativa contro gli insediamenti franchi ...
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(ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si [...] dalla frontiera tradizionale con l’Egitto e a N di San Giovanni d’Acri da quella con il mandato francese del Libano. L’impegno assunto dal governo britannico (dichiarazione Balfour del 1917) di facilitare in P. la creazione di una sede nazionale per ...
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PALESTINESE, MOVIMENTO
Francesco Cataluccio
. Al momento della proclamazione dello Stato d'Israele il 14 maggio 1948 e della guerra araboisraeliana che subito ne seguì, decine di migliaia di Palestinesi [...] mondiale. Poiché Israele rispose alla guerriglia palestinese con rappresaglie dirette a colpirla nei centri di partenza più attivi, nel Libano e in Giordania, dando ad esse anche un carattere punitivo per i due paesi che oggettivamente favorivano la ...
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Galilea
Regione storica che comprende la parte settentrionale dell’altopiano della Palestina, limitato a N dalle pendici meridionali del Libano, a S dalla vasta piana di Esdrelon, a E dal fiume Giordano [...] e dal Lago di Tiberiade. Non si considera propriamente appartenente alla G. la fascia pianeggiante costiera del Mar di Levante. La G. è quindi regione montuosa, su cui domina il Monte Tabor (588 m). È ...
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Fenici
Tommaso Gnoli
Un popolo di marinai, esploratori e commercianti
I Fenici furono un'antica popolazione semitica originaria delle regioni costiere del Mediterraneo orientale (attuale Libano). Grandi [...] costa libanese è una striscia di terra molto fertile, ma come oppressa da alte montagne che la delimitano, le catene del Libano e dell'Antilibano. Per la storia dei Fenici le montagne libanesi hanno svolto una duplice funzione: quella di tenerli in ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] sebbene in queste regioni siano parlate anche molte altre lingue. Sono incluse fra gli A. anche le minoranze cristiane (Siria, Libano, Palestina), ma non quelle ebraiche, anche se di lingua araba. Comunità minori di A. si trovano sparse in molte zone ...
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Shihab, Bashir
Emiro libanese (Ghazir 1767-Istanbul 1850), discendente della nobile famiglia S., all’origine sunnita poi convertita al cristianesimo maronita, regnante sul Libano dal 1697. S. resse il [...] Paese nella prima metà del 19° sec., dopo essere stato eletto emiro nel 1788, con l’assenso del governo ottomano. Nel 1822, nello scontro che oppose gli ottomani, con gli alleati drusi, a Muhammad ‛Ali, ...
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Re vassallo di Roma (c. 28 d. C. - 100 d. C.), figlio di Agrippa I, ebbe nel 50, per concessione dei Romani, il regno di Calcide nel Libano, che gli fu tolto nel 53 e sostituito con un regno più vasto, [...] che comprendeva la Batanea, la Traconitide e regioni verso il Libano, cui altre ne aggiunse in seguito Nerone. Governò sempre secondo il volere dei Romani e anche nella rivolta giudaica del 66 tentò di indurre gli Ebrei alla resa; compensato perciò ...
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Sapeto, Giuseppe
Esploratore e orientalista (Carcare 1811-Genova 1895). Entrato (1829) nella Congregazione della missione (lazzaristi) di S. Vincenzo de’ Paoli, fu inviato (1834) nel Libano. Trasferitosi [...] in Eritrea, compì un primo viaggio da Massaua fino ad Adua e a Gondar (1838). Ritornato nel 1851, visitò le ancora inesplorate regioni dei bogos, dei mensa e degli habab e quindi accompagnò un’ambasceria ...
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Fakhr al-din (it. Faccardino)
Fakhr al-din
(it. Faccardino) Emiro druso (n. 1572-m. 1635). Nei primi decenni del sec. 17°, costituì un potentato nel Libano meridionale, per il quale fu combattuto dal [...] governo ottomano. Rifugiatosi in Italia, presso l’alleato Cosimo I de’ Medici, strinse rapporti con diversi Stati cristiani. Rientrato in patria, riprese il controllo del suo emirato, finché, dopo un nuovo ...
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libano
libàno s. m. [dall’arabo libān «canapo, corda», o dall’ant. nordico līk-band, comp. di līk «orlo della vela» e band «legame, nodo»; cfr. fr. liban, provenz. ant. liban(t)]. – Corda vegetale, fatta di fibre intrecciate e non ritorte,...
libamento
libaménto s. m. [dal lat. libamentum], raro. – Ciò che si offre agli dei nelle libagioni, e la libagione stessa: fatti a Nettuno e agli altri numi I libamenti (Pindemonte).